Ordinanza “Cenerentola”, il Tar Abruzzo respinge il ricorso dei locali di Pescara

La sezione di Pescara del Tar Abruzzo ha respinto il ricorso presentato dagli esercenti dei locali della zona di piazza Muzii, cuore della movida del capoluogo adriatico, contro il provvedimento con cui il Comune, lo scorso 2 ottobre, ha prorogato di 45 giorni la cosiddetta ordinanza ‘Cenerentola’, che prevede il divieto di consumo ai tavoli all’esterno e la vendita per asporto dopo la mezzanotte nei fine settimana. I giudici, contestualmente, ordinano all’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) di svolgere la relativa attività di monitoraggio. L’udienza di merito è fissata per il 22 maggio 2026.

Gli esercenti, in particolare, chiedevano l’annullamento dell’ordinanza del Comune, perché i provvedimenti sarebbero stati adottati in assenza di rilievi foniometrici aggiornati. Gli ultimi dati, infatti, sono quelli del periodo 10 luglio – 28 luglio e, quindi, “non sarebbe stato dimostrato il superamento dei limiti di decibel notturni nei mesi di agosto, settembre e ottobre 2025”.

Il tecnico incaricato dell’analisi dei rilievi, scrivono i giudici, “ha precisato che si tratta ‘di rilievi in continuo da parte di un sistema che comunque necessita di una attività di calibrazione; pertanto, i dati sono stati e saranno valutati come trend’ e che, interpretando appunto il dato come trend, ‘ritiene di poter affermare l’efficacia reale delle misure messe in campo dal Comune'”. L’assenza di rilievi, inoltre, si legge, “non può comunque esonerare il Comune dal porre in essere tutte le misure che si rendono necessarie al fine di prevenire i rischi potenziali per la salute pubblica, evitando così soluzioni di continuità delle misure di risanamento acustico sinora adottate che si sono rivelate, allo stato, efficaci”. Considerando che l’Arpa, nella sua relazione, ha evidenziato la “riduzione del livello sonoro a cavallo della mezzanotte nel week end, a dimostrazione di una discreta efficacia delle misure di mitigazione contenute nell’ordinanza”, che l’agenzia ha già avviato “una nuova rilevazione fonometrica a partire dal fine settimana del 25 ottobre”, i cui risultati arriveranno tra dieci giorni, e che “non può ravvisarsi il denunciato vizio di eccesso di potere per difetto di istruttoria”, il Tar respinge la domanda di tutela cautelare degli esercenti, ordinando contestualmente all’Arpa di eseguire i rilievi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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