Smart working, apprezzamento alto nelle grandi città

Lo smart working piace al 77% dei milanesi. Promosso anche dal 73% dei romani, altrettanto a Firenze, Palermo o Bologna. Anche a Trento e Trieste lo smart working piace a poco più di un lavoratore su due, il 53%.

“Dove si vive fa molto la differenza”, spiega Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la sostenibilità digitale che ha presentato il risultato di una ricerca sul gradimento del lavoro a distanza degli italiani a Radio24 a L’economia delle piccole cose.

Secondo la rilevazione, in collaborazione con l’Istituto Piepoli, a livello generale il 54% degli intervistati ritiene che il lavoro a distanza migliori “abbastanza” il work-life balance, mentre il 22% lo considera un “grande miglioramento”. Ma è la mappa dell’Italia a fare la differenza.

Nelle grandi città la classifica degli appassionati dello smart working vede in cima alla classifica la Lombardia (77%), seguita da Umbria (76%), Lazio (73%), Toscana (72%), Sicilia (72%), Emilia-Romagna (71%) e Campania (69%). In coda Trentino-Alto Adige (53%), Friuli-Venezia Giulia (53%), Basilicata (48%) e Valle d’Aosta (47%). Ma se si guarda a chi vive nei piccoli comuni, con la Lombardia che precipita in classifica (48%), in vetta ci sono, ma a livelli molto più bassi, Abruzzo (53%), Marche e Sicilia (52%), Liguria (51%) e in coda troviamo Piemonte (40%), Emilia-Romagna (36%) e Molise (33%).

 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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