Meritocrazia Italia: Piano nazionale di ripresa e resilienza venga concertato

“Il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza ndr) è una occasione da non perdere per dotare il nostro Paese di una diversa e più efficace organizzazione.  L’Italia ha maturato un debito sempre più crescente ponendolo sulle spalle delle future generazioni e lo ha fatto addossandosi la responsabilità di saper ripartire, “ridisegnando” uno Stato all’avanguardia che sappia coniugare l’ambiente al progresso.  I progetti e le riforme finanziati attraverso i fondi europei dovranno avere la capacità di modificare nel lungo periodo la produttività dell’economia italiana, innalzando strutturalmente il profilo di crescita della Nazione”. Lo afferma Walter Mauriello, Presidente di Meritocrazia Italia.

“Meritocrazia Italia, attraverso lo studio del Dipartimento nazionale PNRR, ha analizzato nel dettaglio il Piano del Governo, cercando di coglierne opportunità e criticità, per arrivare ad individuare un approccio innovativo alla sua stesura.  La priorità è partire dalla rimodulazione dei macro obbiettivi integrati e trasversali alle missioni previste, sgomberando il campo da improbabili squadre di supermanager e dando rilevanza e priorità alla delineazione di chiare linee guida, che colleghino i vari attori interessati, stabilendo al contempo responsabilità e figure di coordinamento cui attribuire la responsabilità generale dei piani di recupero e resilienza. Meritocrazia Italia, pertanto, auspica che il Governo rielabori un progetto Italia che sappia valorizzare: le nostre risorse storico/artistiche; la crescita sostenibile tra tutela dell’ambiente e tutela dell’habitat umano; l’Organizzazione di un piano formativo per i Neet; l’Agricoltura realmente Bio e gli allevamenti che siano organizzati per un consumo medio del nostro territorio e non solo su esperienze consumistiche; la Valorizzazione delle disabilità come fenomeno importante di qualsiasi civiltà; la Riorganizzazione del patto sociale che induca a distribuire i redditi annullando formule di lavoro discriminate in partenza; la Creazione di una Pubblica amministrazione dinamica che sappia valorizzare il merito effettivo e non quello autodeterminato; la previsione di un sistema Giustizia che valorizzi le esperienze manageriali e sappia rendere la tutela effettiva e non virtuale.  Ci impegneremo in prima linea per avere un Paese diverso che sappia interpretare con un’azione politica seria e trasparente il vero interesse del popolo. Cerchiamo insieme di vincere la pandemia ma insieme ad essa il sentimento di sconfitta che una Nazione così importante non merita”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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