Politica

Santangelo: sostegni alle piccole imprese

"Le micro imprese attive in diversi settori del turismo, del commercio o di servizi alla persona operanti nella Regione Abruzzo non possono piu' attendere i tempi del Governo nazionale secondo il quale queste attivita' potranno riaprire a giugno quando ormai la situazione a seguito dello shock economico sara' definitivamente compromessa. Pertanto, con il progetto di legge regionale presentato, frutto del lavoro a piu' mani dei alcuni consiglieri regionali, abbiamo voluto dare un sostegno economico a fondo perduto a queste attivita' obbligate alla chiusura o alla sospensione per le misure restrittive derivanti dall'emergenza sanitaria in atto." Ad annunciarlo e' stato Roberto Santangelo, vice presidente vicario del Consiglio regionale, tra i presentatori della proposta. "Insieme con il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e alla consigliera Sabrina Bocchino abbiamo messo in campo 20 milioni di euro che integrano e completano altri specifici strumenti gia' posti in essere in vari settori dell'economia regionale in difficolta' per lo stop delle attivita' dovuto al coronavirus." "Le tipologie di aiuto, contemplate in questo progetto di legge, fanno riferimento ad una logica integrata che tiene conto dell'esigenza di liquidita' immediata, della copertura delle spese di funzionamento, di una spinta al rilancio a favore di piccoli investimenti utili alla ripresa dell'attivita' nonche' di un indennizzo per garantire la liquidita' venuta a mancare a causa dell'assenza di ricavi e fatturato", ha proseguito Santangelo. "Il pacchetto di misure, contenute in questa nuova proposta, e' riferito specificatamente alle sole micro imprese, che non superano i limiti dei 10 dipendenti, e quello di un fatturato annuo di 2 Ml di euro, perche' sono quelle che spesso non riescono a sfruttare appieno altri strumenti piu' ampi, pensati per un diverso dimensionamento delle imprese."
"Nello specifico sono previsti aiuti ulteriori, che si aggiungono ad altri strumenti come ad esempio il de minimis, alle micro imprese dei servizi legati al turismo: alberghi, alloggi per vacanze, aree di campeggio, per camper, ristorazione. Aiuti anche per il commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli, per le agenzie di viaggio, tour operator, palestre, parrucchieri e per servizi alla bellezza." "Per queste imprese abbiamo disposto una sovvenzione diretta a fondo perduto, per la copertura delle normali spese di funzionamento a decorrere dal 19 marzo 2020 e per il trimestre successivo, derivante dallo squilibrio fra le entrate e le uscite, entro il limite massimo di 2.000 euro (bollette e affitti). Cosi' come indennizzi per la ricostruzione dei flussi di liquidita' interrotti a causa dei mancati ricavi dimostrabili, previa stima dell'impresa e successiva perizia di esperto indipendente in fase di rendicontazione, a decorrere dal 19 marzo 2020 e per il trimestre successivo, fino al 100% dei mancati ricavi, rilevati rispetto ai dati dell'anno 2019, dovute dalla sospensione temporanea, sia totale che parziale, dell'attivita', entro il limite massimo di 10.000 euro." "Nel nostro progetto di legge - ha proseguito Santangelo - sono inclusi intervenuti, inoltre, a sostegno dell'istruzione, con contributi agli enti ed associazioni che operano nel settore dell'istruzione pubblica, limitatamente ai nidi ed alle scuole dell'infanzia, per le spese di funzionamento sostenute nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, fino l'importo massimo di euro 2.000 per ciascun ente." "Non abbiamo dimenticato gli studenti fuori sede che abbiano dovuto, comunque, pagare i canoni di locazione, anche in termini di coabitazione nel periodo marzo, aprile, maggio 2020, per i quali e' previsto un sostegno massimo di euro 500,00 ciascuno."

