Redazione Notizie D'Abruzzo

I lavoratori del Centro di ricerca Cotir occupano aula della Regione

I lavoratori del Centro di ricerca Cotir di Vasto si dichiarano pronti ad occupare palazzo dell'Emiciclo per far valere le proprie ragioni. Ed è cominciata questa mattina la protesta dei dipendenti del Cotir di Vasto che oggi, intanto, hanno occupato pacificamente a L'Aquila l'Aula dove era in corso la seduta congiunta delle Commissioni consiliari. "Siamo decisi a proseguire la protesta a oltranza - spiegano i lavoratori - e siamo pronti a occupare pacificamente l'Emiciclo regionale anche nel corso della notte in vista dell'incontro in programma domani, convocato dal Presidente della III Commissione Lorenzo Berardinetti, al quale sono stati invitati anche gli Assessori regionali dell'Abruzzo Dino Pepe e Silvio Paolucci nonché il Direttore del Dipartimento Agricoltura Antonio Di Paolo".

La richiesta dei lavoratori del Centro di ricerca prevede che il processo di riordino venga realizzato in ottemperanza alla Legge regionale numero 4 del 2009 che prevede l'istituzione di un Istituto unico su base regionale e venga erogato il finanziamento di 1 milione di euro che era stato stanziato dal Consiglio regionale nel luglio del 2016 con l'obiettivo di tamponare l'emergenza degli stipendi.

"Siamo esasperati - spiegano i rappresentanti dei lavoratori - perché da due anni siamo stati messi in liquidazione con la promessa di procedere a una riorganizzazione dei 3 Centri di ricerca regionali (Cotir, Crivea e Crab) ma a oggi non si è concretizzato nulla e anzi non percepiamo lo stipendio addirittura dal marzo 2015. Questo ci ha portato a vivere situazioni drammatiche, di vera e propria indigenza che non ci permettono di provvedere alle necessità delle nostre famiglie". "Chiediamo al Governo regionale - ribadiscono i dipendenti del Centro di ricerca - di prendersi le proprie responsabilità e decidere una volta per tutte le sorti della ricerca agroalimentare abruzzese". 

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Inchiesta sull’università D’Annunzio, sequestrati gli atti di nomina

 Uomini della Squadra Mobile della Questura di Chieti  oggi sono tornati negli uffici del rettorato dell'universita' d'Annunzio dove hanno sequestrato gli atti relativi alla nomina del pro rettore e del sostituto del direttore generale dell'ateneo. Il rettore Carmine Di Ilio e il direttore generale dell'ateneo, Filippo Del Vecchio, ieri sono sta raggiunti da ordinanza di interdizione dai pubblici uffici per la durata di sei mesi emessa dal gip Antonella Redaelli nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal pm Giancarlo Ciani con ipotesi di reato che vanno dall'abuso d'ufficio al falso alla violenza privata. Secondo quanto si e' appreso quello effettuato oggi e' un sequestro probatorio: gli atti sequestrati portano la data del 13 marzo, ovvero lo stesso giorno in cui a Di Ilio e Del Vecchio, che li hanno firmati ciascuno per la propria competenza, e' stata notificata l'interdizione.

Le nomine riguardano il decano dell'ateneo, il professore Michele Vacca, e il responsabile del settore affari legali Antonio D'Antonio, designati rispettivamente come pro rettore vicario e come sostituto del direttore generale. L'inchiesta e' partita dalla denuncia di un ex componente del consiglio di amministrazione, il professore Luigi Capasso, ed una delle accuse e' relativa proprio alla revoca di quest'ultimo quale componente del Cda. Oggi Vacca, capo del dipartimento di farmacia, ed indicato come pro rettore vicario, e dieci direttori di Dipartimento hanno scritto al ministro dell'istruzione Valeria Fedeli. Nella missiva, di poche righe, si evidenzia che Vacca ha convocato questa mattina i direttori di Dipartimento a seguito del provvedimento di interdizione e lo stesso Vacca ha dichiarato di non aver assunto la carica di pro rettore vicario. I direttori di Dipartimento, si legge sempre nella lettera, hanno espresso pieno fiducia a Vacca in qualita' di decano, conferendogli il mandato a rappresentare l'ateneo presso il Ministero auspicando che possano essergli attribuite funzioni adeguate alla gestione dell'ateneo nel periodo di vacatio. I direttori hanno anche auspicato che il Ministero possa fornire al piu' presto un supporto dirigenziale all'ateneo per le funzioni amministrative.

