Redazione Notizie D'Abruzzo

Elezioni, in Abruzzo 51 comuni al voto

Saranno 51 i Comuni in Abruzzo chiamati a rinnovare le proprie amministrazioni. Sarà coinvolto un corpo elettorale di oltre 210 mila elettori. Dei 51 comuni che andranno al voto 21 sono in provincia dell'Aquila, 20 in quella di Chieti, 5 a Pescara e 4 in provincia di Teramo. In diversi comuni, quelli che hanno una popolazione superiore ai 15 mila abitanti c'è la possibilità del doppio turno. Fra questi Ortona (24.436) e San Salvo (18.48) in provincia di Chieti; Avezzano (40.746), L'Aquila (66.989) in provincia dell'Aquila; Spoltore con 18 765 abitanti e Martinsicuro con 15 425. Ovviamente le attenzioni maggiori si concentrano sull'Aquila. Città capoluogo di Regione dove finisce in questa occasione l'era del sindaco Massimo Cialente (Pd) che ha guidato il Comune per due mandati, in piena emergenza sisma del 2009 e subito dopo tutta la fase della ricostruzione

Anche nella città di Avezzano c'è fermento all'interno dei partiti impegnati nella preparazione delle liste e delle alleanze. Nella città marsicana sindaco uscente, e ricandidato, in quota Pd è Giovanni Di Pangrazio (fratello dell'attuale Presidente del Consiglio regionale Giuseppe) che sarà sostenuto da uno schieramento di forze di centro sinistra unitamente a qualche formazione civica mentre non è ancora definito lo schieramento dei suoi avversari. In provincia di Chieti confronto serrato in questi giorni nella preparazione delle liste. Ad Ortona il centro sinistra cerca la conferma alla guida del Comune mentre a San Salvo e Atessa il centro destra non dovrebbe avere difficoltà a bissare il successo di cinque anni fa. Fra le curiosità di questo turno elettorale anche la chiamata alle urna degli elettori di piccoli e piccolissimi borghi. Fra questi spiccano in provincia di Chieti: Gamberale (328 abitanti), Rosello (253), Roio di Sangro (103), Montelapiano (80 abitanti). In provincia dell'Aquila si voterà anche a Caporciano (235 abitanti).

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Coldiretti, mobilitazione degli allevatori in Abruzzo

La situazione è drammatica nelle campagne abruzzesi, dove ad essere colpita è stata soprattutto l'attività di allevamento che, con migliaia di animali morti e stalle distrutte, ora rischia concretamente di scomparire portandosi dietro un patrimonio inestimabile di tradizioni e di eccellenze, dal pecorino di Farindola alla mortadella di Campotosto fino ai salumi teramani che, una volta estinte, sarebbero irrecuperabili. E' quanto afferma la Coldiretti in occasione della mobilitazione di agricoltori e allevatori colpiti dal terremoto e dal maltempo in Abruzzo, che si terrà domani. L'appuntamento è fissato per le 9 del mattino nell'azienda agricola San Vincenzo (Salumieri di Castel Castagna) in località Basciano, nel teramano, dove sono morti migliaia di animali

L'obiettivo delle mobilitazione, spiegano gli organizzatori, è fare luce su una emergenza drammatica nelle campagne, illustrare direttamente le difficoltà che stanno vivendo e coordinare le necessarie attività per far riprendere il lavoro nei campi e nelle stalle, con il presidente nazionale Roberto Moncalvo accompagnato dai componenti dell'Unità di crisi della Coldiretti. I casi concreti di difficoltà saranno raccontati dai numerosi allevatori e agricoltori che porteranno le specialità locali salvate dal terremoto che sono ora a rischio e con loro la storia e il futuro di una regione che ha nell'agroalimentare una forza trainante dell'economia di estinzione

L'appuntamento, si legge in una nota della Coldiretti, è all'interno di una azienda dove sono clamorosi i segni della calamità per fare un primo bilancio dei danni, discutere delle misure di sostegno necessarie a livello nazionale e comunitario, delle iniziative di solidarietà attuate e delle proposte per superare l'emergenza. Alle 12.00 l'unità di crisi della Coldiretti con il presidente Moncalvo sarà in Contrada Nortoli a Penne, in provincia di Pescara, nell'azienda agricola D'Angelo Gianluca per incontrare gli allevatori pescaresi e chietini.

