Automotive, nel Teramano copre 62% ore cig metalmeccanica

La crisi della componentistica, con la carenza di materie prime e in particolare dei microchip, rischia di mettere in forte crisi il comparto dell’automotive, che in provincia di Teramo, in termini di aziende, rappresenta il 20 per cento del settore metalmeccanico. A confermarlo sono i dati delle ore di cassa integrazione richieste al 30 settembre: se nell’intera industria metalmeccanica sono state 326.296, nel settore automotive sono 202.816, il 62,16% del totale. E le prospettive, secondo i sindacati, non sarebbero rosee nemmeno per il 2022. Una situazione che se da un lato sconta la carenza di semiconduttori, di portata mondiale, dall’altro sarebbe complicata dall’assenza, a livello nazionale e locale, di una politica industriale che metta in campo azioni di ampio respiro.

Molte aziende stanno ricorrendo alla cassa integrazione, in scadenza a fine 2021, ma che potrebbe essere prorogata anche per il 2022 e a cui potrebbero fare da contraltare, in base alla disponibilita’ delle materie prime, anche picchi di lavoro straordinario.

Il futuro dell’automotive sara’ sempre piu’ legato alla transizione ecologica, una vera e propria sfida soprattutto per le aziende del territorio che lavorano per conto terzi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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