Politica

Coronavirus, Berardini propone un contributo a fondo perduto per le PMI

"Le microimprese rappresentano la maggioranza del tessuto economico in Regione Abruzzo. Non possono essere lasciate da sole e la politica deve dare una risposta immediata: secondo la mia proposta il Governo dovrebbe inserire degli indennizzi diretti a fondo perduto proprio a favore delle microimprese". A renderlo noto e' il deputato del M5S Fabio Berardini, componente della Commissione Attivita' Produttive commercio e turismo, che sta lavorando a stretto contatto col Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli proprio per varare delle misure ad hoc. "E' necessario introdurre una somma certa, ad esempio 3.000 euro da erogare immediatamente a tutte le micro imprese. Ho proposto anche di aggiungere una somma supplementare se l'impresa possiede un locale in affitto e deve, quindi, sostenere delle spese in piu'." 

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Arcuri: stop alle spese per potenziare le terapie intensive. Marsilio: sono basito

Il Commissario Domenico Arcuri comunica in una nota che la richiesta formulata dalla Regione Abruzzo per autorizzare 8.255.000 euro di lavori in corso (alcuni già completati o in avanzato stato di completamento) per potenziare le terapie intensive e i reparti di malattie infettive e/o pneumologia, formulata sin dal 26 marzo scorso, "non può essere autorizzata, in quanto è d'obbligo attendere la prevista, credo ravvicinata, programmazione nazionale, che è il competente Ministero normerà quale pilastro essenziale della evoluzione delle azioni di contrasto all'emergenza".

Viene così rinviata ogni decisione solo dopo che sarà definito quel "rinnovato quadro normativo e programmatico" alla luce del quale valutare "la compatibilità e di conseguenza la praticabilità" della richiesta.

"Sono basito e sconcertato. Da tre settimane attendiamo l'autorizzazione a lavori necessari e indispensabili, senza i quali avremmo avuto una carneficina - ha commentato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio - lavori che ovviamente abbiamo iniziato in molti casi già completato. Anche perché nei quasi quotidiani confronti in videoconferenza, prima Borrelli e poi Arcuri, con il conforto dell'intero Governo hanno sempre stimolato le Regioni a non perdere tempo, assicurando la copertura delle spese dietro rendicontazione. Ancora l'8 aprile, Arcuri e Borrelli, tornavano a rassicurare i Presidenti delle Regioni che avrebbe autorizzato e rimborsato tutte le spese sostenute prima del 6 aprile dietro presentazione delle relative rendicontazioni. Ho chiesto spiegazioni al ministro Speranza che ha assicurato che nel 'decreto aprile' ci saranno 'risorse ingenti' e poteri commissariali in capo ai Presidenti. Voglio dire con chiarezza al Ministro, ai Commissari e all'intero Governo che noi ci siamo assunti la responsabilità di dare disposizioni alle Asl per effettuare lavori urgenti senza copertura di spesa, una copertura che a due mesi e mezzo dalla dichiarazione dell'emergenza ancora non c'è, e che continueremo a fare i lavori perché con la salute non si scherza. Se fossimo così irresponsabili da attendere i decreti del Governo, la loro conversione in legge, il versamento dei fondi, l'approvazione dei programmi da parte dei ministeri e via seguitando, la burocrazia ammazzerebbe più gente del virus. Chiedo ai parlamentari abruzzesi di vigilare al massimo livello di attenzione per tutelare il diritto alla salute dei cittadini".

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Fioretti: nessun ritardo sulla Cassa integrazione

