Pagamenti digitali, a Pescara +103,9% nel primo trimestre

La spesa, in Italia, si fa con la carta: tra gennaio e marzo 2024 crescono del +29,2% le transazioni senza contanti nei supermercati e negozi di alimentari, una tendenza che riflette un cambio di abitudini nei consumi: si spende meno o si fanno spese più piccole. Lo dimostra il fatto che 7 pagamenti digitali su 10 sono inferiori a 20 euro e che tra le transazioni più in crescita ci sono quelle fino a 10 euro (+39,4%). Lo rileva l’Osservatorio Alimentari Cashless di SumUp. Le province che nel primo trimestre 2024 registrano la crescita più alta di transazioni digitali sono Parma (+165,9%), Prato (+104,2), Pescara (+103,9%). Al quarto posto della classifica c’è Pisa (+103,4%), al quinto Macerata (+84,6%). Padova si colloca in sesta posizione (+76,4%), Ravenna in settima (+74,6%). A chiudere la Top 10 ci sono Fermo (+72,1%), Forlì-Cesena (+66,9%) e Viterbo (+64,5%). Nel primo trimestre dell’anno il valore dello scontrino medio cashless è sceso in tutta Italia del -6,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, arrivando a 20,4 euro. Dopo Prato (12,9 euro), Trapani (14,8 euro) e Aosta (15,7 euro), gli scontrini digitali più bassi d’Italia si trovano nelle province di Modena e Bologna (16,1 euro). Seguono Milano e Livorno (16,7 euro), La Spezia e Roma (17 euro), mentre a chiudere la Top 10 c’è Firenze (17,2 euro). In testa alla classifica delle province in cui lo scontrino medio digitale è sceso di più, invece, c’è Brindisi con una flessione del -34,4% rispetto al 2023: qui il ticket è passato da 28,6 a 18,8 euro. Segue Isernia con una diminuzione del -28%, dove lo scontrino scende da 25,4 a 18,3 euro. Sul podio anche il ticket digitale medio di Ferrara che, calando da 25,4 a 18,5 euro, segna un -26,9%.

Secondo il report l’aumento più elevato di transazioni senza contanti nei supermercati e negozi di alimentari si nota a Parma (+165,9%), Prato (+104,2%) e Pescara (+103,9%). Gli scontrini digitali più bassi si battono a Prato (12,9 euro), Trapani (14,8 euro) e Aosta (15,7 euro), mentre Brindisi è la provincia in cui il ticket medio cashless è sceso di più: -34,4% rispetto al 2023. Analizzando i carrelli degli italiani nel primo trimestre del 2024, si osserva la crescita dei pagamenti con carta soprattutto tra gli acquisti più piccoli: il 38,8% delle transazioni digitali ha valore inferiore a 10 euro, mentre il 29,7% sotto i 20 euro, il 14,5% è compreso tra 20 e 30 euro; al contrario, meno del 7% delle transazioni supera i 50 euro. Anche guardando all’aumento delle transazioni a crescere di più sono gli acquisti di valore inferiore a 10 euro (+39,4%) e sotto i 20 euro (+22,6%). Nonostante siano sempre più diffusi supermercati e negozi di alimentari aperti di sera o h24, gli italiani continuano a fare la spesa tra le 8.00 e le 14.00: in questa fascia oraria si concentrano, infatti, il 56,4% delle transazioni senza contanti durante la settimana e il 64,3% nel weekend. Pur rappresentando una quota marginale, i pagamenti nelle ore serali e notturne sono quelli con i tassi di crescita più interessanti: dal lunedì al venerdì tra le 22.00 e le 24.00 (+23,6%) e fino alle 06.00 (+24%); nel fine settimana tra le 22.00 e le 24.00 (+18,9%).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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