Emozione e talento nel nuovo videoclip del Beyond the voice di Pianella con con ‘Mi basta’ dei Negramaro.

Indescrivibile è l’emozione con l’uscita del nuovo videoclip del Beyond the Voice, il talentuoso vocal ensemble dell’Accademia Musicale Città di Pianella.

Il brano scelto per questa straordinaria produzione è “Mi Basta” dei Negramaro, un inno alla bellezza dei legami umani, celebrando l’importanza delle piccole cose nella vita quotidiana.

Sotto la direzione artistica di Vincenzo Di Nicolantonio, insegnante di canto e direttore dell’accademia, il Beyond the Voice ha saputo reinterpretare questa canzone con una freschezza e un’intensità che colpiscono il cuore. L’arrangiamento, frutto del genio creativo di Mariagrazia Fontana, conferisce al brano una nuova dimensione, mescolando armonie vocali avvolgenti e magiche con un tocco di originalità.

“Fin dal primo momento” dichiara Vincenzo di Nicolantonio “ho pensato che l’unica artista che potesse scrivere l’arrangiamento giusto per questo brano per il nostro vocal ensemble fosse Mariagrazia Fontana. Tutti conosciamo la sua caratura e la sua capacità di vedere oltre. Così è stato, ha creato una connessione davvero incredibile tra le voci, non facile in prima lettura, ma più lo cantavamo più scovavamo dettagli, particolari e comprendevamo la bellezza della sua penna. Potrà sembrare banale ma non lo è: sono meravigliosi quei fogli pentagrammati scritti a mano.

Li custodisco gelosamente.

Meraviglioso è stata la base strumentale realizzata da Martino Schembri (in arte Godo) che attraverso una ricerca accurata di suoni e beat ha dato ancora più valore al brano trasportandoci nel giusto mood ”.

Facciamo un piccolo passo indietro: cos’è il BEYOND THE VOICE vocal ensemble?

“Beyond the Voice è un ensemble vocale affascinante che celebra la diversità delle voci soliste, creando un’armonia unica e coinvolgente. Ogni cantante porta con sé una storia personale, una cultura e un’esperienza che si intrecciano per formare un’unica identità sonora.

L’ensemble non solo si dedica alla musica, ma anche all’arte della narrazione, rendendo ogni performance un viaggio emozionale che invita il pubblico a riflettere sulle proprie esperienze e identità. Le loro esibizioni possono spaziare dal classico al contemporaneo, esplorando generi e stili diversi, sempre con l’obiettivo di celebrare la condivisione e l’inclusione”

E cosa significa farne parte?

“Quando si trova QUEL SUONO lo percepisci immediatamente nella pancia. Non è solo una questione di emozione, ma di armonici, di potenza, di qualità. Il suono unito di un vocal ensemble è puro velluto, è ricchissimo di dinamiche, di respiro. E’un suono complicato da raggiungere, si sta lì a lezione e si cerca per ore, giorni, mesi, l’intonazione, riferendosi non soltanto all’altezza tonale ma all’intonazione con il testo, con l’ambiente, con lo stile, con gli autori, con le altre voci: direi proprio con sé stessi. Quello stesso suono puoi perderlo in pochissimo, basta nulla per rompere quel magico equilibrio perché siamo umani: ma se si decide di stare sulla stessa zattera e remare insieme verso un obiettivo comune, allora la zattera non affonderà mai. Per questo si parla di ore e ore di duro lavoro non solo sulla tecnica vocale e l’interpretazione che sicuramente sono materie principali. Ma il vocal ensemble nella nostra accademia è un corso accademico e questo significa studio della teoria musicale e dell’armonia, degli stili musicali, corso di lettura e percezione ritmica e pratica di registrazione individuale settimanale. Per tutte queste materie è incommensurabile il contributo didattico dei miei soci e docenti Mirko Minetti e Alessandro Panzone che curano insieme a me il vocal ensemble e l’accademia in ogni suo corso di strumento”.

Perché la scelta specifica di “Mi basta” dei Negramaro?

