Giornata per la lotta alle leucemie. A Chieti grande successo per il concerto di Laura Marzadori e dell’Orchestra Femminile del Mediterraneo

Grande musica, solidarietà e tanta speranza nella serata organizzatdalla sezione Pescara-Teramo dell’Ail in occasione della Giornata Nazionale per la lotta alle leucemie, i linfomi e il mieloma. Sul palco del Teatro Marrucino, a Chieti, lo straordinario talento del primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, la giovanissima Laura Marzadori, accompagnata magistralmente dall’Orchestra Femminile del Mediterraneo, diretta da Antonella De Angelis, nel concerto “Le quattro stagioni. Vivaldi e Piazzolla a confronto”.  Un folto pubblico, partecipe e caloroso, ha riempito il teatro seguendo con attenzione la prima parte della manifestazione, che è stata aperta dal saluto del presidente Ail, Domenico Cappuccilli. “Ringrazio i tanti sostenitori presenti e le musiciste, che con la partecipazione alla serata, hanno riaffermato il valore della solidarietà – ha detto – Questa giornata ci offre la possibilità sia di comunicare qual è lo stato della ricerca scientifica nella cura delle malattie ematologiche sia di ribadire l’importanza, per chi combatte per la vita, di strutture  come Casa Ail, un luogo di accoglienza e assistenza, dove i malati e i familiari possono trovare ospitalità e il calore e la vicinanza dei nostri volontari”. La conduttrice e regista, Martina Gatto, ha poi introdotto gli ematologi Paolo Di Bartolomeo, direttore del Dipartimento di Ematologia dell’ospedale civile di Pescara, Francesco Angrilli, responsabile del centro Linfomi, e Patrizia Accorsi, direttore del Centro trasfusionale. “Quando nel ’75 ho iniziato la mia esperienza in Ematologia, risultati erano molto deludenti sia fra i bambini sia fra giovani adulti, poiché oltre il 90% dei pazienti soccombeva alla malattia, solo 10% guariva – ha spiegato Di Bartolomeo – Oggi, dopo oltre 40 anni, la percentuale di guarigione tra i bambini è dell8085%, anche senza trapianto, mentre per le malattie ematologiche maligne del giovane adulto, dobbiamo spesso ricorrere al trapianto di midollo osseo allogenico, che consente la guarigione in almeno il 50% dei casi. Molti problemi rimangono, invece, per i pazienti anziani. Nella fascia di età compresfra i 60 e i 70 anni, il trapianto di midollo è una procedura ancora eseguibile, mentre per gli ultrasettantenni occorre pensare ai nuovi farmaci. Il trapianto di midollo osseo ha avuto uno sviluppo enorme. Se all’inizio degli anni Ottanta soltanto il 20% dei pazienti poteva essere trapiantato, oggi si supera il 90%. Sul mieloma  ha aggiunto- sono stati fatti progressi molto importanti. Fino a 20 anni fa, la sopravvivenza media dei pazienti, a 5 -10 anni dall’esordio della malattia, era di soltanto 3-4 anni. Oggi si avvicina ai 10 anni. Resta una malattia difficilmente guaribile, ma per la quale ci sono prospettive di impiego di nuovi farmaci, che possono ulteriormente migliorare questi risultati”. Un appello a donare il sangue è stato rivolto al pubblico dalla dottoressa Patrizia Accorsi, che ha sottolineato il timore di una carenza nel periodo estivo: “Il sangue è una risorsa preziosissima per i pazienti ematologici, che ricevono circa la metà della quantità raccolta – ha affermato – Donarlo è un gesto silenzioso e importante”. Il dottor Francesco Angrilli, parlando dei linfomi, ha ricordato che i risultati raggiunti nella cura della malattia sono legati, oltre che alla chemio e alla radioterapia, all’utilizzo di un grosso numero di farmaci innovativi e intelligenti, che riescono ad inceppare i meccanismi biologici di sopravvivenza della cellule tumorali. “Risultati che sono anche frutto di un grande gioco di squadra tra pazienti, medici, personale infermieristico e associazioni di volontariato, che ci sostengono in maniera assidua” ha detto. Toccanti le testimonianze di alcuni pazienti, ospiti di Casa Ail, che nella struttura hanno trovato accoglienza e assistenza, anche psicologica, nei periodi di cura nel Dipartimento di Ematologia. Ada Montanaro, 39 anni, insegnante alle elementari, originaria di Taranto, ma residente a L’Aquila da 7 anni, sta combattendo contro un linfoma non Hodgkin “Durante le prime quattro terapie a cui sono stata sottoposta non ho voluto vedere nessuno, restavo chiusa nella mia camera in Casa Ail – ha raccontato – Poi, ho fatto amicizia con due signore napoletane che mi hanno dato tanta forza e coraggio. Ho reagito, sono diventata il  ‘giullare’ della casa e ho scoperto che andare a fare ‘shopping terapeutico’ con altri pazienti aiutava me e loro. Anche i volontari fanno tanto per noi”. Un invito a sostenere la ricerca scientifica è stato lanciato da Antonio Oro, ex paziente, oggi testimonial dell’Ail Pescara-Teramo. “Non è sufficiente la forza di volontà per combattere le malattie – ha detto – La medicina ha fatto passi da gigante ed è fondamentale, ma la qualità della vita dei malati è strettamente correlata alla ricerca scientifica”. L’ultima testimonianza è stata di Enkeleida Mamaj, 49 anni, di Valona, pediatra con una specializzazione in ematologia, che sta lottando contro un mieloma. “Conoscevo Pescara perché qui sono stati curati alcuni miei piccoli pazienti – ha affermato – Sono in città da un mese e in autunno sarò sottoposta a un autotrapianto. Nel mio Paese ci sono centri specializzati, ma mancano i farmaci”. 

Dopo le testimonianze, il sipario si è alzato sulla grande musica con il concerto dedicato a Vivaldi e Piazzolla, a cui il pubblico ha tributato lunghi applausi, incantato dal talento e dai virtuosismi di Laura Marzadori e dall’esecuzione dell’Orchestra Femminile del Mediterraneo, un’eccellenza musicale italiana. “Abbiamo vissuto una serata ricca di grande spessore umano – ha sottolineato Antonella De Angelis – Il confronto con i medici in prima linea, le testimonianze di professionisti e pazienti, che hanno regalato la propria esperienza e i volontari, tutti coinvolti nelle finalità dell’Ail, sono stati di grande incoraggiamento. Il termine cultura deriva da coltivare e ieri, il connubio tra arte e sociale, ha centrato pienamente il significato di prendersi cura della persona in tutti i suoi aspetti. L’Orchestra Femminile del Mediterraneo crede molto nelle relazioni umane, nel valore della rete e nel reciproco sostegno. Noi come artiste sosteniamo sempre il sociale e ci impegniamo nel testimoniare e denunciare i disagi delle categorie più deboli. Ringrazio il presidente Cappuccilli, che ha voluto l’OFM in questa bellissima manifestazione, ciò ci gratifica e ci sprona a continuare nel connubio vincente tra musica e solidarietà. La presenza della Marzadori, donna di grande spessore oltre che straordinaria artista, ha impreziosito ulteriormente la serata; lei stessa è rimasta impressionata dall’Ail e dal suo operato e ha contribuito a rafforzare ulteriormente il bellissimo legame instaurato con le donne dell’OFM”

Al termine della serata, il presidente Cappuccilli ha ringraziato le musiciste, i volontari e gli ospiti e ha espresso profonda gratitudine verso la Deputazione Teatrale del Teatro Marrucino per la disponibilità e l’ospitalità.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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