Sono stati assenti dal lavoro per oltre 1.300 giorni. I due, dipendenti della Asl di Teramo erano in permesso retribuito per assistere famigliari con handicap grave, ma la Finanza ha accertato che facevano ben altro, impegnati in affari personali e perfino in vacanza fuori provincia. Sui due dipendenti dell’azienda sanitaria adesso pende la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura, che vuole processarli per la truffa aggravata ai danni dello Stato, e anche un sequestro preventivo per equivalente di oltre 70mila euro, eseguito dalle Fiamme Gialle. Sono stati proprio i finanzieri della Tenenza di Nereto a smascherare i due presunti impiegati infedeli. Sono stati pedinati, filmati e su di loro sono stati condotti accertamenti incrociati attraverso anche l’esame dei Telepass autostradali: tutto facevano fuorché assistere i famigliari, come risultava invece dal congedo retribuito concesso loro dall’azienda sanitaria e previsto dalla legge in questi casi.
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