“Direi pura empatia. Hai presente quel filo invisibile che ricerchiamo nella vita? Ecco questo brano fin dal primo ascolto aveva qualcosa di profondo nascosto, così bello e autentico. La scelta del brano “Mi Basta” dei Negramaro è stata fondamentale perché il suo testo si presta perfettamente a raccontare le storie del nostro vocal ensemble. Le parole, pur nella loro semplicità, trasmettono un messaggio profondo e universale: l’importanza dell’essere presenti, del valore delle piccole cose e del coraggio di andare avanti sempre e comunque. Questo si allinea perfettamente con le esperienze personali delle loro storie, che in fondo sono quelle di tutti, creando un legame emotivo tra le loro storie e il pubblico. La capacità del brano di evocare sentimenti autentici rende ogni performance un momento di condivisione profonda, capace di toccare il cuore degli ascoltatori. Ringrazio a nome di tutti ancora una volta Giuliano Sangiorgi per questo brano”

Dai social abbiamo notato 30.000 visualizzazioni del reel. La commozione non è soltanto un sentimento personale: anche Giuliano Sangiorgi, il frontman dei Negramaro, ha voluto condividere il suo entusiasmo per questa reinterpretazione, esprimendo quanto lo abbia colpito. Che emozione!

Qual è stata la sua reazione? Cosa vi ha detto?

Il messaggio che ci è stato recapitato in piena notte ci ha commossi. Con semplici parole e, direi quasi una velatura di profonda malinconia, Sangiorgi ha fatto trapelare l’importanza di questo brano per lui.

E’ come se avessi avuto la conferma di quel “filo invisibile”, quel filo che dimostra che è un brano nato dalla verità. Parte del suo messaggio è questo: “… non è scontato ricevere indietro da anime nobili e purissime quello che la vita sporca ti ha dato per scrivere e cantare”. Ancora una volta arriva quella conferma che quando un artista trova il coraggio di mettere nero su bianco gli eventi del suo vissuto e decide di condividerli con gli altri, si danno vita a vere e proprie opere d’arte, che diventano di noi tutti.

L’indomani Giuliano Sangiorgi ha condiviso il reel su instagram in più storie e ha lasciato pubblicamente questo commento: “siete voi un piccolo grande raggio di sole…e si, che mi basta!!! Grazie ragazzi! Questo suo apprezzamento ci ha riempiti davvero il cuore di gioia ed è stato un gesto che lo nobilita come persona prima che come artista. Lo ringraziamo ancora davvero infinitamente.

Ad arricchire il videoclip, troviamo l’intervento recitato di Roberto Pedicini, la cui voce calda e magnetica aggiunge un ulteriore strato di profondità all’opera. La sua performance magistrale riesce a trasmettere la fragilità e la forza di un testo che hai scritto, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente.

La presenza, la disponibilità e l’umiltà del maestro Pedicini sono state un altro immenso dono di questo progetto. Questa collaborazione è nata davvero tutto per caso. Il maestro è stato nostro ospite a luglio al concerto di fine anno, dove ha donato al pubblico due performance: una recitata di una pagina di “castelli di rabbia” di Baricco con l’eleganza di Arcangelo Trabucco al piano ed una alternata al mio intervento cantato sul meraviglioso brano “Sogna ragazzo” di Vecchioni con l’accompagnamento strumentale dei docenti dell’accademia. Parlandogli del progetto che stavo realizzando con il vocal ensemble gli ho proposto queste mie umili righe, scritte in uno di quei momenti dove la musica mi ha teso la mano e mi ha salvato. Non so descrivervi cosa si prova nell’ascoltare ciò che hai scritto da una voce così preziosa. Non vi nascondo che mi sono commosso nella regia della BESS recording studio insieme al mio amico fonico Claudio Esposito. Con la sua interpretazione è come se ogni cosa fosse al proprio posto, e il suo “si, mi basta!” finale è stato un vero sigillo. Assistere alla registrazione di Roberto Pedicini è stata una vera e propria lezione artistica e di vita, non nascondo di aver appreso tantissime cose. Incredibile è stata la sua reazione in regia nell’ascoltare in anteprima il brano: ci ha fermati ha preso il telefono e ha videochiamato Giuliano Sangiorgi in diretta per raccontargli cosa stava accadendo.

