L’Aquila, esposto alla procura: gravi irregolarità nel centro di accoglienza di Colle di Preturo a L’Aquila

Stipendi non pagati a fronte di somme puntualmente erogate dalla Prefettura, ambienti insalubri invasi da umidità e muffa, impianti fuori norma: sarebbero queste, secondo quanto denunciato da un esposto, alcune delle irregolarità nella gestione del centro di accoglienza per immigrati ad opera della cooperativa “Figli delle Stelle” nella struttura “New Campus” di Colle di Preturo.

“Due anni fa – dichiara Claudia Pagliariccio, già candidata a Sindaco dell’Aquila e autrice della segnalazione – avevo rivolto una richiesta di accesso agli atti a Comune e Prefettura per avere chiarimenti sul centro di accoglienza, dal momento che la struttura che lo ospita risultava oggetto di un procedimento penale per irregolarità edilizie e urbanistiche. Di recente ho ricevuto ulteriori informazioni che denotano un quadro ancora più grave, soprattutto alla luce del fatto che la Prefettura intenderebbe collocare nelle palazzine un ulteriore gruppo di ospiti stranieri”.

“Da quanto mi è stato riferito – spiega l’esponente politico – la cooperativa che gestisce il centro non ha pagato i propri operatori per mesi, sebbene le rendicontazioni venissero inviate in Prefettura e quest’ultima liquidasse regolarmente le somme dovute. Per questo molti dipendenti hanno lasciato il lavoro, tanto che a tutt’oggi la struttura è presidiata da un numero insufficiente di addetti: il fatto non è nuovo nella storia della cooperativa “Figli delle stelle”, che lo scorso anno ha ricevuto a proprio carico due penali dalla Prefettura di Teramo proprio per accertata carenza di personale in un centro da essa gestito”.

“A causa della scarsa cura – prosegue ancora la nota – alcuni ambienti della struttura versano in condizioni di insalubrità, con l’insorgere di muffa a causa dell’eccessiva umidità. Di questo ho ricevuto documentazione fotografica, così come alcune immagini testimoniano uno stato degli impianti energetici che non appare proprio a norma: dalle foto risulta anche l’apposizione di sigilli sul contatore del gas, fatto che da quanto ci è stato riferito potrebbe dipendere da una situazione di morosità e che dovrebbe essere chiarito per fugare ogni dubbio sulla correttezza nell’approvvigionamento della stessa materia prima da parte della cooperativa”.

“Alla luce di tutto questo – conclude Pagliariccio – invito ancora una volta l’Amministrazione comunale e tutte le istituzioni coinvolte a condurre gli accertamenti di propria competenza e chiudere il centro di accoglienza nel caso in cui la cooperativa non rispetti le regole previste. Da parte mia ho inviato nella giornata di oggi un esposto alla Procura della Repubblica dell’Aquila, alla Guardia di Finanza e alla Polizia Municipale affinché vengano condotte le indagini del caso e valutati anche gli eventuali profili di responsabilità penale in merito a questa vicenda, rispetto alla quale continuerò a vigilare e a informare la cittadinanza”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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