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Razzi invita Kim Jong-un in Abruzzo

 Il presidente della Corea del Nord Kim Jong-un ''sta bene'' e le foto del cadavere sono ''un fotomontaggio, lo capisce anche un bambino''. Sul fatto che Kim Jong-un sia ''vivo'' non ha dubbi l'ex senatore di Forza Italia Antonio Razzi, che in un'intervista al Quotidiano Nazionale afferma che ''se doveva farsi un intervento al cuore avrà pure diritto a una serena convalescenza''. Ed è proprio nel periodo post operatorio che lo invita in Abruzzo, ''ci facciamo gli arrosticini di pecora e un Montepulciano d'annata. Si rimetterebbe in forma''. Rispetto invece a una possibile successione della sorella, Razzi la descrive come ''una ragazza intelligente, ma senza Kim il processo di avvicinamento con la Corea del Sud rallenterebbe. Perché lui è superuomo di pace. L'ho capito la prima volta che l'ho visto. Dal sorriso, dall'espressione degli occhi''. E rispetto al rapporto tra Roma e Pyongyang, Razzi afferma che ''la Corea del nord è nazione amica che adora l'Italia''

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Liris: servirà un’offerta sanitaria ancora migliore a livello ospedaliero

"L'Aquila avrà ciò che merita un Capoluogo di regione, così come le altre Province d'Abruzzo. Pescara ha avuto fondi dal Governo nazionale, dal Commissario per la emergenza coronavirus, Arcuri. Il resto del territorio, L'Aquila in primis, avrà i fondi dalla Regione Abruzzo". Ad annunciare le disponibilità delle risorse necessarie per potenziare la sanità abruzzese e completare la rete Covid in Abruzzo, è l'assessore al bilancio, Guido Liris, che è anche dirigente medico alla Asl provinciale dell'Aquila. L'Assessore interviene nel dibattito in atto sulla governance messa in campo dalla maggioranza regionale di centrodestra in questa emergenza coronavirus, sottolineando che "La Regione Abruzzo ha i fondi per affrontare la sfida a cui siamo chiamati, quella cioè di tornare alla vita 'normale', tenendo basso il rischio del contagio e avendo una sanità territoriale ed ospedaliera capace di intercettare e curare la popolazione affetta da Covid-19. Nel contempo - spiega - si deve tornare a fare prevenzione - precisa - per quanto riguarda i tumori, devono ripartire gli esami di diagnostica, deve riavviarsi tutta quella attività ambulatoriale, in parte decisiva per l'ambito chirurgico, tale da rispondere alla domanda no-Covid del nostro territorio".

L'Assessore affronta due aspetti fondamentali in questa drammatica emergenza, la questione del personale e l' importanza della rete territoriale nel contenimento della pandemia. "Servono strutture, tecnologie e personale - dichiara - se manca una di queste tre componenti non si fa una buona sanità. Anche per questo ritengo strumentali le affermazioni di chi parla senza cognizione. Inoltre - prosegue Liris - servirà un'offerta sanitaria ancora migliore a livello ospedaliero, così come sarà importante investire sulla sanità non ospedaliera, in particolar modo quando si ha a che fare con le difficoltà orografiche e le distanze proibitive che caratterizzano le aree interne. In tal senso, saranno centrali, nella fase di ripartenza - argomenta - le figure dei medici di Medicina Generale, dei medici del Lavoro (all'interno di ciascuna azienda o attività lavorativa), degli igienisti ed epidemiologi per fotografare e tracciare, momento per momento, la morbilità del territorio e suggerire le giuste strategie di azione. La Lombardia, ad esempio, è andata in grossa difficoltà proprio perché non ha da tempo un adeguato sistema di prevenzione per il controllo del territorio, avendo investito principalmente in assistenza e cura dei pazienti".

Liris sottolinea ancora "che occorrerà personale adeguato in termini di qualità e quantità, e ringrazio il presidente Marsilio e l'assessore competente Verì, così come tutta la Giunta, per aver incentivato e promosso concorsi per assumere personale sanitario, medico e non. Sarà necessario ridisegnare una nuova rete sanitaria regionale, ospedaliera e territoriale, soprattutto alla luce dei cambiamenti di vita che dovremo affrontare tutti insieme nei prossimi mesi, in un tentativo, non facile, di ritorno ad una nuova 'normalità', in attesa dei tempi e delle scoperte, in primis il vaccino, che consentiranno al mondo di debellare il flagello che ci ha colpiti. Le scelte, anche negli investimenti, non devono essere fatte per impulso o per reazione - chiarisce - devono avere una logica, devono essere frutto di un piano strategico e ispirato da una visione chiara di management sanitario: la gestione di questa emergenza finora ha dimostrato che le scelte azzardate non pagano - commenta - paga, invece, molto di più la razionalità, il saper ponderare e mantenere la giusta freddezza in quelle decisioni che potrebbero mettere a rischio intere Comunità. Quanto di buono è stato fatto nella Fase 1 dovrà essere ripetuto e rafforzato nella Fase 2, soprattutto in termini di approccio alle problematiche".

