Ortona, mercato coperto: la riapertura diventi un’occasione di sviluppo per la città

“I tempi di riapertura del mercato coperto di Ortona non sono ancora certi: quello che è certo è che la Città non può permettersi di perdere per l’ennesima volta l’opportunità di creare sviluppo attraverso la riqualificazione di un’area urbana strategica. In pochi ambiti come nell’urbanistica le risposte che diamo ai nostri problemi momentanei si proiettano sulle traiettorie future di sviluppo economico e sociale di una comunità”, affermano Giorgio Marchegiano e Emore Cauti.

“La centralità e l’ampiezza della struttura in questione impongono un’attenta pianificazione degli utilizzi che si intendono consentire. La nostra opinione, ribadita anche durante il Consiglio comunale di ieri, è che oltre a salvaguardare gli operatori che storicamente hanno animato il mercato coperto, sia necessario incentivare la nascita di nuove attività imprenditoriali legate alla promozione del territorio, delle produzioni tipiche e in particolare alla somministrazione e al consumo sul posto di cibi e bevande. Allo stesso modo auspichiamo che il mercato possa diventare la piazza coperta di cui Ortona non dispone: un luogo di aggregazione e produzione culturale con orari d’apertura serale e disponibilità di spazi coerenti con tali finalità: una superficie coperta complessiva di oltre 800 metri quadrati infatti, se ben attrezzata, può accogliere eventi e diventare un importante polmone di socialità nel cuore di Ortona. Non serve andare a Rotterdam o Firenze per avere esempi di quanto un mercato coperto possa caratterizzare un’area urbana: è sufficiente andare a Pescara o Lanciano dove scelte di riqualificazione lungimiranti stanno creando ricchezza economica e servizi per residenti e visitatori. Nel Consiglio comunale di ieri è stato approvato il nuovo Regolamento per il funzionamento del mercato coperto di Ortona: un primo passo necessario ma non sufficiente. A tracciare in modo chiaro le possibilità di sviluppo del nostro mercato saranno i bandi per l’assegnazione degli spazi e gli interventi finalizzati a garantire la fruibilità della struttura. Su questi aspetti concentreremo le nostre attenzioni promuovendo un confronto aperto con chiunque voglia dare il proprio contributo di idee. Se si nutre di sola gestione dell’ordinario, quand’anche buona, una Città muore: è per questo che recuperare e coltivare la capacità d’immaginazione sarà sempre una delle nostre priorità”.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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