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Nuova Banca Marche, al via trattativa per l’esodo di 270 dipendenti 

Si e' aperto a Jesi nella sede di Nuova Banca Marche il tavolo della trattativa sindacale per l'apertura delle procedure ai sensi degli articoli 17, 20 e 21 del Contratto nazionale del lavoro, finalizzata all'eventuale sottoscrizione di un accordo per l'attivazione della Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarieta' per i lavoratori del Gruppo. Presenti all'incontro l'amministratore delegato Luciano Goffi, il direttore del personale Riggi, le sigle sindacali con i rappresentanti aziendali ed esponenti delle segreterie nazionali. Presenti anche, in qualita' di osservatori, rappresentanti di Ubi Banca. Come ribadito dai vertici di Nbm, si tratta per l'esodo su base volontaria di 270 dipendenti che abbiano maturato i requisiti pensionabili entro il 30 giugno 2024. L'intervento sara' a cura dell'attuale proprieta' dell'istituto di credito, il Fondo Nazionale di Risoluzione, che ha previsto 130 milioni per oneri di ristrutturazione delle tre good bank (Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti) prima della cessione a Ubi; di questa somma, 90 milioni dovrebbero andare a coprire i costi delle fuoriuscite di personale per tutte e tre le banche ponte. L'incontro proseguira' domani, la trattativa potrebbe comunque fino alla fine del mese. Sui tavoli negoziali si tratta per un totale di 359 esuberi, di cui 270 sono in Marche, 69 in Chieti e 20 in Etruria.

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Giunta Abruzzo, a Bernardini l’incarico di direttore vicario delle risorse umane

Su proposta del Presidente Luciano D'Alfonso, questo pomeriggio la Giunta regionale ha deliberato di conferire a Fabrizio Bernardini, dirigente del Servizio Gabinetto della Presidenza e dirigente "ad interim" del Servizio Risorse Umane del Dipartimento Risorse e Organizzazione, le funzioni di Direttore del Dipartimento Risorse e Organizzazione della Giunta regionale; la funzione sara' esercitata in caso di assenza o impedimento del Direttore titolare Ebron D'Aristotile. Il provvedimento approvato oggi dall'organismo esecutivo, non comporta alcun onere a carico del bilancio regionale

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Pelino: il Governo ha deciso di chiudere la Polfer di Sulmona

"Nonostante i ripetuti tentativi fatti in questi mesi, il governo ha deciso di chiudere definitivamente la Polfer di Sulmona, dando l'ennesimo schiaffo al nostro territorio. Questa mattina, nel tentare un'ultima mediazione sulla deroga, ho ricevuto dal ministero degli Interni la brutta notizia sulla irremovibilita' della decisione. Un esito che mi amareggia molto. Mi sarei aspettata una iniziativa piu' forte anche da parte della Regione e dell'unico esponente abruzzese del governo nazionale, che si sono invece limitati solo a timidi interessamenti a mezzo stampa". E' quanto dichiara in una nota la vice presidente del gruppo di Forza Italia al Senato Paola Pelino.

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Penne, incendio distrugge un capannone

Un incendio ha distrutto nel pomeriggio un capannone usato come rimessa di materiale idraulico ed elettrico, in contrada San Pellegrino, a Penne. Sul posto, per domare le fiamme, sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Pescara e del Distaccamento di Montesilvano. Il rogo ha completamente distrutto il materiale depositato all'interno del capannone. Il danno, non coperto da assicurazione, secondo le stime del proprietario, ammonta a circa 30mila euro. Le fiamme, stando alle prime informazioni, sarebbero partite dall'esterno. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Penne. L'ipotesi, al momento, e' che il rogo sia di natura accidentale. Accertamenti in corso da parte dei militari.

