Le controversie tributarie pendenti in calo del 17 per cento

Le controversie tributarie pendenti che alla fine del primo trimestre 2022 hanno segnato una diminuzione del 17% rispetto allo stesso periodo di un anno fa a 261.704 fascicoli. E’ quanto emerge dal rapporto sull’andamento del contenzioso e sull’attività delle Commissioni tributarie pubblicato dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Le nuove controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio nel primo trimestre 2022, pari a 38.894, risultano in aumento del 55,3% rispetto all’analogo periodo del 2021, prosegue il rapporto spiegando che “tale incremento è correlato alla ripresa delle attività di accertamento e riscossione dei tributi da parte degli enti della fiscalità”. Le controversie definite, pari a 50.171, registrano una diminuzione tendenziale dell’11,2%. In dettaglio, i ricorsi presentati presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP) sono stati pari a 27.506, in aumento dell’88,1%; le definizioni, pari a 34.689, hanno registrato una diminuzione dell’11,4%. Nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), gli appelli pervenuti nel medesimo periodo, pari a 11.388, sono risultati in aumento del 9,3%; le definizioni, pari a 15.482 provvedimenti, sono diminuite del 10,7%.

Nelle CTP la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore si è attestata al 52%, per un valore complessivo di 1.454,13 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata del 27,1%, per un valore di 461,98 milioni. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata del 10,1%, per un valore complessivo di 323,68 milioni di euro. Nelle CTR la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata del 52,2%, per un valore complessivo di 1.111,57 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata del 30,2%, per un valore complessivo di 502,45 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano l’8,3%, per un valore complessivo di 254,95 milioni di euro. Continua l’aumento della quota dei depositi dei provvedimenti digitali da parte dei giudici tributari che si attesta a circa il 72%. Cresce anche il numero delle controversie discusse con strumenti di videoconferenza, che si attestano al 40,4%.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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