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Scontro tra auto a Collecorvino, feriti i due conducenti

Due i feriti nello scontro di due auto avvenuto nella tarda serata di ieri lungo la strada provinciale 151, nel territorio comunale di Collecorvino. Le conseguenze piu' gravi sono state per un uomo di 34 anni, conducente di uno dei mezzi, che ha riportato un trauma cranico commotivo. Trauma contusivo agli arti superiori e inferiori per l'altro conducente, un giovane di 25 anni. Per i soccorsi sono intervenute due ambulanze che hanno provveduto a trasportare i due feriti nell'ospedale civile di Pescara. I rilievi sono stati eseguiti dagli agenti della Polizia Stradale.

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Pescara, lite per la viabilità finisce a colpi di mannaia

Un 23enne e' stato aggredito in strada a Pescara con un'arma da taglio - una mannaia secondo la testimonianza degli amici - durante una discussione per questioni di viabilita'. Ora e' ricoverato in gravi condizioni nell'ospedale del capoluogo adriatico, dove e' stato sottoposto a intervento chirurgico per le conseguenze di una profonda ferita ad un fianco. Per ricostruire l'episodio indagano gli agenti della Squadra Mobile che si apprestano ad esaminare le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona. Nel nosocomio, il giovane e' giunto alle 4.30 di stamani, accompagnato da due amici che agli agenti hanno riferito che mentre percorrevano in auto la golena sud del fiume Pescara, per fare rientro a casa, sono rimasti coinvolti in una discussione per questioni di viabilita' con un altro gruppo di quattro o cinque persone a piedi, una delle quali ha estratto, secondo i giovani, una mannaia, usata per colpire il loro amico. I tre ragazzi avevano trascorso parte della serata nella zona di "Pescara Vecchia".

Operato subito dopo il suo arrivo in ospedale, nella prime ore di stamani, il giovane,riferiscono fonti della Questura di Pescara, e' ora in prognosi riservata nel reparto di chirurgia. La versione dell'aggressione fornita dai suoi due amici (entrambi abruzzesi, di 22 e 24 anni), viene al momento ritenuta credibile dalla Squadra Mobile, coordinata dal vice questore aggiunto Pierfrancesco Muriana. La discussione degenerata descritta dai ragazzi e' avvenuta lungo la golena sud del fiume Pescara, un'area usata per il parcheggio delle auto e da cui e' possibile raggiungere facilmente la cosiddetta zona di 'Pescara Vecchia', fulcro della movida del fine settimana. I giovani coinvolti hanno detto di non conoscere le persone con cui hanno discusso. Nelle prossime ore saranno visionate le immagini delle telecamere di sorvegli

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I sindaci teramani preparano una manifestazione a Roma per il decreto maltempo

