Meritocrazia Italia Abruzzo: ospedale Renzetti di Lanciano rimanga covid-free, non disperdere gli sforzi

“In merito alla prospettata attivazione di un reparto COVID presso il presidio ospedaliero di Lanciano, Meritocrazia Italia Abruzzo evidenzia la scarsa coerenza con gli atti di programmazione regionale, con gli investimenti effettuati ed il know-how acquisito dagli operatori sanitari nel corso delle precedenti ondate pandemiche allorquando sono stati attivati posti-letto COVID nelle strutture aziendali presenti presso l’ospedale di Atessa, la RSA di Casoli ed il COVID Hotel di Gissi”. Lo afferma in una nota il coordinamento di Meritocrazia Italia Abruzzo. 

“Al contrario occorrerebbe non solo salvaguardare ma anche potenziare – nel contesto purtroppo nuovamente emergenziale – la vocazione degli ospedali Covid-free dell’ospedale RENZETTI di Lanciano e del BERNABEO di Ortona. Presso l’ospedale di Lanciano, infatti, sarebbe auspicabile: incrementare il numero delle sedute operatorie – valorizzando, al contempo, la presenza di anestesisti a Lanciano – con l’attivazione di turni aggiuntivi di chirurghi specialisti (generali, toracici, aritmologi, ortopedici, ginecologi ecc.) che attualmente sono in forza a Chieti e Vasto ma che sono limitati nella loro attività chirurgica dallo stress Covid che impegna le rianimazioni nei loro presidi originari; consentire agli specialisti in forza agli altri ospedali aziendali di sfruttare l’ampia piastra ambulatoriale del RENZETTI al fine di smaltire le liste di attesa che purtroppo la continua emergenza ha alimentato garantendo, così, anche le dovute prestazioni ai pazienti fragili in un ambiente più protetto; riattivare il reparto di urologia dislocando diversamente le professionalità che attualmente sono in forza esclusivamente presso i presidi Covid di Chieti e Vasto dove i pazienti, intimoriti dal rischio di contagi, spesso rinunciano a visite ed interventi programmati. Analoghe misure possono essere prese per l’Ospedale BERNABEO e per il Ss. IMMACOLATA di Guardiagrele ove, anche per la vicinanza con il Clinicizzato di Chieti, si potrebbero implementare le attività riguardanti le branche mediche (non chirurgiche) che possono essere delocalizzate senza danneggiare i pazienti consentendone l’ampliamento degli spazi riservati ai pazienti covid.  Meritocrazia Italia Abruzzo auspica che la centralità del paziente venga sempre garantita e che, seppur muovendo da un contesto emergenziale, si miri sempre ad individuare la più efficiente e logica gestione della sanità”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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