"Nessun ritardo, siamo pronti da domani per la trasmissione all'INPS dei file dedicati, come ci e' stato chiesto, e tra sabato e lunedi' la Regione emettera' i primi decreti di pagamento. La realta' e' che i fondi previsti dal Governo non sono sufficienti tanto che l'attuale copertura basta per un solo mese". Cosi' l'assessore regionale al lavoro Piero Fioretti, della Lega, sulle accuse formulate alla Regione sui ritardi nella erogazione della cassa integrazione ordinaria e in deroga a circa 100mila lavoratori abruzzesi. Fioretti rende noto che fino alla giornata di ieri circa 7.500 datori di lavoro hanno presentato richieste per circa 17mila lavoratori, numeri che hanno portato ad impegnare circa 30 milioni di euro. "Nella riunione di ieri con i colleghi delle altre Regioni - prosegue l'assessore - ci e' stato comunicato che il riparto di 70 milioni per l'Abruzzo e' stato ridotto a 57 perche' il Governo ha dovuto coprire le tre settimane in piu' per le tre regioni, Lombardia, Veneto e Piemonte, che sono entrate prima in cassa integrazione, abbiamo chiesto non solo il ripristino ma il raddoppio del fondo visto che da stime a noi servono circa 150 milioni per per soddisfare le richieste relative alle 9 settimane". Fioretti spiega dati alla mano l'insufficienza dei fondi: "in Abruzzo l'INPS ha considerato che 54.800 i lavoratori non coperti da ammortizzatori ordinari, quindi se si dividono 70 milioni con questo numero si arriva ad un cifra, per due mesi, di 1294 euro, il che significa 650 euro al mese, quindi un reddito di cittadinanza".  In relazione alla polemica sul mancato accordo con le banche abruzzesi per favorire la anticipazione della cassa integrazione, Fioretti sottolinea che per la Regione Abruzzo "vale l'accordo nazionale tra Governo, Abi e sindacati, a cui hanno aderito la totalita' degli istituti di credito abruzzesi, non aveva senso sovrapporsi alle garanzie gia' fornite dall'INPS con il pagamento diretto o con il rimborso alle banche, avremo creato confusione. Abbiamo preferito concentrare le risorse alle fasce piu' deboli della popolazione e alle imprese", conclude l'assessore salviniano

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Ricostruzione, i sindaci a confronto con Legnini per fare il punto della situazione

I sindaci dei Comuni montani di Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo hanno incontrato il Commissario per la ricostruzione post-terremoto, Giovanni Legnini. Il meeting si è svolto su piattaforma digitale ed è stato promosso dal presidente Uncem Abruzzo Antonio Innaurato con i presidenti di Uncem Lazio Achille Bellucci, Umbria Agnese Benedetti, Marche Michele Maiani e con il Presidente nazionale Marco Bussone. Legnini ha inquadrato il lavoro fatto nell'ultimo mese, dopo la sua nomina, per aumentare i pagamenti a imprese, lavoratori, professionisti e anche con la nuova prossima ordinanza che consentirà una forte responsabilizzazione di tecnici e proprietari privati per la ricostruzione, con un controllo degli Uffici speciali e dei Comuni rispetto alla spesa. Legnini ha tratteggiato anche i collegamenti tra la ricostruzioni che il Paese sta facendo nell'area del "cratere" e quella che dovrà avviare nella fase 2 post-emergenza sanitaria. Legnini ha insistito sulla necessità di accelerare i pagamenti e di avere regole certe e chiare, con certezza sui tempi, per la ricostruzione privata che nei Comuni montani ha specifiche peculiarità da riconoscere. Legnini ha puntato su una necessaria e urgente revisione e semplificazione nazionale delle norme sui lavori pubblici, che bloccano e ingessano ogni processo in particolare la ricostruzione post'emergenza sisma. Richiamando Genova, il Commissario ha accennato alle norme semplici e chiare, alle "tre righe" di provvedimento che permettano ai Sindaci operare con efficacia.

Con i sindaci in particolare di Amandola, Norcia e Fontecchio, Legnini si è soffermato sui temi legati allo sviluppo socio-economico dei territori, a come ricostruire e dove e a cosa vuole essere l'Appennino verso il 2030. Perchè anche l'emergenza sanitaria evidenzia la necessità di un grande progetto nazionale di rinascita dei territori.

