Redazione Notizie D'Abruzzo

Enel, in Abruzzo si contano 110mila utenti senza elettricità

A causa dell'emergenza neve che sta colpendo la regione, in Abruzzo si contano 110mila utenti senza elettricità, secondo l'ultimo bollettino dell'Enel, che sta monitorando la situazione. Oltre alle forti scosse di terremoto infatti, nella regione non dà tregua il maltempo e la situazione del servizio elettrico registra "circa 110mila clienti disalimentati". In particolare - spiega l'Enel - all'Aquila sono rientrati circa 6.000 clienti, ne rimangono 3.700 disalimentati. E-distribuzione conferma le stime di ripristino del servizio entro le 12 ore. A Teramo: circa 62.000 clienti disalimentati, 29.000 dei quali interessati dai problemi che riguardano la rete di Alta Tensione che comportano il fuori servizio delle cabine primarie di Sant'Omero, Teramo ZI e Isola del Gran Sasso. A Pescara: 20mila clienti disalimentati. A Chieti: 23.500 clienti disalimentati.

Per quanto riguarda Teramo, Chieti e Pescara e-distribuzione conferma che - a valle del rientro delle linee di Alta Tensione - entro il pomeriggio di domani potranno essere rialimentati 50 mila clienti. Intanto "proseguono le attività di riparazione ed installazione gruppi elettrogeni ostacolate dai numerosi guasti riscontrati sulle linee, compatibilmente con la percorribilità delle strade comunali e vicinali", e "con la Regione e la Protezione civile si sta predisponendo un piano per l'ottimale allocazione dei gruppi elettrogeni disponibili"

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Berlusconi: non ci saranno elezioni prima di novembre

No a elezioni prima di novembre. Ne è convinto Silvio Berlusconi che avrebbe fatto questa previsione durante la riunione dell'ufficio di presidenza di Forza Italia. L'ex premier, riferiscono alcune fonti, avrebbe spiegato che, a suo giudizio, non ci sarebbero "tempi tecnici" per poter andare alle urne prima di quella data anche in virtù delle correzioni alla legge elettorale che andranno apportate dopo la sentenza della Consulta.

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Maltempo, Coldiretti: L’ennesima batosta per le aziende agricole

Dopo la neve e la mancanza di energia elettrica, che continua a protrarsi in numerose zone d’Abruzzo, si aggiunge anche il terremoto e la forte pioggia che sta creando ulteriori danni ad una agricoltura già dilaniata dal moltiplicarsi degli eventi estremi e dal freddo che in questi giorni al Centro - Sud ha già causato danni per 300 milioni di euro tra interi raccolti di ortaggi invernali perduti e danni alle piante con olivi crollati sotto il peso della neve. Situazioni critiche a cui si aggiungono le ulteriori perdite commerciali dovute alle difficoltà di consegna del latte e degli altri prodotti che si sono salvati dal gelo. Numerose sono le segnalazioni di danni alle aziende agricole registrate nelle ultime ore, che ricalcano grosso modo la situazione dei giorni scorsi. In particolare, in alcune campagne, la mancanza di energia elettrica si è protratta per quasi 32 ore, ma ora la preoccupazione riguarda il terremoto che sembra aver colpito  maggiormente la zona aquilana e la pioggia incessante che, in alcune zone del pescarese, del chietino e del teramano, sta causando allagamenti, frane e smottamenti ovunque con intere colture – soprattutto cereali ed ortaggi – sommerse.  A questi si aggiungono crolli dovuti al terremoto ma favoriti dal peso della neve che incide sulla stabilità delle strutture. “L’ennesima batosta per le aziende agricole – dice Coldiretti Abruzzo – che, insieme all’anno appena concluso, sicuramente è preoccupante. Ad ora, visto il moltiplicarsi degli eventi calamitosi, non è possibile fare la conta dei danni, ma sicuramente la stima è veramente drammatica. Nei prossimi giorni sarà possibile avere un quadro più preciso”.

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Maltempo, Maragno: “Situazione sotto costante monitoraggio”

Anche Montesilvano sta subendo gli effetti della forte ondata di maltempo che ha colpito l'Abruzzo. Nelle prossime ore sono previste ancora piogge diffuse, localmente intense e persistenti, possibilità di temporali, nevicate sulle zone collinari al di sopra dei 300 metri ma localmente a quote inferiori durante le precipitazioni più intense e in caso di manifestazioni temporalesche.

