“Non mi sento rassicurato dalle affermazioni di Tavares sul futuro degli stabilimenti italiani di Stellantis: ne stiamo parlando da tanto tempo, ma non siamo riusciti a mettere allo stesso tavolo, insieme, sindacati, azienda e governo. Ad oggi, non abbiamo certezze e perciò continuiamo a insistere per la convocazione di un confronto alla Presidenza del consiglio, per capire quali sono gli impegni dell’azienda e del governo”. È quanto ha dichiarato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, a margine di Uil Camp, un’iniziativa che sta coinvolgendo circa cento giovani del suo sindacato, riuniti in Abruzzo, a Vasto, per parlare di transizione industriale e Intelligenza artificiale.
“C’è un mercato che rallenta e il nostro futuro nell’elettrico non è roseo: dobbiamo dare certezze alle lavoratrici e ai lavoratori. Peraltro – ha proseguito Bombardieri – continuiamo a insistere sul fatto che le multinazionali che ricevono aiuti non possano delocalizzare a loro piacimento: i sostegni pubblici devono essere condizionati al rispetto di alcune regole. Ci sono norme e intese con l’Ocse che stabiliscono che la responsabilità sociale delle imprese ha una rilevanza anche per il rispetto dei territori coinvolti ed è necessario che questi principi siano concretamente attuati”. Il leader della Uil, poi, è intervenuto anche sul tema della manovra economica. “Quattro mesi fa – ha precisato – facendo i calcoli della massaia, avevamo detto che per questa manovra ci sarebbe stato bisogno di 25 miliardi: siamo stati facili profeti. Chiediamo, dunque, attenzione alle nostre rivendicazioni e per noi il primo punto resta quello dei salari, oltreché delle pensioni che, negli ultimi anni, hanno subito una riduzione del potere d’acquisto di oltre il 10%. Ecco perché occorre che sia confermata la riduzione del cuneo fiscale e, inoltre, che si punti sulla defiscalizzazione degli aumenti contrattuali. Poi – ha sottolineato Bombardieri – se governo e Confindustria volessero accettare la nostra sfida e parlare di competitività nel nostro Paese, affrontando una discussione più ampia sulla contrattazione di secondo livello, che oggi si svolge solo nel 26% delle imprese, noi siamo pronti”.
Nella giornata di oggi di Uil Camp, vertici sindacali, istituzioni e professionisti si sono confrontati su uno dei temi più attuali dal punto di vista economico e occupazionale della regione Abruzzo. “Automotive: quale futuro tra transizione ecologica-industriale e nuovo mercato globale?”, è il titolo della tavola rotonda che si è svolta nel pomeriggio. Al dibattito, al quale hanno assistito i cento giovani sindacalisti partecipanti al campus di alta formazione della Uil, hanno partecipato PierPaolo Bombardieri, segretario generale Uil, Fausta Bergamotto, sottosegretaria al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, Graziano Marcovecchio, presidente Pilkington Italia, Giuseppe Manca, responsabile delle risorse umane e relazioni industriali Italia Stellantis. L’incontro è stato moderato dal giornalista Luca Prosperi (Ansa Abruzzo).
“La transizione climatica deve essere governata diversamente se si vogliono evitare pericolose cadute sociali che rischiano di minare la tenuta dei singoli paesi”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, intervenendo alla tavola rotonda sul futuro dell’automotive in Italia e della transizione ecologica organizzata nell’ambito di UilCamp a Vasto.
“E’ un passaggio che non possiamo più ignorare- ha aggiunto il Presidente – perché la Green deal alle condizioni pattuite in Europa qualche anno fa sta generando non pochi problemi che ricadono direttamente sui cittadini. Da qui una richiesta chiara: accanto alla transizione ambientale così come confezionata dall’Europa è necessario prevedere misure compensative all’interno di una vera e propria transizione sociale”. Su questo punto il presidente Marsilio ha insistito sul ruolo che dovranno recitare tutti gli attori presenti, a cominciare dalla politica fino ai sindacati e le imprese.