Il decreto terremoto non piace ai sindaci teramani, visto che non tiene conto anche dei danni del maltempo. I rappresentanti istituzionali di ben 19 comuni della provincia hanno partecipato all'incontro con l'onorevole Paolo Tancredi e il vice presidente del consiglio regionale Paolo Gatti, stilando tutta una serie di proposte da presentare all'attenzione del Governo e da portare, lunedi' pomeriggio, sul tavolo dell'assemblea dei sindaci, in Provincia, per chiedere la massima condivisione da parte di tutti i colleghi in vista anche di una manifestazione a Roma da mettere in campo entro il mese di febbraio. Nel corso dell'incontro, al quale hanno partecipato sindaci o loro rappresentanti dei Comuni di Alba Adriatica, Ancarano, Arsita Atri, Basciano, Bisenti, Campli, Canzano, Castel Castagna, Cermignano, Civitella del Tronto, Colledara,Corropoli, Sant'Egidio, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso, Notaresco, Penna Sant'Andrea, Pietracamela e Teramo, gli amministratori hanno sottolineato "l'inadeguatezza" dei provvedimenti assunti fino ad oggi "rispetto ai danni economici e sociali patiti dalla provincia di Teramo" e stilato una serie di proposte, a partire dall'allargamento del cratere sismico e dall'equiparazione della citta' di Teramo agli altri comuni del cratere anche in tema di sospensione delle tasse. Tra le altre richieste "l'inserimento del contributo di 10.000 euro per le case lesionate non agibili come accaduto per l'Aquila", l'introduzione del concetto di "calamita' naturale integrata" (sisma e neve), aggravato dall'interruzione della energia elettrica "per eliminare il taglio di fondi alla Provincia, cosa che libererebbe almeno 15/20 milioni per i primi interventi sulle strade provinciali, e per apprestare agevolazioni urgenti, normative e finanziarie, per i Comuni, al fine di fronteggiare adeguatamente almeno l'emergenza", l'inserimento di ulteriori fondi per il mondo agricolo. I sindaci chiedono inoltre l'inserimento nel decreto di una norma che consenta alla Regione Abruzzo e alle Regioni terremotate, di accendere un mutuo per la valutazione della vulnerabilita' sismica e la rimodulazione del Masterplan di almeno il 50 per cento "affinche' la meta' della dotazione finanziaria sia finalizzata a progetti di sostegno al tessuto economico e sociale colpito dal sisma e dalle calamita' naturali" senza escludere la possibilita' di una zona franca.

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Piu’ servizi e infrastrutture nell’aquilano

Aumenteranno le infrastrutture e i servizi dedicati alle aziende nei nuclei industriali della provincia dell'Aquila. E' quanto emerso dall'incontro svoltosi nella sede di Confindustria, a L'Aquila cui hanno preso parte il presidente di Confindustria L'Aquila Abruzzo Interno, Marco Fracassi, il direttore, Carlo Imperatore, il direttore generale Arap, Antonio Sutti, e il componente del consiglio di amministrazione dell'Arap, Giuseppe Savini. "Sara' attivata una Consulta permanente tra le associazioni di categoria e l'Arap", ha dichiarato il presidente di Confindustria Abruzzo interno, Marco Fracassi, "che si confrontera' periodicamente sulle esigenze del mondo imprenditoriale con l'obiettivo di aumentare la competitivita' e l'attrattivita' delle aree industriali della provincia dell'Aquila, rendendole piu' appetibili per nuovi insediamenti. Le aziende necessitano di un miglioramento infrastrutturale e di servizi quali la banda larga. Accanto a questo, imposteremo un'azione congiunta di marketing territoriale volta ad attrarre nuovi insediamenti produttivi". Fracassi ha annunciato la nascita, all'Aquila, di un "data center" ,"per la gestione quantitativa e qualitativa dei dati raccolti sul territorio. Il data center servira' l'intero Abruzzo fornendo servizi qualificati e innovativi alle imprese e una piattaforma per la gestione delle gare pubbliche". Diverse le problematiche inerenti i nuclei industriali della provincia dell'Aquila, emerse nel corso dell'incontro: tassazione, carenza di infrastrutture, qualita' dei trasporti, una rete viaria adeguata, nuovi lotti per gli insediamenti, rischio idrogeologico in alcune zone del nucleo industriale di Pile. "L'Arap, subentrata ai vecchi Consorzi per lo sviluppo dei nuclei industriali", ha affermato Carlo Imperatore, direttore Confindustria L'Aquila Abruzzo Interno, "ha fornito ampia disponibilita' ad un confronto costante con le categorie produttive, che si tradurra' nella creazione di una Consulta: strumento fondamentale, in un momento di emergenza come quello che vive il nostro territorio, per ridare slancio al mondo imprenditoriale, innovare e rendere competitive le nostre imprese e il territorio in cui operano. Tra gli argomenti affrontati anche la doppia tassazione a carico delle aziende , che fa riferimento all'Arap e ai comuni dove ricadono le aree industriali. Un nodo che verra' sciolto al piu' presto". Giuseppe Savini, consigliere di amministrazione dell'Arap Abruzzo ha parlato di "un cambio di marcia, rispetto al passato, nel rapporto con il sistema delle imprese. Il primo passaggio di una serie di confronti sul territorio e' stato fatto all'Aquila, in quanto presenta problematiche specifiche sui nuclei industriali e relativamente all'emergenza terremoto. L'Arap mettera' in campo una serie di azioni strategiche, in primis la nascita di un "Data center", una piattaforma telematica a servizio delle imprese, per il consolidamento e l'assistenza alle aziende locali. Stiamo predisponendo anche uno screening delle aree disponibili e dei capannoni dismessi nei nuclei industriali di Pile, Bazzano, Fossa e Sassa, che sara' alla base di un piano strategico di marketing territoriale per migliorare l'attrattivita' ed esportare il "Brand Abruzzo" all'estero. 