L'assessore al Bilancio lancia anche un messaggio alle opposizioni, chiedendo "agli esponenti politici di scegliere un altro campo di battaglia, un altro ambito all'interno del quale attuare comportamenti di contrapposizione e speculazione politica, non certo la Sanità - tuona - perché le polemiche di parte non rendono giustizia all'impegno che il personale sanitario sta profondendo, in particolar modo negli ultimi mesi". In conclusione Liris accenna anche al tema riguardante i tamponi e test. "Da due mesi figure politiche ed istituzionali, partiti politici si confrontano e scontrano sul tema dei tamponi e dei test sierologici, sembra di assistere ai teatrini sulle formazioni di calcio prima e dopo le partite della Nazionale. Vorrei che si capisse, una volta e per sempre, che non tutti ne possono parlare, che le scelte sui tamponi, come sui test sierologici, devono essere prese da igienisti ed epidemiologi, dal Dipartimento di Prevenzione Provinciale, Regionale, Nazionale: le scelte devono essere inquadrate in una strategia unica, che analizza, studia e traccia la salute della Comunità. Non si può optare di fare gli esami a caso, senza un criterio epidemiologico e scientifico" conclude 

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Febbo critica le decisioni del Governo sulla Fase 2 e convoca l’assemblea sul turismo

 "Dalla conferenza stampa del Presidente del Consiglio e successivo DPCM  ci aspettavamo tutti sinceramente molte più indicazioni, spiegazioni, certezze e regole ben dettagliate sulla sicurezza e di come riavviare le attività economiche mentre abbiamo assistito all'ennesimo Decreto irragionevole, scevro di coraggio e con zero programmazione, che adesso mette seriamente a rischio la sopravvivenza di centinaia di migliaia di esercizi produttivi e di milioni di posti di lavoro". A comunicarlo è l'assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo che sottolinea come "sono ancora troppe le attività che dovranno attendere il 1° giugno per la riapertura come acconciatori, centri estetici, bar, ristoranti, oltre agli interi comparti di turismo, spettacolo, cultura ecc.: significa che per questi  tre mesi avranno incassi zero e probabilmente per altri mesi ancora.  Un colpo durissimo, dal quale sarà difficile riprendersi per molti. Prolungando nei fatti il lockdown fino a giugno significa mettere a grave rischio la vita economica di centinaia di migliaia di attività commerciali e quindi di altrettante famiglie. Un vero disastro. Inoltre - aggiunge l'assessore Febbo -, in prossimità dell'inizio della fase di convivenza con il virus, tutte le amministrazioni locali, dalla Regione ai Comuni alle Organizzazioni di categoria, stavano lavorando con il Governo per mettere appunto protocolli in grado di mettere in sicurezza i cittadini e quindi consentire riaperture più ravvicinate come ci veniva assicurato e ci si aspettava. Peraltro, gli operatori, nella consapevolezza del doveroso rispetto delle norme sul distanziamento e misure DPI, si sono premuniti di tutte le  attrezzature e dispositivi facendo ulteriore indebitamento. Ma tutto questo è stato di nuovo irragionevolmente posticipato. Casomai, dalla conferenza del Premier, ci saremmo tutti aspettati indicazioni chiare e regole certe sulla sicurezza e sul rispetto delle distanze, capienza massima dei locali, utilizzo dispositivi di protezione e altro. Ed anche su questo punto non è pervenuto nulla creando caos in questi settori strategici e fondamentali che producono il 13/15% del PIL nazionale. Inoltre aspettavano risposte sul il comparto del turismo e nello specifico i balneatori che ad oggi non conoscono come e se riaprire le proprie attività. Da ieri sera sono stato sommerso da proteste da parte dei colleghi assessori delle altre regioni, dai rappresentanti delle categorie, da amministratori locali e da tantissimi operatori che mi chiedono di promuovere azioni formali di protesta ma soprattutto di  predisporre ordinanze che permettano una " minima" ma vitale e strategica ripresa delle attività economiche. Ho convocato per giovedì la Commissione Turismo nazionale per confrontarci su modalità e tempistica di azioni sinergiche, qualora il Governo non recepisca le istanze degli operatori".   

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Diecimila mascherine ffp2 donate dal M5S Abruzzo

Diecimila mascherine ffp2 per gli operatori delle quattro Asl abruzzesi. A donarle, con 40mila euro frutto del taglio degli stipendi, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che questa mattina hanno presentato la loro iniziativa in Piazza Unione, proprio davanti la sede pescarese della Regione.

