Confermata la procedura di mobilità forzosa riguardante 24 dipendenti Brioni annunciata nei giorni scorsi dal gruppo. La notizia emerge dopo l’incontro tra la Roman Style e i sindacati in Confindustria. “Le posizioni di azienda e sindacati sono rimaste inalterate”, affermano Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil. I licenziamenti in questione riguardano gli stabilimenti di Penne, Montebello di Bertona e Civitella Casanova. “L’azienda – si legge nel verbale di incontro – ha ribadito qunto contenuto nella nota di avvio procedura, illustrando ulteriormente le motivazioni che la inducono ad operare la riduzione di personale, precisando che non è possibile il ricorso a strumento contrattuali e/o di legge alternativi alla riduzione di personale. Le organizzazioni sindacali e Rsu chiedono alla Direzione aziendale l’utilizzo di strumenti conservativi del rapporto di lavoro, alternativi al licenziamento collettivo”. I sindacati chiedono, inoltre, “il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e di trovare una soluzione condivisa e conservativa dei rapporti di lavoro”. I presenti hanno concordato di “aggiornare l’incontro a data da destinarsi”. “La nostra paura – affermano i tre sindacati – è che questa azione unilaterale dell’azienda sia solo l’inizio di un futuro ancora più grigio rispetto a quello che abbiamo già vissuto negli ultimi 12 anni, che porterà la Brioni, al 31 dicembre 2022 a ridurre il suo organico di quasi il 50% rispetto al 2010, con un saldo negativo di circa 600 dipendenti in meno. Ribadiamo pertanto la nostra contrarietà ai licenziamenti”
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