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Pubblicata la graduatoria dei voucher di alta formazione in Abruzzo

Sono state pubblicate con determina del 13 marzo sul sito di Abruzzo lavoro e sul sito della Regione Abruzzo le graduatorie relative al voucher Alta Formazione il cui avviso e' scaduto il 31 maggio 2016. Le graduatorie pubblicate riguardano le tre azioni previste nel bando e riferite alle spese sostenute nell'anno accademico 2016-2017: percorsi formativi universitari svolti in Italia (azione 1b), percorsi formativi post laurea svolti in Italia (azione 2b) e percorsi formativi post laurea svolti all'estero (azione 3b). L'Avviso finanziato con risorse del Fondo sociale europeo 2014-2020 ha una dotazione finanziaria di circa 1 milione di euro. In totale, per le tre azioni, sono arrivate 854 domande; i voucher finanziati sono 509. "Anche questa seconda tornata dei voucher ha ottenuto un buon riscontro tra i giovani studenti universitari - ha commentato l'assessore all'Istruzione Marinella Sclocco -. Sappiamo benissimo quanto sia alta l'attenzione dei giovani e delle famiglie a questo bando e non e' un caso se nella programmazione del Fondo sociale abbiamo previsto una quota consistente. Confermo - ha concluso l'assessore Sclocco - che durante l'anno in corso verra' pubblicato anche il terzo Avviso dei voucher riferito all'anno accademico 2017-2018". E' stata inoltre pubblicata (allegato 4) la graduatoria delle istanze non ammesse (345) relative alle tre azioni con relativa e sintetica motivazione. I beneficiari indicati in graduatoria per ottenere il rimborso delle somme riconosciute devono presentare entro il termine perentorio del 31 ottobre 2017 la documentazione. 

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Costituita in Abruzzo sezione del Cime

 Si e' tenuta ieri, presso il Grand Hotel Adriatico in Montesilvano, l'assemblea costituente del CIME Abruzzo, sezione regionale del Consiglio Italiano del Movimento Europeo. Il Cime, fondato una prima volta nel 1948 e poi nuovamente nel 1956 come Sezione italiana del Mouvement Europe'en, e' espressione di tutte le forze democratiche - partiti, sindacati e associazioni - impegnate nel nostro Paese per il conseguimento dell'unita' europea, intesa secondo il messaggio di Ventotene, che ispiro' la resistenza e quale federazione fra tutti gli Stati Europei a regime democratico che possano e vogliano aderirvi in piena parita' di diritti e di doveri. Ne fanno parte, tra gli altri, Abi, Acli, Mcl, Aede, Age, Aiccre, Cna, Cgil, Cisl, Uil, Ugl. "Su input del presidente nazionale Pier Virgilio Dastoli - spiegano la professoressa Damiana Guarascio, rappresentante Cime Abruzzo, ed il giornalista Donato Fioriti, segretario - ci siamo attivati per costituire anche nella nostra regione il Centro di coordinamento regionale del CIME". Ha presenziato l'assemblea costituente abruzzese il vicepresidente Nazionale CIME, Gabriele Panizzi, relatore principale, nel corso dell'incontro sul tema 'Il rigore fiscale non basta: serve un'Europa, federale, solidale e democratica'. L'assemblea costituente CIME Abruzzo ha, tra le altre cose, aderito alla risoluzione Onu sul diritto alla Felicita' (mozione Ugo Iezzi) e alla proposta Spiriticchio sulle radici cristiane europee, entrambi gli argomenti saranno portati al consiglio nazionale CIME del prossimo 21 marzo. Prevista la presenza della delegazione CIME Abruzzo per il prossimo 25 marzo a Roma per la Marcia per l'Europa nei 60 anni dal Trattato. Entrano a far parte del CIME Abruzzo: Alberto Balducci, Adriano Tocco, Damiana Guarascio, Lino Venturelli,Donato Fioriti, Ugo Iezzi, Giacomo Cavuta, Mario Di Giacomo, Marina Febo, Paola Puoti, Alessandro Rosito, Roberto Berghella, Annapaola Di Ienno, Pina Guardiani, Ernesto D'Onofrio, Silvia Farnese, Mauro Trivellone, Francesco Cantucci, Massimiliano Spiriticchio, Giulio Scrivani, Franco Lacche', Giuseppe Ferrari, Gianfranco D'Angelo, Dora Di Domenico, Martina Coccia, Pio Coccia, Camisciani Bartolomeo, Pasquale Miniero, Antonio Di Gaetano, Carlo Bozzelli, Teresa Tieri, Vincenzo Tina, Annerita Bini. "Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo- aggiunge Fioriti- ha deciso di promuovere un'azione decentrata a livello regionale per sensibilizzare il mondo associativo ed i partner sociali alle tematiche europee. Vogliamo un'Europa dei Popoli e non dell'affarismo bancario, un'Europa solidale e non matrigna e ragioneristica, asettica e senza cuore. Per questa ragione, sabato 25 saremo a Roma per la Marcia per l'Europa". 