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Celebrazione della memoria dei martiri di Colle Pineta

Torna l'emozionante celebrazione della memoria dei martiri di Colle Pineta, nella scuola 11 febbraio 1944, intitolata ai nove partigiani che lì in quel giorno persero la vita per mano dei nazifascisti.

Un giorno che accomuna nel ricordo i comuni di Pescara, Chieti e Palombaro da dove i ragazzi fucilati allora provenivano. Oltre al sindaco Marco Alessandrini, presenti anche il sindaco di Chieti Umberto Di Primio e l'assessore alle Politiche Sociali di Palombaro Pietro De Vitis, insieme ad una delegazione dell'ANPI sempre vicina alla manifestazione, all'onorevole Gianni Melilla, agli assessori comunali Paola Marchegiani, per la cui delega alle Tradizioni Cittadine ha inglobato la manifestazione fra i principali eventi di cui coltivare la memoria, l'assessore alle Politiche Giovanili e Sociali Antonella Allegrino, Stefania Catalano per l'Ufficio Scolastico Regionale. 
Alla celebrazione di oggi ha preso parte anche la scuola primaria di Palombaro, nonché i discendenti delle vittime.
Il sindaco Marco Alessandrini in segno di attenzione e presenza delle istituzioni, ha voluto deporre sul cippo recante i nomi la sua fascia da sindaco, che resterà in dono alla scuola per aggiungere un passo significativo alle pagine che ogni giorno, grazie allo straordinario lavoro dei docenti, dei ragazzi e delle famiglie, vengono scritte in memoria di quei fatti per costruire un futuro più consapevole per le nuove generazioni.
I ragazzi sono stati infine interpreti di un simbolico passaggio del testimone della celebrazione ai compagni di scuola che l'anno prossimo saranno in quinta e avranno il compito di ricordare al mondo la particolarità di quel luogo.
 
p.d.f

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Allegrino su caso bullismo San Salvo: Un fenomeno sempre più preoccupante. Bisogna intensificare la prevenzione. Per sostenere scuole e famiglia, il progetto #Bullismo.ko

“Sono molto vicina, come cittadina e come madre, alla famiglia del ragazzo disabile che è rimasto vittima di atti di bullismo a scuola. Un episodio che genera un’ulteriore riflessione su questo fenomeno, sempre più preoccupante, e che ci impegna, come istituzioni, a intensificare l'azione di prevenzione. Non devono esserci bambini e ragazzi costretti a subire violenze e umiliazioni, ma bisogna lavorare anche per aiutare ed educare chi compie questi gesti ".

Lo afferma l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pescara, Antonella Allegrino, commentando il grave episodio avvenuto in una scuola di San Salvo, dove un disabile sarebbe stato umiliato da due bulli, che gli avrebbero gettato dell'acqua addosso e lo avrebbero poi ripreso con il cellulare per deriderlo.