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Provincia dell’Aquila, 72 milioni di euro di opere pubbliche

Ammontano a oltre 72 milioni di euro gli investimenti previsti nel piano triennale delle opere pubbliche 2020-2022 e in quello, biennale 2020-2021, per acquisti, forniture e servizi della Provincia dell'Aquila: il Presidente dell'Ente, Angelo Caruso, ha approvato il decreto per l'adozione dei due programmi che sono finalizzate in particolare nel settore viabilita'. Nonostante le difficolta' che attraversano le Province, a seguito della riforma Delrio del 2014, l'Ente ha saputo "coniugare le necessita' e urgenze provenienti dai territori con le disponibilita' economiche di cui dispone, riuscendo a prevedere investimenti per gli anni 2020-2022 pari a 60.112.397,14 e 12.099137,51 di euro per il programma biennale degli acquisti di forniture di beni e servizi per gli anni 2020-2021 per un totale di euro 72.211.534,65". Tra questi figurano importanti opere nel settore della viabilita', da iniziare nel corso dell'anno, come le spese di progettazione per i lavori di adeguamento e ampliamento del tratto San Benedetto dei Marsi/incrocio Cintarella che prevedono opere per 3 milioni, l'adeguamento funzionale della SP 33 di Coppito e i lavori urgenti di consolidamento e messa in sicurezza delle scarpate in frana lungo la S.R. 82 "della Valle del Liri" nel Comune di San Vincenzo Valle Roveto. Ora il piano dovra' essere convalidato nel prossimo Consiglio provinciale che prevedera', tra l'altro, l'approvazione del DUP (Documento Unico di Programmazione), assise che si svolgera' telematicamente entro la fine del mese di Aprile.

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Liris: copertura assicurativa per 47 unita’ Smea

"La Giunta regionale ha deliberato, lo scorso 14 aprile, la copertura assicurativa sanitaria temporanea in favore di 47 unita' della Smea (Struttura di missione per le emergenze di protezione civile regionali), e l'approvazione del Piano delle prestazioni 2020/2022 i cui obiettivi sono stati aggiornati anche rispetto all'emergenza Covid-19 in corso". Due provvedimenti proposti dall'assessore al Personale, Guido Quintino Liris. "Ho ritenuto doveroso - spiega - che venissero stanziati fondi per una polizza assicurativa integrativa a favore dei dipendenti in forza alla Smea, poiche' direttamente impiegati nelle attivita' di gestione e superamento dell'emergenza Covid-19, e quindi particolarmente esposti ai rischi della possibile diffusione del contagio, diversamente dal resto del personale regionale che, sulla base delle circolari ministeriali e regionali finora emanate, svolge il proprio lavoro in modalita' smart working. Anche il Piano delle prestazioni 2020/2022 che abbiamo approvato - continua l'assessore - e' stato rimodulato, in ordine agli obiettivi strategici indicati dal Def (documento di programmazione economica finanziaria), sulla base delle ulteriori necessita' che scaturiscono dall'attuale momento di pandemia. Il suddetto Piano - precisa - individua, di volta in volta, i risultati da raggiungere da parte delle Strutture regionali e dei dirigenti ed e' uno strumento volto, dunque, a misurare il rendimento e le performance della Pubblica amministrazione esaltando il principio della meritocrazia e della valutazione dei risultati qualitativi e quantitativi conseguiti nello svolgimento delle attivita' istituzionali assegnate. Aggiornare le prestazioni ai tempi del coronavirus - conclude Liris - significa anche avere una forza in piu' per affrontare questa fase emergenziale"

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Amendola: In quattro settimane sono state fatte cose mai viste

"Abbiamo elementi a favore e un governo unito. In quattro settimane sono state fatte cose mai viste in anni di lavoro da parte della Commissione europea". Ad affermarlo nel pomeriggio di oggi il ministro degli Affari europei Enzo Amendola nel corso dell'incontro, svoltosi in diretta Fb, 'Le scelte del Pd. Per l'Italia e per l'Abruzzo', organizzato dal Partito Democratico regionale, cui ha preso parte anche Nicola Oddati, coordinatore della segreteria nazionale del Pd. E' stato lui a riepilogare le 50 proposte avanzate al Governo per affrontare l'emergenza dalla correzione dei limiti del reddito di cittadinanza, all'estensione dei bonus per gli autonomi fino ad arrivare alla richiesta di interventi per le fasce piu' deboli e la garanzia di liquidita' per i Comuni in grande sofferenza. Per Amendola anche il 'caso Abruzzo' dimostra che coesione nel Governo c'e' e esempio ne e' quanto accaduto con la richiesta di risoluzione sulla vicenda inerente il pagamento delle tasse sospese alle imprese del cratere. "Tra le risposte all'emergenza- ha spiegato- c'e' stata anche la decisione di fare saltare tutti i divieti che riguardano gli aiuti di Stato, assieme ad esempio alla sospensione delle regole del Patto di stabilita' e allo sblocco dei fondi europei senza cofinanziamento".

