L’uomo che ha ucciso l’orsa Amarena risulta essere persona offesa dopo le minacce di morte ricevute sul web, e sono piu’ di cento le persone indagate. Da accusato, ora passa a vittima il 56enne di San Benedetto dei Marsi che ha ucciso con un colpo di fucile, nella notte del 31 agosto, l’orsa simbolo del Parco nazionale dell’Abruzzo-Lazio e Molise. E’ stato il suo avvocato di fiducia, Berardino Terra, del foro di Avezzano, a confermare che la Polizia postale ha individuato i responsabili delle minacce, tramite i Social, e ora sono state indagate dalla Procura della Repubblica. Telefonate minatorie arrivate anche allo stesso legale. Ora le persone iscritte sul registro degli indagati hanno il tempo di motivare i messaggi inviati all’uomo e solo dopo il Pm decidera’ se portarle a giudizio. Subito dopo aver esploso il colpo di fucile fatale per Amarena, il web fu invaso da messaggi minatori e per questo il 56enne fu messo sotto scorta.
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