"Non siete soli", questo il claim scelto dai pentastellati, che con questo gesto proseguono l'attivita' iniziata sei anni fa, ha sottolineato la capogruppo Sara Marcozzi, iniziata con il microcredito, proseguita con l'acquisto di una turbina spazzaneve dopo la tragedia di Rigopiano l'acquisto di quattro ambulanze per le quattro Asl e il contest riscattiamo Bussi per riqualificare il territorio dopo la scoperta di quella che fu definita la piu' grande discarica d'Europa. "Un gesto simbolico" e "doveroso" nei confronti dei sanitari ha sottolineato, invitando i colleghi degli altri partiti a replicarlo per dare ancor piu' sostegno a chi "combatte al fronte", ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, secondo il quale medici e gli infermieri e tutti coloro che operano all'interno degli ospedali sono "soldati in prima linea che combattono al fronte, ma lasciati senza equipaggiamento". Un equipaggiamento che, ha aggiunto Marcozzi, non sara' di certo sufficiente, ma rappresenta comunque "un sostegno importante ed immediato al sistema sanitario con dispositivi di qualita' e certificati". Le mascherine acquistate, ha infatti precisato il consigliere regionale Francesco Taglieri "si trovano sulle tabelle Inail e hanno la certificazione europea con una garanzia e una sicurezza al 90%". "Un gesto di vicinanza", anche per il consigliere Giorgio Fedele perche' sebbene "consapevoli che in questa emergenza paghiamo le scelte del passato soprattutto quelle fatte nelle aree interne, crediamo che nessuno debba essere lasciato indietro". "Una vera e propria battaglia" quella che si sta combattendo contro il Coronavirus, ha infine aggiunto il consigliere regionale Pietro Smargiassi presente, con gli altri due esponenti del Movimento Marco Cipolletti e Barbara Stella.

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Marcozzi sull’addio di Zennaro: le battaglie le combatto dall’interno

"Quando qualcuno lascia il Movimento 5 Stelle e' sempre una perdita. Sulle ragioni non entro nel merito. Generalmente le battaglie le combatto dall'interno. Siamo entrati nel Movimento 5 Stelle per cambiare il Paese non per cambiare il Movimento 5 Stelle. Tante cose, giuste o sbagliate, sono cosi' da sempre all'interno del Movimento. Sono state avanzate delle critiche al Governo nazionale. Mi aspettavo a questo punto che non continuasse a sostenere il Governo Conte, ma che passasse all'opposizione". Lo ha dichiarato la capogruppo in Regione Abruzzo, Sara Marcozzi, sulla decisione del deputato Antonio Zennaro di lasciare il Movimento. 

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‘Ripartiamo Abruzzo!’ il nuovo spazio web per le idee

Si chiama 'Ripartiamo Abruzzo!' il nuovo spazio web, da sabato attivo sul portale regionale, aperto al contributo degli operatori dei settori produttivi, chiamati a elaborare proposte per il riavvio e la messa in sicurezza del sistema economico regionale post Covid 19. E' l'ultima iniziativa della Giunta regionale impegnata in queste ore a definire le linee guida per la ripartenza. Accanto agli incontri tematici, che sono in corso di svolgimento tra assessorati, imprese e sindacati, l'ulteriore strumento partecipativo e' il 'Laboratorio di idee', nei settori tematici cosi' individuati: lavoro e welfare; industria e servizi alle imprese; commercio, ristorazione ed esercizi di somministrazione; servizi alla persona, sport e tempo libero; artigianato e piccola impresa; turismo, Aree interne e Parchi; universita' e centri di ricerca; agricoltura.

Agli interessati e' richiesto di riempire un format con il quale fornire sia le misure per il contenimento e distanziamento nell'ambito di riferimento, sia proposte per il rilancio del settore. L'idea del presidente Marco Marsilio risponde alla necessita' di essere "protagonisti con il governo, fornendo una serie di contributi che provengono anche dalle associazioni di categoria, dagli imprenditori, dalle forze sindacali, che rappresentano eccellenze a livello nazionale e che tanto possono dare in termini di idee alla Regione". Gli interventi si articoleranno in due forme distinte: la prima mediante incontri mirati, "mentre per la seconda - spiega Marsilio - utilizzeremo una formula gia' sperimentata con ottimi risultati nella programmazione europea: una piattaforma telematica, gestita sul sito istituzionale della Regione Abruzzo, con la quale tutte le attivita' economiche, dalla piu' grande alla piu' piccola, potranno fornire le necessarie proposte per il rilancio e la ripartenza del proprio ambito".

