Meritocrazia Italia: lo sport va tutelato

“Dopo la pausa per le festività natalizie sono ripresi gli incontri informativi di Meritocrazia Italia. La Tavola Rotonda Web odierna “Il Covid e lo Sport”, moderata dal direttore scientifico di C.R.E.A. (scuola di formazione di Meritocrazia), Roberto Castaldo, è stata seguita da migliaia di utenti.  Di grande rilevanza l’argomento, che pone sotto i riflettori uno dei settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria, quanto al contesto amatoriale e dilettantistico”. Lo afferma Walter Mauriello,   Presidente di Meritocrazia Italia.

Purtroppo si tratta di un tema poco affrontato dalle cronache e con scarsa risonanza mediatica, quasi dimentichi di quanto, invece, quello dello sport sia un ambito di grande rilevanza per lo sviluppo psico fisico delle giovani generazioni, ma anche per il mantenimento di una buona salute fisica e psichica per l’intera popolazione. D’altronde la nota massima “mens sana in corpore sano” ha una valenza generale e sempre applicabile, supportata anche da moderni studi scientifici che hanno dimostrato come l’attività fisica sia propedeutica a garantire un sano equilibrio psicofisico e come vi sia una stretta correlazione tra attività motoria e resa nello studio o nel lavoro. Per non dimenticare, poi, che in taluni casi il movimento guidato e mirato può anche espletare una funzione di cura o di affiancamento alla cura di determinate patologie. Il confronto sul palco tra personalità di spicco del mondo dello sport, anche paraolimpico è stato molto costruttivo ed ha consentito di approfondire alcuni aspetti della odierna situazione e, soprattutto, delle prospettive future alle quali, anche alla luce delle proposte di modifica dell’ordinamento sportivo ante Covid, sarà necessario guardare con competenza, lungimiranza, ampia visione, senza far mancare una sempre necessaria passione. Di grande importanza, interesse ed utilità gli interventi dei relatori, che uniti dall’obiettivo comune di garantire una ripresa quanto più tempestiva delle attività sportive oggi sospese sono riusciti a fornire un quadro chiaro e preciso. In sintonia con l’esigenza di cui sopra le riflessioni di Massimiliano Rosolino (campione olimpico di nuoto), primo a prendere la parola, secondo il quale “Bisogna trovare il modo per continuare a tenere lo sport nella nostra vita. Siamo tutti concentrati sul digital, e non riusciamo a percepire che dietro lo sport c’è un sistema economico che fa lavorare migliaia di persone. Inoltre lo sport è benessere e ci guida verso prospettive migliori di vita, insegnandoci a mangiare bene, muoverci con costanza, rapportarci con gli altri, elaborare nuovi progetti. Lo sport è vita ed energia, oltre che un forte elemento aggregativo, che impatta sul nostro stile di vita, sul quotidiano, sul raggiungimento di obiettivi. Non ci si può improvvisare sull’argomento, ma è necessario acquisire competenze specifiche, che consentano di gestire la materia con estrema oculatezza e precisione”. Anche Carlo Allegrini (Presidente settore Apnea nuoto pinnato FIPSAS) ha riconosciuto il difficile momento che lo sport sta vivendo, ma ha espresso speranza, fiducia ed ottimismo, con la convinzione che “ne usciremo fuori seppur con qualche ossa rotta; non ci arrenderemo e troveremo soluzioni per ripristinare, anche in parte, le attività. Sicuramente se rimarremo uniti, saremo più forti e raggiungeremo l’obiettivo”. Pietro Tornaboni (CEO Due Ponti Sporting Club Roma) ha messo in evidenza le gravi difficoltà economiche e di cassa che sono state generate dalla pandemia per il settore (soprattutto per le piccole associazioni), anche a causa dei costi di gestione elevatissimi e della scarsità ed inadeguatezza dei ristori ricevuti: “Oggi sostenere una piscina con pochi utenti è veramente impossibile perché i costi sono alti. Per le grosse strutture, pur nell’incertezza del futuro, è più semplice ma le strutture piccole si avvicinano alla chiusura perché impossibile per loro sostenere i costi.” Il campione Fabrizio Pagani (recordman para olimpico 2 volte campione del mondo apnea), ha poi, lanciato un emozionante messaggio di speranza esprimendo la sicurezza “che riusciremo a tornare quanto prima alla vita normale. Anche i professionisti hanno notevoli difficoltà perché questa situazione non permette di allenarsi con costanza. Vi è uno scollamento tra politica e realtà, i gestori degli impianti sono abbandonati a loro stessi, non supportati da alcuna amministrazione. Importante è attendere l’arrivo dei ristori per garantire la sopravvivenza di tutte le attività comprese quelle sportive. Non bisogna adagiarsi soprattutto per i giovani, al contrario dobbiamo stimolarli il più possibile. serve un programma che venga posto in atto da Enti ed amministratori , bisogna cambiare il modo di vedere la pratica dello sport in questo momento di emergenza sanitaria Covid 19”. Condivisibile è senz’altro il suo suggerimento di una delega all’assessorato dello sport in modo da interporsi tra le varie associazioni per cercare di risolvere gli attuali problemi.  Di grande spessore, infine, l’intervento di Christian Zicche (Direttore responsabile quotidiano telematico swimbiz.it) che ha posto l’accento su una mancanza di cultura dello sport: “Oggi è un vero disastro, abbiamo un problema di incultura della politica in Italia. L’azienda sport è fondamentale nel nostro Paese e se la politica non interviene, rischiamo una catastrofe. Migliaia e migliaia di giovani stanno già perdendo il contatto con lo sport.” Conclusivo del dibattito è stato l’intervento del Presidente Nazionale di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello, che tirando le fila dei diversi ed incisivi approfondimenti ha evidenziato l’arretramento dell’attività legislativa nell’ambito sportivo: “ disciplinare in maniera competente questo settore non deve essere una scelta ma un atto dovuto da parte del Governo. Non ha senso parlare di quello che è stato: questa situazione non svanirà nei prossimi mesi, nonostante il vaccino. Dobbiamo abituarci all’idea che la vita è cambiata e così anche il Governo deve dare un segnale forte, deve dare centralità ad un aspetto che oggi viene messo da parte, ossia la cura personale piuttosto che l’aspetto solo  economico. Meritocrazia Italia sta dando impulso ad attività e proposte che evidenziano le problematiche e cercano di trovare le soluzioni per far riaprire tutte le palestre, perché lo sport è un antidepressivo naturale. Lo sport è valorizzazione delle proprie capacità. Meritocrazia Italia punta sulla semplicità, sulla chiarezza e sulla verità, perché tutto ciò che è semplice, oltre che comprensibile e vero, è anche eccezionale. Vicinanza al mondo dello sport, che diversamente dalla percezione non costituisce un problema. La regola più bella dello sport: rispetto per l’avversario, che se fosse seguita e praticata ci sarebbe meno odio e meno contrapposizione. Lo sport è un collante fortissimo soprattutto oggi”. Meritocrazia Italia ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, i relatori e gli spettatori, con i quali auspica di mantenere un proficuo rapporto di collaborazione e confronto anche per il futuro, al fine di poter fornire utili spunti a livello istituzionale per un miglioramento di settore nell’interesse comune.  Il Webinar è stato registrato, e sarà possibile rivederlo sulla pagina Facebook di Meritocrazia Italia: “l’Italia che Merita”.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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