 

“Vanno apprezzati i docenti e il dirigente scolastico che, reagendo con prontezza e ed efficacia, hanno tutelato il ragazzo - prosegue - Scuola e famiglia stanno facendo molto per contrastare il fenomeno, ma l'opera di prevenzione e contrasto deve essere ancora più capillare e costante per arrivare a scuotere le coscienze e a far capire ai ragazzi che bullismo significa violenza e sopraffazione e che compiere questi atti può causare traumi profondi nella psiche di chi ne è vittima. Anche chi amministra la comunità può contribuire ad aiutare le famiglie e le scuole che si trovano ad affrontare questa emergenza sociale. Un compito che attueremo con '#Bullismo. ko', un progetto dell'Assessorato alle Politiche Sociali rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado e al biennio di secondo grado. Andremo negli istituti scolastici a presentare un concorso per la produzione di video e brani musicali incentrati sul tema. Ci saranno incontri e dibattiti con esperti, psicologi e associazioni, che si occupano del fenomeno. In collaborazione con i dirigenti scolastici, inoltre, verranno diffusi questionari anonimi in cui i ragazzi saranno invitati ad indicare se hanno subito episodi di bullismo o cyberbullismo, come hanno reagito, se hanno chiesto aiuto alla famiglia o alla scuola e se hanno trovato un valido supporto per affrontare il momento. I questionari saranno utilizzati per realizzare un'indagine sull'incidenza del fenomeno negli istituti scolastici di Pescara e ad orientare un'ulteriore fase del progetto, che sarà ancora più articolata”.

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Unimpresa, tasse al top a Roma, Torino e Napoli

Sono Roma, Torino, Napoli, Genova, Bologna, Ancona e Campobasso le citta' piu' tassate d'Italia: sono i capoluoghi di regione con le aliquote fiscali piu' alte relative a Irap, Irpef, Imu e Tasi. Queste sette citta' hanno, in tre casi su quattro, i livelli piu' alti di imposte sulle imprese e sulle famiglie, sui capannoni industriali e sulle case. E' quanto risulta dalla 'Mappa del fisco locale in Italia', realizzato dal Centro studi di Unimpresa, secondo cui inoltre, con due 'punti', nella classifica dei tributi territoriali, figurano poi Firenze, Palermo, Perugia, Bari, Potenza, Trieste e Catanzaro. Un solo 'punto' invece per Milano, Cagliari, L'Aquila, Aosta, Trento e Bolzano. Fisco light a Venezia, unica citta' che non risulta mai tra quelle con aliquote elevate. L'analisi dell'associazione - basata su dati dell'Agenzia delle Entrate, della Corte dei conti e del Dipartimento Finanze - prende in considerazione le aliquote Iperf (definite dalle regioni), il totale delle addizionali Irpef (regioni e comuni), l'Imu e la Tasi. "Serve un ragionamento complessivo e una riforma fiscale organica - ha osservato il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara - ci sono troppe differenze a livello territoriale per quanto riguarda il prelievo fiscale e si tratta di differenze che non aiutano la ripresa cosi' come gli investimenti delle imprese. Serve un ragionamento complessivo, che il governo dovra' fare quando, auspichiamo al piu' presto, vorra' lavorare a una serie riforma tributaria che deve essere organica"

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Campotosto, 50 edifici da demolire dopo il terremoto

Sono almeno 50 gli edifici da demolire nel comprensorio di Campotosto - in paese e nelle sue tre frazioni, Mascioni, Poggio Cancelli e Ortolano - a causa delle scosse sismiche dello scorso 18 gennaio: e' quanto emerge dalle prime verifiche effettuate. Lo rende noto il consigliere comunale Alberico Quintiliani. Si tratta di un numero ancora provvisorio, che, tuttavia, aiuta a comprendere i contorni del dramma strutturale di quattro paesi "inagibili all'80%", come emerge dalle prime ordinanze di istituzione zona rossa emesse dal sindaco Luigi Cannavicci. Il paese, a causa dell'emergenza sisma, ha dovuto rinunciare anche ad uno dei suoi luoghi simbolo: la piazza principale. Il primo cittadino ha stabilito, tramite un'ordinanza, lo sgombero totale della piazza della Chiesa, per fare spazio ai mezzi di soccorso e alle attivita' commerciali, al momento prive di mura agibili. Una volta superato il periodo dell'emergenza, le attivita' commerciali saranno temporaneamente sistemate nell'area ex Comune/Asilo, dove sono gia' in corso i lavori di demolizione della struttura.

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