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Confronto Marsilio – parlamentari per gli emendamenti al Decreto Aprile

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha organizzato questa mattina una videoconferenza con i parlamentari eletti in Abruzzo per programmare le iniziative politiche in vista dell'approvazione del cosiddetto "Decreto aprile". All'invito del presidente Marsilio hanno partecipato l'onorevole Giuseppe Bellachioma della Lega; il senatore Luciano D'Alfonso del Pd; il senatore di Forza Italia, Nazario Pagano; l'onorevole Stefania Pezzopane del Pd; Il senatore Gaetano Quagliariello del gruppo FI - Udc e l'onorevole Antonio Zennaro del Gruppo misto. Il presidente Marsilio nel corso della videoconferenza ha illustrato i contenuti inseriti nel pacchetto delle proposte al "Decreto aprile" per i quali ha chiesto il sostegno dei parlamentari abruzzesi, al fine di poter avere subito misure efficaci e operative senza dover aspettare un difficile percorso parlamentare. "Nel dettaglio - e' scritto in una nota diffusa dalla Regione - si chiede la sospensione, per il prossimo triennio, dei piani regionali di rientro dai disavanzi, iniziativa che non comporta alcun allungamento temporale dei piani di rientro e nessun aggravio per i conti pubblici. Inoltre, in un'ottica di semplificazione e accelerazione delle procedure per la gestione dell'emergenza covid-19, si chiede di soprassedere all'obbligo di presentare un programma operativo da sottoporre al ministero della Salute per l'approvazione delle procedure stesse, fermo restando la presentazione di un apposito rendiconto dal quale risulti l'utilizzo delle spese sostenute per interventi urgenti. Un altro importante emendamento, richiesto anche dagli amministratori locali, dagli imprenditori e dalle stesse comunita' locali riguarda un contributo straordinario, per l'annualita' 2020, in favore dei Comuni dichiarati 'zona rossa' dai presidenti delle Regioni".

"Per quanto concerne il Comune dell'Aquila - prosegue la nota abruzzese - un emendamento richiede un contributo straordinario, per l'annualita' in relazione alle minori entrate e alle maggiori spese connesse al sisma 2009. Connesso al sisma 2009 si chiede anche il superamento del precariato per il personale in servizio sia al Comune dell'Aquila sia all'Ufficio speciale della ricostruzione". Gli ultimi tre emendamenti che il presidente Marsilio ha illustrato ai parlamentari in videoconferenza, invece, sono inerenti il sisma 2016/17 in relazione alla ricostruzione pubblica, agli interventi relativi le opere pubbliche e i beni culturali e il personale dei Comuni e della Protezione civile.  

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Coronavirus, Verì fa chiarezza sui tempi di risposta sui tamponi

"Voglio ribadire ancora una volta che in Abruzzo tutti i tamponi eseguiti su pazienti in condizioni cliniche serie sono stati processati in tempi rapidissimi. Ci sono stati invece ritardi, soprattutto in provincia di Chieti, legati a un'errata applicazione del codice di priorità su alcuni campioni inviati ai laboratori, che si sono visti recapitare centinaia di test con codice rosso che invece, secondo le linee guida nazionali, potevano essere processati non subito. Questo ha portato a un ingolfamento dei laboratori e ad attese più lunghe anche per gli altri tamponi già in partenza correttamente identificati come non urgenti, che sono quindi finiti inevitabilmente in coda. Oggi, però, possiamo dire che il momento di difficoltà è stato superato e che l'arretrato è praticamente stato interamente smaltito". Lo afferma l'assessore alla Salute, Nicoletta Verì, intervenendo nuovamente sulla questione dei ritardi nell'analisi dei tamponi, che ha sollevato polemiche da parte di molti sindaci, in particolare del Chietino. "Nel corso degli incontri che tengo quotidianamente con i rappresentanti della governance impegnata nell'emergenza - spiega l'assessore - abbiamo ripuntualizzato la corretta applicazione delle classi di priorità sui campioni prelevati. Una procedura che può sembrare secondaria, ma che invece è centrale nella gestione dei processi e della comunicazione delle risposte. In tanti probabilmente non sono a conoscenza del fatto che i tempi tecnici per processare i tamponi comportano un limite oggettivo della capacità di analisi dei nostri laboratori, che non può essere superato. Per questo, abbiamo rimarcato più volte come non sia possibile sottoporre a tampone tutta la popolazione, perché per completare i processi e avere i referti occorrerebbero mesi. Di qui l'importanza di gestire correttamente le priorità, evitando errori che mandano in sofferenza l'intero sistema"