"Su provvedimenti decisivi come la cassa integrazione- ha chiosato il capogruppo in Regione Silvio Paolucci- l'Abruzzo arriva per ultimo, mentre e' primo a fare appalti velocissimi. Per tutto quello che riguarda la programmazione per affrontare l'emergenza, semplicemente non vi e' governance".

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Pubblicato l’avviso per il sostegno da 1.000 euro per le famiglie abruzzesi

Pubblicato l'avviso per accedere al fondo destinato alle famiglie stanziato con il Cura Abruzzo dalla Regione e che portera' sui conti correnti mille euro a nucleo fino all'esaurimento dei 5 milioni di euro stanziati. L'avviso sara' aperto per sette giorni. Questi i requisiti per poter accedere al fondo: avere la cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell'Unione europea, condizione di stranieri titolari di permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo ai sensi del decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 3 (Attuazione della direttiva 2003/109/ CE relativa allo status di cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo), o di stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale e che esercitano una regolare attivita' di lavoro subordinato o di lavoro autonomo ai sensi dell'articolo 40, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e successive integrazioni e modificazioni; essere residenti in Abruzzo al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell'erogazione del beneficio, in modo continuativo; avere un valore complessivo, alla data di pubblicazione delle legge regionale (7 aprile 2020), dei depositi presenti sulla totalita' dei conti correnti bancari e/o postali intestati ai componenti del nucleo familiare (per la quota parte nel caso di c/c cointestati con soggetti non appartenenti al nucleo familiare) e degli strumenti finanziari dagli stessi posseduti/sottoscritti (salvo buoni e/o titoli vincolati intestati ai minori), non superiore a 2 mila euro, incrementato di 1.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al secondo, fino a un massimo di 5 mila euro; non essere titolari, a pena di esclusione, della nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) e dell'indennita' di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll); non essere titolari, a pena di esclusione, di reddito da lavoro subordinato pubblico o privato (ad esclusione di pensione), ovvero di altre forme di sostegno economico o al reddito erogate da enti pubblici (ad eccezione del contributo di solidarieta' alimentare erogato dal Comune ai sensi dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile. 

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Regione Abruzzo, pubblicata la guida per la formazione a distanza

Una guida operativa per rispondere ai dubbi interpretativi legati alla formazione professionale nel periodo di emergenza sanitaria. Il documento è stato predisposto dal Servizio Istruzione della Regione Abruzzo che ha voluto fornire agli organismi di formazione impegnati nell'istruzione professionale indicazioni operative per la gestione dei percorsi di Istruzione e Formazione professionale (IeFP) anche in modalità duale. La guida operativa fa riferimento allo strumento della cosiddetta formazione a distanza (FaD), allo stato l'unica possibile nel campo della formazione e autorizzata dalla Regione Abruzzo per quei percorsi formativi naturalmente riconosciuti e autorizzati dall'ente. All'appello mancavano proprio i percorsi IeFP, per i quali il Servizio Istruzione ha previsto anche per essi la formazione a distanza sia per l'attività degli OdF sia per l'attività all'interno di un contesto lavorativo mediante tirocinio curriculare. La guida riguarda anche i campi del Sistema Duale e dell'Apprendistato. Il settore della formazione e dell'orientamento professionale ha dovuto far fronte nell'ultimo mese a radicali modifiche per uniformare le condizioni di sicurezza richieste per il contenimento del virus Covid-19 con le esigenze della formazione professionale in modo da evitare il blocco di tutto il comparto e la Regione è intervenuta autorizzando la formazione a distanza (FaD/e-learning) emanando linee di indirizzo per i percorsi formativi. 