«Dalla nottata di ieri operai e volontari hanno lavorato su più fronti -  dichiara il sindaco Francesco Maragno -  per risolvere le criticità che si sono riscontrate. Nella zona collinare si sono verificati alcuni smottamenti in contrada Chiappiniello, via Colombo, via Marmolada, strada comunale per San Giovanni e Strada della Fontana, che sono tutte parzialmente percorribili. Sul lungomare già nella mattinata siamo riusciti a liberare dagli allagamenti tutte le traverse invase dall’acqua. La situazione è stata ulteriormente aggravata dalle fortissime scosse sismiche che abbiamo distintamente avvertito. Per queste ragioni, al fine di effettuare accurati sopralluoghi e accertamenti statici abbiamo deciso per la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado della città per la giornata di domani, giovedì 19 gennaio, ma anche di venerdì 20 e sabato 21 gennaio».  

L’atto firmato dal sindaco dispone anche per la sola giornata di domani la chiusura di parchi, giardini pubblici, il divieto di accesso in giardini e parchi non recintati e nella pineta di Santa Filomena. Stabilito anche il divieto di sosta con rimozione ambo i lati di tutte le strade adiacenti ed attraversanti la pineta: via Livenza, via Crati, via Saline, via Tronto, via Bradano, via Firenze, nonché via Arno, via Adige, via Metauro, via Sele, via Tavo, via Torrente Piomba, via Isonzo, via L’Aquila (per il solo tratto di attraversamento della pineta). Riapre invece il cimitero comunale.

«Nel corso della giornata  -  aggiunge il sindaco -  abbiamo inoltre tenuto costantemente monitorato, anche grazie alla disponibilità dell’associazione Nuovo Saline, il fiume Saline, per il quale il Centro funzionale d’Abruzzo nella notte di ieri ha emesso un bollettino di superamento della soglia di allarme».

Il maltempo proseguirà anche nella giornata di giovedì con fenomeni localmente intensi, accompagnati da forti venti di bora e conseguenti mareggiate. Un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche è previsto a partire dalla tarda mattinata di venerdì e proseguirà nel pomeriggio-sera. A causa della fusione della neve sulle zone collinari e le precipitazioni persistenti, c'è da attendersi un ulteriore innalzamento dei livelli dei fiumi. Il Centro funzionale d’Abruzzo ha emesso un nuovo bollettino di criticità con codice arancione per rischio idraulico diffuso. Attivi i numeri telefonici 085-4481216 e 085-4481326 del Centro Operativo Comunale.

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Pezzopane: “Sgomberare le strade e assistere la popolazione”

"Il Premier Gentiloni ha chiesto di intensificare la presenza dell'esercito nelle aree colpite dalle forti scosse di terremoto, questa mattina. Oltre agli ulteriori danni, in Abruzzo è emergenza neve: la gente è spaventata ma è anche bloccata, nelle case e nelle auto e ci sono frazioni irraggiungibili perché le strade sono interrotte. Sono intervenuta nell'Aula del Senato per fare un appello accorato: è necessario aumentare gli sforzi dell'esercito e della Protezione civile in Abruzzo per liberare al più presto le strade dalla neve e consentire alle persone di non sentirsi isolate e assediate dal sisma, che continua". Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.

"La situazione della mobilità è disastrosa - prosegue Pezzopane - Ora le Ferrovie hanno deciso lo stop dei treni, per verifiche, sulle tratte ferroviarie Terni-Rieti-L'Aquila-Sulmona. La neve impedisce di mettersi in salvo, ma anche di procurarsi beni di prima necessità. So che il governo sta agendo, chiedo di fare presto, di accelerare il più possibile perché i miei concittadini e tutti gli abruzzesi sono molto provati. Da ore sono in contatto con la sottosegretaria Boschi, i ministri Pinotti e Del Rio che hanno attivato ulteriori strumenti di intervento. Ma mancano all'appello 87 mila utenze ENEL non servite. Enel ha pagato disservizi nel 2015 per 27 milioni di euro. Adesso sarà almeno il doppio. Bisogna fare presto - conclude Pezzopane - dobbiamo mettere in sicurezza le persone urgentemente e ripristinare condizioni di agibilità per la mia comunità continuamente colpita".

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Black out in Abruzzo, Enel aumenta il personale delle task force di intervento