Come ripenso a tutti questi piccoli avvenimenti mi commuovo ancora, perché sono doni preziosi della vita: si chiamano incontri, condivisione di emozioni. E per me questo è il carburante vero, quello che conta davvero.

Il videoclip, girato con grande attenzione ai dettagli, è un viaggio visivo e sonoro che invita lo spettatore a riflettere sui legami emotivi e sull’importanza di ciò che ci basta per sentirci completi.

Il maestro Fossati scrive: “… e il pensiero sarà un colore, il colore sarà un suono e il nostro suono un battito”. Il videoclip sottolinea con immagini e colori quello che cantiamo. Non nego che ero combattuto, ogni idea sembrava mancasse sempre quel qualcosa. Durante la cena di fine anno dell’accademia i ragazzi spontaneamente alzandosi dal tavolo si sono avvicinati ad un piccolo parco nel giardino del ristorante. Lì vedendo le loro espressioni i loro sorrisi così spontanei ho detto: eccolo il videoclip. Non mi piacciono mai i libretti di sala, questa è una mia frase tipica. Nel videoclip ci sono tantissimi concetti, tra cui i più importanti quello della bellezza, della ricerca delle piccole cose, del coraggio e del sorriso. Ognuno può ritrovarsi in un’immagine, in un frame, in un passaggio, in uno sguardo, in un gesto.

Abbiamo girato il videoclip grazie al preziosissimo lavoro di Contesto di Paolo Marchegiani che ci conosce e che lavora per noi da sempre, insieme a Valerio Mosca, Domenico d’Alessandro e Celeste di Primio. Devo ammettere che eravamo veramente molto stanchi, avevamo concluso la sessione di registrazione di sera, il tempo di dormire 3 o 4 ore e ci siamo ritrovati per le riprese del videoclip. Anche i cameraman si sono divertiti non poco, salendo sulle giostre del lunapark. Questo ha fatto in modo che nulla andasse perso di quei momenti indimenticabili.

Non posso non citare e ringraziare la BESS recording studio per il mix&mastering del brano: la BESS è un luogo prezioso dove tutto ogni volta ha inizio. Qui, ogni nota e ogni parola si trasformano in tracce che rimarranno per sempre, testimoni di momenti unici e creativi. La professionalità e la passione di Claudio Esposito e Domenico Pulsinelli hanno reso possibile realizzare la nostra visione, creando un ambiente in cui ogni artista può esprimere il proprio talento al meglio.

In un momento in cui la musica rappresenta un rifugio e una forma di espressione, il Beyond the Voice si afferma come un faro di talento e creatività.

Un plauso a tutti gli artisti coinvolti per aver dato vita a un progetto così significativo!

Vogliamo citare tutte le voci del Beyond the voice vocal ensemble: Calà Primiano, Campetta Valentina, Di Donato Filippo, Di Girolamo Flavia, Di Leonardo Fiamma, Di Marcantonio Veronica, Di Silvestre Francesca, Di Tizio Grazia, Dolente Alessio, Ferri Francesco, Ferrone Benedetta, Filippone Giada, Galassi Gaia, Ippolito Fina, Lapioli Pierpaolo, Leoni Lisa, Luciani Alessandra, Marinucci Angelica, Minetti Elettra, Palladinetti Leo, Serritelli Ludovica, Sinni Alice, Tortora Angelica e Trovarelli Martina.

“Ricordate: indossate sempre scarpe verdi, perché la strada da percorrere è ancora tanta e ogni passo ci avvicina e potrebbe avvicinarci ai nostri sogni. E non dimenticate di fermarvi sempre davanti al mare: proprio come le onde del mare, anche i tuoi sogni possono raggiungere l’infinito” Vincenzo di Nicolantonio.

Non resta che accogliere con entusiasmo “Mi Basta” e lasciarsi trasportare dalle sue melodie, dal suo arrangiamento, e dalle sue immagini: in altre parole dalla sua magia.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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