“Il blocco dei lavori nei porti abruzzesi è la fotografia nitida del fallimento politico del centrodestra regionale e nazionale. Una gestione che, in pochi anni, è riuscita a smantellare quanto di buono era stato programmato con lungimiranza dal Masterplan di Luciano D’Alfonso”, così in una nota Gianni Cordisco, responsabile Infrastrutture del PD Abruzzo.
“Siamo di fronte a un vero e proprio tradimento del territorio – rimarca Cordisco – . Il centrodestra ha permesso il definanziamento di opere strategiche, preferendo chinare il capo davanti ai diktat romani. Con la creazione della ZES Unica e la recente Finanziaria, il baricentro decisionale è stato spostato a Roma: una centralizzazione selvaggia che ha svuotato di senso l’autonomia della nostra regione e ha trasformato i nostri scali in periferie dimenticate. Il porto di Vasto è l’esempio più doloroso. Nonostante i proclami e i continui annunci dell’assessore Magnacca, lo sviluppo economico della zona è inclinato. Non basta fare passerelle se poi non si ha il peso politico per difendere i cantieri. Abbiamo perso tempo prezioso e risorse che erano già nelle nostre mani”.
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