L'assessore puntualizza anche come non sia così semplice aumentare velocemente la capacità dei laboratori. "Qualcuno ci accusa - continua - di non puntare all'aumento della capacità dei laboratori. A costoro ricordo che per fare questo occorrono macchinari che sul mercato non sono disponibili immediatamente. Per portare a Pescara l'apparecchio (a regime tra qualche giorno, non appena completati i settaggi) che permette di processare fino a 2400 tamponi quotidiani, abbiamo dovuto attendere settimane e lottare contro gli ostacoli doganali che in questo momento di emergenza sono in vigore in molti Paesi. Nonostante questo, però, ce l'abbiamo fatta e oggi possiamo disporre di una strumentazione che ci consentirà di lavorare con maggiore serenità. Anche sul fronte dei laboratori privati, rammento che per convenzionarli è necessaria un'autorizzazione ministeriale che certifichi il possesso di requisiti tecnici e strutturali stringenti, di cui pochissimi centri dispongono. In ogni caso, siamo in attesa delle decisioni ministeriali sui nuovi metodi di indagine diagnostica ed epidemiologica, che potrebbero consentirci di ampliare notevolmente la platea di popolazione da sottoporre agli esami".

Anche sulla comunicazione delle risposte ai pazienti, la Verì tiene a fare alcune puntualizzazioni. "Per lo stesso motivo che ho appena esposto - conclude - e dunque per l'eccessivo numero di campioni inviati contemporaneamente ai laboratori nei giorni scorsi, anche alcuni referti sono stati comunicati ai pazienti con ritardo. Abbiamo però verificato che anche in questo caso la priorità è stata data agli esiti positivi, mentre i tamponi risultati negativi sono stati trasmessi in un secondo momento. Comprendo che non può essere un modus operandi auspicabile, perché chi è stato sottoposto a test attende con ansia il responso, ma in un momento di difficoltà e con le risorse umane a disposizione (implementate, ma non sempre sufficienti), inevitabilmente si è dovuta fare una scelta, giusta o sbagliata che sia, per gestire la situazione". 

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Sospiri: Oltre mezzo milione di euro di investimenti sull’Ospedale di Popoli

 "Oltre mezzo milione di euro di investimenti sull'Ospedale di Popoli per garantire il diritto alla salute dei cittadini e la piena operativita' di una struttura che, in piena emergenza Covid-19, sta rivelando tutta la sua rilevanza e strategicita' in un piano complessivo di organizzazione dell'Azienda sanitaria pescarese". Un investimento complessivo di 558mila euro quello di cui parla il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Lorenzo Sospiri. "Questa la direttrice del governo Marsilio- aggiunge sui lavori predisposti a Popoli- che gli ospedali delle nostre aree interne non li chiude, ma li potenzia. Dimostriamo con i fatti e non con le chiacchiere che la sanita' e' una nostra priorita' assoluta" prosegue Sospiri, come a replicare alle polemiche sollevate dal centrosinistra e in particolare dalla deputata Pd, Stefania Pezzopane e dal consigliere regionale di Abruzzo in Comune, Sandro Mariani che hanno criticato la scelta del Covid Hospital a Pescara.

Sospiri snocciola quindi i numeri dell'investimento che sara' fatto su Popoli, a cominciare dalla sistemazione del Pronto soccorso con 60mila euro; altri 80mila serviranno invece per realizzare l'impianto di aria condizionata per il reparto di riabilitazione; 50mila quelli utili alla creazione di 11 nuovi posti letto per la riabilitazione. Aggiudicata anche la gara per la realizzazione degli spogliatoi, con una spesa di 78mila euro il cui cantiere dovrebbe parrite entro un mese. Gia' completati invece i lavori della nuova farmacia ospedaliera, su cui sono stati investiti 180mila euro. L'11 maggio scade invece la gara d'appalto per l'aggiudicazione dei lavori di rifacimento dell'impianto di aria condizionata nel reparto dell'ala chirurgica (110mila euro).

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