Prosegue la mobilitazione degli agricoltori che hanno sfilato in corteo per arrivare in piazza Unione a Pescara sotto alla sede della Regione Abruzzo. Presenti molti primi cittadini con la fascia tricolore, amministratori e politici regionali. “L’Ue detta delle regole – ha spiegato Gabriele Di Clerico, viticoltore – che sono quasi irricevibili e i motivi della protesta sono la carne sintetica, la problematica della trebbiatura del grano, la nuova legge sugli insetti e la loro macinazione che non fa parte della cultura italiana e soprattutto l’aumento del costo vertiginoso del costo delle materie prime. Quindi non siamo qui solo come viticoltori, agricoltori e produttori ma anche per tutelare il consumo e per tutelare il futuro dei nostri figli e il futuro della nostra agricoltura. Chi può decidere il futuro dell’agricoltura italiana, e dunque Ue, Governo, Regioni. L’Ue dovrebbe interessarsi crediamo alla valorizzazione delle produzioni agricoli mediterranee. Parliamo di olio, vino, ortofrutta, formaggi delle nostre montagne. Questo chiediamo.” Per domani è annunciata una nuova manifestazione sempre a Pescara ma con un corteo con i trattori per le vie della città.
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