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Sisma L’Aquila, chiusi gli uffici territoriali fuori cratere

Dal primo marzo i cinque uffici territoriali per la ricostruzione (Utr) che si occupano dei 75 Comuni fuori dal cratere del terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009 sono chiusi a causa della scadenza dei contratti, avvenuta il 28 febbraio scorso, relativi ai 24 addetti co.co.co. assunti per la durata di due anni. La conseguenza e' che le pratiche per la ricostruzione sono ferme: secondo una stima sarebbero congelati 680 milioni di euro di lavori per 3.800 immobili danneggiati. A lanciare l'allarme  e' il sindaco di Cugnoli, Lanfranco Chiola, che e' anche coordinatore dell'area omogenea numero 5. La situazione si aggiunge al disagio dei dipendenti dell'ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc) che sono in attesa del pagamento delle spettanze e a quello legato alle coperture per gli altri terremoti che hanno sconvolto l'Italia centrale, tra cui l'Abruzzo, nei mesi scorsi. "Il personale in parte selezionato attingendo dalla graduatoria del 'concorsone' Ripam, bandito dopo il terremoto per individuare circa 300 persone da destinare agli uffici della ricostruzione, ed impiegato per rinforzare le risorse umane degli Utr, ha dovuto subire anche i ritardi nel pagamento degli stipendi arretrati, non ancora saldati". Anche molti amministratori sono sul piede di guerra. "Non c'e' stato alcun trasferimento di risorse per il pagamento del corrispettivo - hanno ricordato nei giorni scorsi - anche se il decreto legge 24 giugno 2016, n. 113, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2016, n. 160, prevede dei fondi finalizzati alle spese per il personale impiegato presso gli uffici territoriali per la ricostruzione (Utr) per l'espletamento delle pratiche relative ai comuni fuori del cratere".

Gli Utr interessati, cosiddetti di frontiera, sono quelli di Caporciano, Castel del Monte, Cugnoli, Goriano Sicoli, Montorio al Vomano e Rocca di Mezzo. "Dal mese di giugno 2016 le amministrazioni comunali hanno anticipato il pagamento dei professionisti per alcuni mesi, ma il rispetto degli equilibri di bilancio rende impossibile sostenere finanziariamente i costi degli uffici senza alcun rimborso", hanno spiegato i sindaci. "La nascita di questi uffici di frontiera era stata inizialmente caldeggiata per dare la necessaria uniformita' di lavorazione alle pratiche di ricostruzione post sisma, ma adesso gli uffici sono stati completamente abbandonati: non sono stati trasferiti i fondi per pagare le spese dell'anno 2016 e c'e' incertezza interpretativa nella lettura delle norme previste per l'anno 2017". Solo all'Ufficio territoriale per la ricostruzione di Cugnoli, sede distaccata di quello di Bussi sul Tirino, "si bloccano l'istruttoria e le eventuali ammissioni a finanziamento di 541 pratiche (421 depositate presso l'Utr 5 FC e 111 ancora non trasmesse dai comuni convenzionati), relative a 30 comuni, per un importo complessivo richiesto di 86.479.385,58 euro (relativo solo alle pratiche depositate presso l'Utr. L'importo complessivo delle pratiche non trasmesse non e' conosciuto in maniera precisa) e un importo relativo alle pratiche in istruttoria di 24.700.628,70 euro", ha denunciato Chiola.

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Cadavere ripescato al largo di Martinsicuro

Il corpo senza vita di un uomo e' stato ripescato al largo di Martinsicuro, a circa 500 metri dal porto della cittadina. L'allarme e' stato lanciato da alcuni pescatori che hanno avvistato il cadavere e hanno subito allertato la Capitaneria di Porto. Sul posto sono arrivate le motovedette della Guardia Costiera di Giulianova e di Pescara. Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un anziano. Una volta recuperata la salma e' stata trasportata in obitorio a Giulianova. Sono in corso gli accertamenti per l'identificazione. Il cadavere, da un primo esame del medico legale, non presenterebbe segni di violenza. La Capitaneria ha informato il magistrato di turno, che potrebbe disporre l'autopsia.

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