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Coronavirus, il piano per i posti letti nelle diverse Asl

“La rete di presidi ospedalieri dedicati al Covid che si sta delineando nella nostra regione, ci consente di iniziare a programmare un piano per la riapertura di tutti gli servizi sanitari, ripristinando l’assistenza che eravamo stati costretti a rimodulare per far fronte all’assistenza”. Lo sottolinea l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, commentando i progetti che stanno prendendo forma su tutti i territori.

“Poter disporre – continual'assessore  – di strutture esclusivamente dedicate ai pazienti Covid rappresenta davvero un punto di svolta e va nella direzione di quanto previsto dal piano di emergenza regionale, che indicava proprio questo percorso per una gestione della pandemia che garantisse la presa in carico e la cura dei pazienti contagiati dal virus e, allo stesso tempo, la prosecuzione di tutte le attività ordinarie in assoluta sicurezza”.

Ogni Asl ha dunque individuato una struttura, già di proprietà, da allestire o riconvertire per il Covid.

All’Aquila saranno ricavati circa 120 posti letto all’ospedale San Salvatore, ubicati nel Delta 7 medico, con un investimento che attualmente è di un milione e 600mila euro. Gli interventi sono già a buon punto e in un secondo momento si procederà anche a potenziare una serie di servizi collaterali, come l’implementazione del laboratorio analisi, così da disporre di un presidio efficiente e completamente attrezzato, distinto e isolato dal resto dei reparti, sui quali però potrà contare (con precisi protocolli di sicurezza) per far fronte a esigenze sanitarie particolari che dovessero verificarsi.

La Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha invece individuato come presidio Covid il San Camillo di Atessa. Nel nosocomio sono già stati attivati 48 posti letto (su un totale previsto di 140) e sono iniziati i ricoveri dei primi pazienti, trasferiti da altri ospedali della provincia. Ad Atessa, al momento, vengono presi in carico pazienti con quadro clinico a bassa e media intensità, in collaborazione con le unità operative di malattie infettive di Chieti e Vasto. L’investimento per l’adeguamento è di un milione e mezzo di euro, in parte finanziato da una cordata di imprenditori.

A Pescara, provincia con il più alto numero di pazienti positivi in Abruzzo, si è scelto di puntare sullo stabile ex Ivap di via Rigopiano. Saranno riconvertiti 4 piani dell’edificio (inutilizzato da diversi anni), in cui verranno ricavati 214 posti di letto, di cui 40 di terapia intensiva. L’investimento complessivo è di circa 11 milioni di euro, di cui 7 finanziati dalla Protezione civile nazionale, 3 dalla Banca d’Italia, mentre il resto sarà a carico della Asl. La nuova ala Covid, che è adiacente all’ospedale Santo Spirito, sarà (come all’Aquila) distinta e isolata dagli altri padiglioni del nosocomio cittadino, ma potrà sfruttarne competenze e tecnologie in caso di necessità. Nel frattempo, oltre ai posti letto riconvertiti nel Santo Spirito, ne sono stati attivati 23 al San Massimo di Penne, che dispone anche di 4 posti di rianimazione.

La Asl di Teramo, infine, ha riconvertito in tempi brevissimi il presidio ospedaliero di Atri, che ormai da diverse settimane già accoglie i pazienti Covid, aumentando la dotazione di posti letto in terapia intensiva e aprendo anche alla sperimentazione di nuovi farmaci e terapie. Al San Liberatore sono attivi 79 posti letto, di cui 8 in rianimazione. A questi si aggiungono quelli attivati nel terzo lotto (ex Sanatorio) del Mazzini di Teramo: 37 in totale, di cui 17 di rianimazione. La Asl, per le opere di messa in sicurezza (creazione soprattutto di percorsi dedicati) e trasferimento, ha investito circa 500mila euro.

 

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