Export stazionario in valore nel 2023, import -10,4%

L’export risulta stazionario nel 2023. Tale risultato e’ sintesi di dinamiche differenziate per settore: i contributi positivi maggiori derivano dall’aumento delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+8,8%), autoveicoli (+20,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,8%); quelli negativi piu’ ampi, dalla contrazione delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-11,3%), coke e prodotti petroliferi raffinati (-23,4%) e sostanze e prodotti chimici (-8,5%). Lo rileva l’Istat. Per l’import, la flessione in valore nel 2023 (-10,4%) e’ dovuta ai minori acquisti di energia e beni intermedi. A dicembre 2023 si stima un aumento congiunturale delle esportazioni (+1,2%) – sintesi di incrementi analoghi per le due aree, Ue (+1,3%) ed extra-Ue (+1,1%) – e una riduzione delle importazioni (-1,9%). A dicembre 2023, l’export si riduce su base annua del 7,8% in termini monetari (era -4,2% a novembre) e del 10,3% in volume. La flessione dell’export in valore e’ piu’ ampia per i mercati Ue (-8,8%) rispetto a quelli extra-Ue (-7,0%). L’import registra una flessione tendenziale del 17,6% in valore, sintesi di una piu’ marcata contrazione per l’area extra Ue (-26,7%) rispetto a quella Ue (-9,8%); in volume, si riduce del 5,3%. Nel quarto trimestre 2023, rispetto al precedente, l’export cresce dell’1,4%, l’import dello 0,9%.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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