Oltre 1300 uomini, 400 mezzi operativi, piu' di 450 gruppi elettrogeni: sono le forze messe in campo da e-distribuzione, la societa' del gruppo Enel che gestisce le reti elettriche di media e bassa tensione, che da oltre tre giorni e' impegnata a fronteggiare l'impatto sul servizio elettrico dell'emergenza maltempo in corso. Dall'inizio dell'emergenza la task force di e-distribuzione ha progressivamente rialimentato oltre 100.000 utenze. Al momento, dice una nota dell'Enel, e' salito a 1300 il numero degli uomini impegnati e sono in corso centinaia di interventi per ridare energia a circa 120.000 utenze, dislocate nelle aree piu' colpite dall'emergenza neve sul territorio regionale. Dal 16 gennaio le ispezioni hanno rilevato danneggiamenti su oltre 200 linee di media tensione, circa il 30% di quelle che servono il territorio regionale, e circa 2.500 cabine secondarie interessate da interruzione. In diverse aree dell'Abruzzo, ricorda l'Enel, nevica ininterrottamente dalle prime ore di lunedi' 16 gennaio, con precipitazioni abbondanti che hanno determinato una situazione di emergenza su tutti i fronti, con caduta di alberi, la formazione di blocchi di ghiaccio, viabilita' fortemente ostacolata. La riparazione dei guasti sta avvenendo in uno scenario operativo reso particolarmente complicato dal perdurare delle difficolta' di circolazione stradale e dalle condizioni operative in alcuni casi proibitive, che in alcuni casi hanno richiesto l'intervento dell'esercito. Le forti scosse di terremoto registrate nella mattinata di oggi non hanno causato danni alla rete elettrica ma hanno rallentato l'attivita' di ripristino. Stante il perdurare delle condizioni meteo avverse, in previsione anche per i prossimi giorni, che rendono difficili le operazioni e potrebbero comportare ulteriori guasti, si prevedono tempi di ripristino di diverse entita'. Entro 12 ore: 9.000 clienti rialimentati (normalizzazione del servizio dell'Aquila); entro 24 ore: 60.000 utenze rialimentate (Chieti: 21.000, Pescara: 13.000, Teramo: 26.000); entro 48 ore: 40.000 ulteriori utenze rialimentate.

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Città Sant’Angelo, crolla parte del tetto della chiesa di San Bernardo

Crollata, sotto al peso della neve, parte del tetto della chiesa di San Bernardo, nel centro storico di Citta' Sant'Angelo. La struttura era stata danneggiata dal terremoto del 2009 e da allora era chiusa. Il cedimento odierno non ha provocato feriti. Il sindaco, Gabriele Florindi, parla di una situazione "disastrosa" nella cittadina: "Non smette di piovere, frane su frane, zone allagate, migliaia di persone senza luce e problemi nell'approvvigionamento idrico a causa di una rottura alla condotta principale". Sotto monitoraggio il fiume Saline, al confine con Montesilvano, e il torrente Piomba. Il primo cittadino smentisce categoricamente "alcune bufale circolate sui social, secondo cui sarebbe crollata la torre campanaria".

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Crolla il tetto di un supermercato a Penne, salvato un uomo

Era rimasto coinvolto un dipendente  nel crollo del tetto del supermercato della frazione Campetto di Penne. L'uomo, illeso, e' stato soccorso dai vigili del fuoco anche se e' sotto choc. Il supermercato era chiuso. Il tetto del negozio non e' l'unico crollato nell'area vestina: i Vvf spiegano che per colpa della neve sono caduti altri capannoni e coperture di stalle, ma tutto il bestiame e' stato salvato

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Maltempo, rischio evacuazione a S.Teresa di Spoltore

 Rischio concreto di evacuazione per le abitazioni di S.Teresa di Spoltore tra via Arno, via Adda e via Mincio. Lo si legge in un lancio dell'agenzia di stampa ANSA. Il fiume Pescara e' ormai ai limiti delle abitazioni e sta crescendo ulteriormente. Il Comune ha predisposto sia pulmini per il trasporto delle persone, che accoglienza nel tendone di S.Teresa. Le automobili sono gia' state spostate all'alba. 

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Juncker e Gentiloni d’accordo, spese per il sisma fuori dal Patto di Stabilità

Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha ribadito oggi a Strasburgo, durante una conferenza stampa con il neo presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e il premier maltese Joseph Muscat, che la spesa pubblica connessa ai terremoti non sarà contabilizzata dall'Ue nel deficit ai fini del rispetto dei vincoli del Patto di Stabilità, e ha riferito di averlo confermato al primo ministro italiano Paolo Gentiloni. "Ieri, prima del nuovo sisma, ho parlato al telefono con Gentiloni, e abbiamo convenuto che, per quanto riguarda l'interpretazione del Patto di Stabilità, le spese connesse ai terremoto non svolgeranno un ruolo importante in quel contesto". Lo ha detto il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, in conferenza stampa a Strasburgo. "L'Italia non può essere lasciata sola, il terremoto in Italia è un terremoto in Europa", ha aggiunto Juncker, annunciando di aver chiesto al commissario Ue per l'Aiuto umanitario e la gestione delle crisi, Christos Stylianides, di recarsi immediatamente nelle zone colpite dal nuovo sisma. "Siamo tutti italiani", ha detto ancora il presidente della Commissione, e ha concluso, in italiano, esclamando "viva l'Italia!". 

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