“I fonometri acquistati dal Comune per la rilevazione semestrale dei rumori nella zona di piazza Muzii risulterebbero non a norma: è emerso dall’accesso agli atti effettuato nei giorni scorsi ed è uno degli elementi portanti del ricorso depositato al Tar dagli esercenti di Pescara”. Lo afferma in una nota la Confartigianato Pescara. I commercianti chiedono, come già fatto in sede di incontri istituzionali, la sospensiva dell’ordinanza con cui il Comune impone ai locali di togliere, entro la mezzanotte, i tavolini su strada, ferma restando la possibilità di continuare l’attività all’interno. Il ricorso, firmato dall’avvocato Andrea Lucchi evidenzia tra i motivi proposti l’eccesso di potere dell’amministrazione, l’irragionevolezza delle misure e il difetto di istruttoria.
“In particolare – si legge in una nota – non sono stati fatti nuovi rilievi: gli ultimi risalgono al mese di luglio dello scorso anno e segnano una decisa diminuzione dei decibel rilevati rispetto al 2021. Elemento importante perché proprio sulla base dei rilevamenti del 2021 è stato stilato il contestato Piano di risanamento acustico. Le misure restrittive, quindi, sono state disposte in assenza di dati recenti e concreti. Anzi il Comune ha disposto che i rilievi ulteriori vengano effettuati proprio in questo periodo, per concludersi nel prossimo mese di dicembre”.
“Il provvedimento restrittivo copre tutte le festività natalizie, con un contraccolpo sui bilanci dei locali che, prevedibilmente, sarà fortissimo. Continuiamo a dire che non è questa la strada giusta”, sottolinea il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale.