Primo Piano

Sanitopoli, la Cassazione annulla parte della condanna e si torna in Appello

Ci sara' un nuovo processo per l'ex governatore dell'Abruzzo Ottaviano Del Turco e alcuni degli latri imputati nel processo per la 'Sanitopoli' abruzzese: lo ha deciso la Cassazione che ha annullato con rinvio la condanna per Del Turco, e altri 2 imputati, in relazione all'accusa di associazione per delinquere. I giudici di Perugia dovranno rideterminare il trattamento sanzionatorio e rivedere le condanne.

"La montagna di prove che doveva schiacciarmi, si e' dimostrata per quello che era: una montagna di fango", ha commentato l'ex governatore. Ma i magistrati che hanno sostenuto l'accusa specificano che "la Cassazione ha confermato definitivamente il reato di corruzione, che era il cuore dell'inchiesta". "Il passaggio di denaro c'e' stato, e questo conferma la correttezza del processo", ha detto l'ex procuratore capo di Pescara, Nicola Trifuoggi. "L'ex capo della Procura esulta per la sentenza della Cassazione. In fondo,  lo apprezzo: sapersi accontentare di poco una virtu'", ribatte il legale di Del Turco, Giandomenico Caiazza. Ora, dopo la pronuncia della Suprema Corte, gli atti verranno inviati alla Corte di appello di Perugia. Ma la prescrizione maturera' prima della fine del prossimo anno. I magistrati umbri devono rideterminare il trattamento sanzionatorio per Del Turco e per altri imputati tra i quali l'ex assessore abruzzese alla sanita', Bernardo Mazzocca, e altri funzionari e componenti della vecchia giunta di centrosinistra, caduta sotto i colpi di questa inchiesta. Un'inchiesta che durante il processo ha molto circoscritto la sua portata: inizialmente le condanne erano state inflitte per 6,2 milioni di euro di presunte mazzette; in appello il giro di denaro si era ridotto a 800 mila euro. In aula, davanti ai giudici della sesta sezione penale della Cassazione, era presente anche Del Turco che ha seguito tutto il dibattimento. Il suo avvocato e le difese degli altri imputati, hanno sottolineato come le accuse siano state mosse da un 'bancarottiere seriale', condannato a piu' di 20 anni di reclusione per una distrazione di fondi pari a 105 milioni di euro". "Spero che questo incubo termini e che a Del Turco sia restituita piena dignita': e' un galantuomo che non ha mai preso nemmeno un euro di tangenti" ha sottolineato Caiazza nella sua arringa. La condanna per associazione a delinquere e' stata annullata con rinvio anche nei confronti di Camillo Cesarone, ex consigliere regionale, e Lamberto Quarta, ex segretario della  presidenza della Giunta. Dichiarato inammissibile il ricorso dell'ex dirigente della sanita', Pierluigi Cosenza, contro la prescrizione. Annullate senza rinvio le condanne per gli ex assessori Ennio Marcello Boschetti e Bernardo Mazzocca e l'ex direttore generale della Asl di Chieti, Luigi Conga per via della prescrizione. Per gli altri capi di imputazione invece, le posizioni di Conga e Mazzocca dovranno essere rivalutate dalla Corte di Appello di Perugia per la rideterminazione delle pene. Annullate le condanne al risarcimento delle parti civili a carico di Sabatino Aracu, ex parlamentare di Fi, e rigettato il ricorso di Angelo Bucciarelli, collaboratore di Mazzocca. E' in sostanza da riscrivere la sentenza d'appello emessa dalla Corte d'Appello dell'Aquila il 20 novembre 2015. Rimane aperta tutta la questione inerente i risarcimenti per le parti civili: Regione Abruzzo, varie Asl e cliniche private. 

"E' stata confermata l'assoluzione piena per corruzione, sull'altro reato c'e' prescrizione, per quanto mi riguarda dopo otto anni esco solo con assoluzioni". Cosi' Antonio Boschetti, avvocato vastese, ex assessore regionale coinvolto otto anni fa nella bufera dell'inchiesta "Sanitopoli", commenta la sentenza della Cassazione che ha chiuso i giochi su parte del processo. "Ho affrontato con serenita' fin dal primo momento questa vicenda, mi sono difeso senza mai andare via, ho accettato quello che mi e' stato dato con fiducia nella magistratura e nella consapevolezza che non ho mai rubato soldi a nessuno", aggiunge Boschetti. "Tornero' a fare politica? E' una cosa che mi piace, e' stata ed e' una passione, ma non significa che tornero', la politica si puo' fare in molti modi. La prima cosa e' continuare a lavorare come avvocato, una professione che mi ha aiutato a rimanere sereno. Mi piacerebbe tornare a rivivere la vita di partito, questo si'". Poche parole per l'altro ex assessore regionale, alla Sanita', Bernardo Mazzocca. "Preferisco non commentare la sentenza, anche se non l'ho accolta bene. In questa fase non dico nulla, vedremo piu' in là".

"Anche se consideravo la vicenda giudiziaria gia' conclusa in Appello, fa piacere che alla gioia della mia conferma alla presidenza della federazione si aggiunga la soddisfazione della definizione di un processo che tante sofferenze mi ha creato". Cosi' l'ex parlamentare abruzzese di Forza Italia e del Pdl, Sabatino Aracu, commenta la sentenza della Cassazione sul processo alla cosiddetta "Sanitopoli Abruzzo" che, nel 2008, aveva provocato un autentico uragano politico. Ieri, dopo la mezzanotte, la Cassazione ha stabilito per Aracu, la cui vicenda si era conclusa in appello con la prescrizione, che non debba risarcire le parti civili; oggi l'ex parlamentare e' stato rieletto alla presidenza della Federazione italiana Hockey e Pattinaggio che da stasera si chiama Federazione italiana sport rotellistici (Firs). Aracu e' alla guida di questo sport dal 1993. Aracu ribadisce che non tornera' a fare politica. "Non e' nei miei pensieri e obiettivi ripropormi in politica, credo che un mio ritorno sia una minestra riscaldata, bisogna dare spazio ad altri - chiarisce - In questo momento sono concentrato sullo sport, un'attivita' che sto affrontando con lo spirito di quando ero bambino" conclude Aracu che in gioventu' ha ottenuto importanti successi proprio nel pattinaggio.


I commenti

"La Cassazione infatti ha confermato definitivamente il reato di corruzione, che era il cuore dell'inchiesta: "Il passaggio di denaro c'e' stato, e questo conferma la correttezza del processo". E' quanto commenta l'ex procuratore capo della Procura di Pescara, Nicola Trifuoggi, all'epoca capo del pool che insieme ai pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli, diedero il via all'indagine dopo le rivelazioni dell'imprenditore della sanita' Vincenzo Angelini. "Ora la Corte d'Appello di Perugia dovra' solo ricalcolare la pena dopo che e' stato invece cancellato il reato di associazione per delinquere - chiude Trifuoggi - ma si tratta di un argomento tecnico per rimodulare la condanna, condanna che e' definitiva".

"Ora chi risarcira' i cittadini abruzzesi?" E' quanto si chiede l'ex capo della Procura di Pescara, Nicola Trifuoggi, che commenta quanto dichiarato da Daniele Capezzone sul 'mancato risarcimento a Del Turco'. "Ottaviano Del Turco e' stato condannato definitivamente per quella che prima della legge Severino si chiamava concussione - prosegue l'ex pm titolare del processo contro l'ex governatore -  povera anima di Dio, sento che nessuno e' stato condannato, mentre mi chiedo alla luce della condanna definitiva di Del Turco chi risarcira' l'intero popolo abruzzese dei danni fatti alla sanita' regionale. Sento anche che c'e' gente che si accontenta del fatto che e' caduto il reato di associazione per delinquere: ma quello non era il reato piu' grave, visto che e' un reato che prevede cinque anni, mentre per le tangenti la pena massima e' a otto anni. Quindi la concussione e' evidente e definitivamente accertata. Presunte tangenti? - si chiede Trifuoggi - No, chiariamolo una volta per tutte: sono tangenti. E per quanto riguarda le prescrizioni siamo di fronte ad un'ulteriore sconfitta della giustizia"

"Sono tangenti. La Cassazione ha stabilito che Ottaviano Del Turco ha preso 850 mila euro di tangenti. E' una sentenza definitiva. Se va bene a loro sminuire, si accontentino pure". E' la risposta ironica dell'ex pm del processo Del Turco, Giuseppe Bellelli, oggi capo della Procura a Sulmona, che assieme al collega Trifuoggi e Giampiero Di Florio, ha tenuto l'accusa contro Del Turco. "E' poco 850 mila euro? Contenti loro. Certo e' che la Cassazione ha mantenuto il reato piu' grave, quindi la sentenza e' definitiva e Del Turco e' colpevole. La vera vittima - conclude Bellelli - e' il cittadino abruzzese che fa la fila negli ospedali". Ma e' sempre l'ex capo del pool Trifuoggi che rincara la dose e che spiega come "da questa sentenza emerge la verita' di fatti gravissimi e definitivi. Non se ne parli piu'. Sono tangenti. Ora il processo proseguira' a Perugia in maniera evidente perche' se hai preso quattro anni per cinque reati e te ne cade uno quella pena va ricalcolata. Ma vorrei dire una cosa all'avvocato Caiazza, il difensore di Del Turco. La verita' dei fatti non e' piu' in discussione, e con quell'inchiesta abbiamo impedito ad un sistema criminale di proseguire il suo lavoro. Si adegui anche lui"

 "L'ex Procuratore di Pescara, dott. Trifuoggi, esulta per la sentenza della Corte di Cassazione nei confronti di Ottaviano Del Turco. In fondo, lo apprezzo: sapersi accontentare di poco è una virtù". E' quanto scrive in una nota il legale dell'ex governatore dell'Abruzzo Ottaviano Del Turco, l'avvocato Giandomenico Caiazza. "La Giustizia italiana, e le connesse risorse pubbliche necessarie, sono state impegnate per anni di processi e migliaia di pagine di verbali ad occuparsi delle strabilianti prove sul falso ideologico nella prima cartolarizzazione; su abusi di ufficio per budget provvisori manipolati, emendamenti legislativi segretamente modificati, documenti indebitamente sottratti alla legittima conoscenza pubblica, ispezioni sanitarie illegittime, ed una congerie di altre simili fandonie. Tutto questo al fine di prendere per ben 21 volte denaro da Angelini, per oltre 6 milioni di euro, dei quali nessuno ha saputo fornire prova nemmeno per un centesimo". Sottolineando le sentenze della Corte di Appello, della Cassazione, il legale ricorda che "residuano, galleggiando incomprensibilmente in quel mare di assurdita', tre dazioni di denaro che Del Turco avrebbe richiesto ed ottenuto Dio sola sa perche'. Il dott. Trifuoggi ci si lancia sopra, brandendole per cantare vittoria. E' il degno finale di questa tragica farsa".

"Chi risarcira' Ottaviano Del Turco per il male subìto, per le umiliazioni, per il "trattamento" politico e mediatico? Nove anni di calvario... A sinistra e non solo, in tanti dovrebbero riflettere a lungo". Cosi' il deputato di Cor, Daniele Capezzone, commenta la sentenza della Cassazione che ha rivisto in parte la condanna nei confronti di Ottaviano del Turco cancellando il reato di associazione a delinquere. "Non conosco personalmente il dottor Trifuoggi e non ho alcuna ostilita' nei suoi confronti, ma la sua risposta alle mie parole mostra benissimo la differenza tra le nostre visioni della giustizia: la mia liberale e garantista, la sua non saprei come definirla. Dopo 9 anni e un'inchiesta - la sua -  smontata dalla Cassazione, parla per difendere una tesi a tutti i costi... Non mi sembra una pagina gloriosa". Cosi' Daniele Capezzone.

"Se per censurare un libero e legittimo pensiero del collega Capezzone l'ex capo della procura di Pescara Nicola Trifuoggi esclama 'povera anima di Dio'... Beh il linguaggio dice tutto su queste persone". Lo dice Francesco Giro senatore di Forza Italia

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Addio a Rocco Salini, ex presidente della Regione Abruzzo

E' morto nella notte, dopo anni di malattia, Rocco Salini. Aveva 85 anni. E' stato presidente della Regione Abruzzo dal 1990 al 1992, quando la Giunta regionale fu arrestata in blocco per l'uso scorretto di fondi europei, e sottosegretario alla Sanita' dal 2001 al 2005 con il Governo Berlusconi. Salini lascia la moglie Bruna e i figli Vincenzo e Luisa. La famiglia ha scelto esequie strettamente private e dispensa dalle visite

Originario di Castilenti, Salini era malato da tempo ed e' morto nella clinica di Chieti in cui era ricoverato da circa un mese. Era un medico ed un politico e la sua attivita' inizio' nella Democrazia Cristiana. Oltre al ruolo di presidente della Regione Abruzzo, dal 1990 al 1992, fu senatore dal 2001 al 2006, prima di Forza Italia e poi del Gruppo misto, e sottosegretario alla Sanita' per poco piu' di un mese, con il secondo Governo Berlusconi (2001-2005). Nel corso della sua attivita' in Senato, tra l'altro, fu membro della commissione permanente Igiene e sanita', della commissione speciale in materia di infanzia e minori e della commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale e fu anche presidente della commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito. In Abruzzo fu anche assessore alla Sanita' con il Governo guidato da Giovanni Pace. A Castilenti e in tutta la Valle del Fino lo ricordano per il forte impulso, anche economico, che diede al territorio. I funerali verranno celebrati domani in forma strettamente privata

I commenti e i messaggi di cordoglio

"Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Rocco Salini, democristiano verace, Presidente della Giunta regionale d'Abruzzo all'inizio degli anni Novanta e poi senatore. Egli incarnava l'uomo posseduto dalla passione per la politica. Il suo spirito battagliero lo ha aiutato anche nei momenti piu' difficili, dai quali e' sempre riuscito a uscire con le proprie forze. A lui e alla sua famiglia porgo le condoglianze mie e della comunita' abruzzese". Questo il pensiero del presidente dell'Esecutivo abruzzese Luciano D'Alfonso per la morte dell'ex governatore Rocco Salini.

 "Un altro protagonista della vita teramana ed abruzzese scompare, in questo periodo che si connota per il venir meno periodico di tante figure di primo piano che hanno marcato la nostra realta' territoriale nei decenni passati. Rocco Salini ha interpretato l'impegno per la politica, proprio come un autentico servizio a favore dei suoi concittadini, riversando nell'attivita' pubblica quello stesso spirito e quella identica disponibilita' che profondeva nella sua professione". Cosi' il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi in relazione alla morte dell'ex presidente della Giunta regionale Rocco Salini. "Con la scomparsa di Rocco Salini, va via un altro esponente di quella idea di politica intesa - starei per dire - in spirito 'artigianale', fondata sulle percezioni, sull'intelligenza, sull'intuito istintivo di chi la praticava e non avvezza agli equilibrismi, alle elaborazioni compromissorie cui siamo oggi abituati. La citta' di Teramo, la provincia e la Regione Abruzzo - conclude Brucchi - possono salutare Rocco Salini con un partecipato sentimento di gratitudine, augurando che la classe dirigente a lui succeduta sappia interpretare e volgere al meglio l'insegnamento e lo stile che ha lasciato"

 L'Udc Abruzzo esprime il piu' vivo cordoglio per la morte di Rocco Salini, una personalita' di straordinarie doti umane, autentico interprete degli ideali democratico-cristiani, un fuoriclasse della politica. La sua tenacia, la sua incessante disponibilita', il suo profondo legame con gli abruzzesi, saranno per sempre un punto di riferimento per tutti coloro che sono impegnati nella politica e nelle istituzioni. Il coordinatore regionale Udc, Enrico Di Giuseppantonio ha espresso, a nome di tutto il partito "le condoglianze piu' sentite per la scomparsa dell' amico Rocco: alla famiglia intendiamo stringerci con affetto in questo momento di grande dolore. Ci manchera' la sua passione per la politica, che ha sempre interpretato come la piu' alta forma di carita' cristiana".

"A nome mio e dell'intera amministrazione comunale di Penne esprimo il piu' profondo cordoglio per la scomparsa di Rocco Salini: persona nota per la sua sensibilita' e lungimiranza, egli ha saputo ben rappresentare nelle istituzioni regionali e nazionali, ove ha ricoperto importanti incarichi, le istanze provenienti dai cittadini". E' il messaggio che il sindaco di Penne, Mario Semproni, ha inviato per la morte dell'ex presidente della giunta regionale Rocco Salini, avvenuta la scorsa notte. "E' stato - ha aggiunto - un punto di riferimento fondamentale per l'area vestina e per la sanita' pennese; lui, infatti, e' stato un forte e infaticabile difensore dell'ospedale 'San Massimo'. Voglio ricordare, infine, che grazie all'impegno di Rocco Salini, all'epoca presidente della giunta regionale, furono realizzati negli anni '90 i campi da tennis di contrada Campetto. Ai familiari giungano le piu' sentite espressioni di condoglianze"

 Il Presidente Giuseppe Di Pangrazio esprime il cordoglio dell'intero Consiglio regionale per la morte dell'ex Presidente della Giunta regionale Rocco Salini. "Salini e' stato un grande protagonista della storia politica regionale, con incarichi anche nel Governo nazionale. Il suo nome e la sua figura e' stata per tanti anni un vero punto di riferimento per la comunita' teramana che gli aveva dato i natali. Voglio esprimere il cordoglio di tutta l'Assemblea Legislativa alla famiglia per la grave perdita dell'uomo e del politico". (

"Con profonda tristezza ho appreso la notizia della scomparsa del senatore Rocco Salini, per lunghissimi anni figura di spicco della Dc abruzzese". Cosi' l'onorevole Vittoria D'Incecco. "Ho avuto modo di conoscere e apprezzare il senatore Salini, medico e politico di grande spessore - aggiunge la deputata - Sempre al servizio della comunita', si e' impegnato per l'Abruzzo con grande determinazione e umilta', dimostrando una forza di volonta' straordinaria. Alla  sua famiglia e a tutti i suoi cari esprimo il mio piu' profondo cordoglio". 

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Un milione di abruzzesi pronti al voto

Sono poco più di un milione gli elettori che hanno diritto al voto in Abruzzo. Domani si voterà dalle 7 alle 23 per il referendum costituzionale e in Abruzzo Le sezioni sono 1639, mentre gli elettori sono 1052049; 509.116 sono uomini e 542.933 donne. In provincia di Chieti sono chiamati al voto 313.839 elettori in 462 sezioni . 151.850 sono uomini e 161.989 donne. In provincia dell'Aquila nelle 409 sezioni gli elettori sono 238.553, di cui 116.327 maschi e 122.226 femmine. In provincia di Pescara sono 256.018 le persone chiamate al voto nelle 395 sezioni. 122.372 sono gli uomini e 133.646 le donne. Infine in provincia di Teramo nelle 373 sezioni sono iscritti 243.639 votanti, di cui 118. 567 maschi e 125.072 femmine.

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Sclocco presenta un progetto contro la dispersione scolastica

Una scuola nuova e aperta per combattere con decisione il fenomeno della dispersione scolastica. Il nuovo progetto europeo guarda ai ragazzi ma soprattutto pone sul campo soluzioni ad uno dei problemi piu' attuali della societa' abruzzese: la dispersione scolastica. I numeri nazionali dicono che l'Abruzzo e' una delle regioni che occupa posizioni di vertice e questo, da sempre, e' sotto la lente d'ingrandimento degli amministratori. Questa la presentazione dell'assessore regionale all'Istruzione, Marinella Sclocco, a Chieti, ai dirigenti delle scuole abruzzesi del progetto europeo "Scuole aperte e inclusive" inserito nel programma Fse 2014-2020, la cui pubblicazione e' prevista entro la meta' di dicembre.

L'assessore all'Istruzione ha anticipato che il progetto "Scuole aperte e inclusive" si muovera' su due linee di intervento: la prima, legata alla realizzazioni di servizi fondati sulla centralita' del ragazzo, e' destinata agli studenti degli istituti scolastici autonomi statali o paritari del I e II ciclo di istruzione dell'Abruzzo e ai soggetti di eta' inferiore ai 29 anni, inclusi gli studenti, dell'area del disagio sociale e svantaggiati. La seconda linea, chiamata "Menti aperte", e' destinata agli studenti delle scuole medie superiori e prevede percorsi formativi, curriculari e extracurriculari, e tirocini pratici.

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Censis, lieve recupero dei consumi

Nel biennio 2014-2015 c'e' stato un lieve recupero dei consumi (+2,1%) dopo la forte contrazione del periodo di crisi (-7,6% negli anni 2008-2013). Ma sono 26 milioni gli italiani che ancora oggi indicano come prioritario il contenimento delle spese quotidiane. E' quanto emerge dal 50° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese. Profonde sono le disuguaglianze sociali: tra le famiglie a basso reddito il 58% indica la priorita' di comprimere le spese e il 28% vorrebbe spendere qualche soldo in piu' sui consumi per il proprio benessere, mentre tra le famiglie benestanti le percentuali sono pari rispettivamente al 34% e al 46%. In questi anni c'e' stato pero' un "welfare dei consumi" riferibile all'operato dei player della distribuzione moderna organizzata, grazie alla leva dei prezzi e alle promozioni, che si e' materializzato nella concreta possibilita' per le famiglie di comporre un carrello della spesa articolato e modulato sulla propria capacita' economica. Appaiono poi sempre piu' concreti i rivolgimenti riconducibili alla sharing economy. Ma le nuove pratiche che si stanno diffondendo sollevano polemiche su due fronti: il rispetto delle regole concorrenziali rispetto ai servizi preesistenti e gli effetti indiretti sui "lavoretti" on demand. E' suonato troppo in fretta il de profundis per la produzione manifatturiera dentro i perimetri urbani. Nei comuni capoluogo opera il 25,4% delle aziende, con circa un milione di addetti (il 26,6% del totale). Le 12 piu' grandi citta' italiane raccolgono il 37,3% delle startup innovative (e il 23,8% di quelle inquadrabili nel manifatturiero), il 45% degli incubatori d'impresa, il 43,5% degli spin-off universitari e il 21,1% dei fablab dove si applicano i talenti dei nuovi "artigiani digitali" protagonisti della rivoluzione dell'industria 4.0.

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Giovane uccisa dopo una lite con il compagno a Pescara

"Mamma, aiutami, mi sta ammazzando". Sono le ultime parole che Jennifer Sterlecchini, 26enne di Pescara, ha urlato prima di essere uccisa dall'ex fidanzato. Un tragico copione gia' visto tante volte e che oggi si e' ripetuto: una storia, andata avanti per tre anni ed arrivata all'epilogo, una discussione nel giorno in cui lei va a riprendere le sue cose. Poi una colluttazione e, alla fine, la tragedia. L'ha finita con un coltello, Davide Troilo, 32 anni. Ora e' stato arrestato ed e' ricoverato in ospedale, in condizioni non gravi. Una storia, quella tra Jennifer e Davide - il ragazzo ha anche un figlio avuto con un'altra donna - fatta di amore, come dimostrano alcuni post su Facebook della scorsa estate, ma anche di sofferenza: sia lui che Jennifer hanno perso il padre da pochi anni. Nei giorni scorsi la ragazza decide di interrompere una relazione che non va piu' bene e oggi raggiunge la casa del ragazzo, in via Vicenza, al confine tra Pescara e San Giovanni Teatino, dove negli ultimi anni hanno vissuto insieme, per riprendere le sue cose.

Si fa accompagnare dalla madre e si fa prestare anche un furgoncino da un'amica. Una volta dentro, i due iniziano a dividere le proprie cose. E inizia anche la discussione, che ben presto si trasforma in lite e poi in colluttazione. Il ragazzo chiude la porta d'ingresso a chiave, lasciando fuori la madre della 26enne. Spunta fuori un coltello e, in pochi minuti, si consuma la tragedia. Il primo ad accorrere, richiamato dalle urla della ragazza e della mamma, e' un vicino, che lancia l'allarme. La madre della 26enne, sconvolta, sviene in strada e viene soccorsa da alcuni conoscenti. Giunti sul posto, i soccorritori trovano i due sdraiati a terra, vicini, in una pozza di sangue, e non possono fare altro che constatare il decesso della giovane, mentre il 32enne viene trasportato in ospedale. Nell'interrogatorio, davanti al pm, Troilo ha detto che la discussione sarebbe nata per il possesso di un tablet e che la ragazza si sarebbe ferita per prima con una coltellata alla gola. Lui, allora, sempre secondo quanto riferito al pm, avrebbe emulato il suo gesto. La ragazza, poi, lo avrebbe colpito all'addome e lui le avrebbe inferto un colpo al collo in profondita' ed altri sul corpo. Le indagini, coordinate dal pm Silvia Santoro, sono affidate ai carabinieri del Nucleo investigativo di Pescara, diretti dal maggiore Massimiliano Di Pietro, che sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. Nei prossimi giorni verra' eseguita l'autopsia sul corpo della giovane. Diverse le coltellate rilevate durante la ricognizione cadaverica.


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Sette milioni per la ricollocazione dei lavoratori

Oltre 7 milioni di euro destinate alle politiche di sviluppo occupazionale in Abruzzo. Per la prima volta il Cicas (organismo che gestisce le crisi aziendali) ha deciso di destinare, in via sperimentale, il 25% delle risorse residue a disposizione della Regione Abruzzo alle politiche attive del lavoro. La decisione è arrivata al termine della riunione dell' organismo, presieduta in via straordinaria dal vicepresidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli. "Il grosso elemento innovativo della decisione del Cicas - ha spiegato Lolli - sta nel fatto che mettiamo a disposizione di lavoratori disoccupati o sospesi dall'attività , anche attraverso lo strumento della dote lavoro, risorse finanziarie in grado di favorire sbocchi occupazionali. Il punto è che questa strategia viene perseguita nell'ambito di azioni di più ampio respiro che vanno dalla dote lavoro, che sarà uno dei prossimi interventi nell'ambito dell'Fse, fino alla sperimentazione dell'assegno di ricollocazione attuata dall'Anpal, su impulso della Regione Abruzzo. Al centro di questa azione c'è il lavoratore investito dalla crisi industriale e occupazionale al quale, insieme con le imprese che vogliono assumere, forniamo strumenti e risorse per ricollocarsi".

Il Cicas ha stabilito che le aziende che hanno sede nei Comuni ricadenti nell'Area di crisi complessa Tronto-Vibrata possono presentare istanza di cassa integrazione in deroga per tutto il 2017 (a condizione che la sospensione dei lavoratori inizi entro il 2016). I lavoratori dell'area di crisi complessa, ai quali è scaduta o è in scadenza entro il 30 dicembre 2016 la mobilità, possono beneficiare di un ulteriore periodo di mobilità in deroga. Il Cicas ha infine stabilito un nuovo intervento di cassa integrazione in deroga per un periodo massimo di 6 mesi per le imprese che hanno sede nei comuni abruzzesi al di fuori dell'area di crisi complessa. La condizione di applicazione è che sia l'inizio della Cassa che la decorrenza della mobilità in deroga avvengano entro il 2016.

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Calenda presenta il piano nazionale industria 4.0

 Il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, ha incontrato a Pescara, nella sala dei Marmi della Provincia, il mondo produttivo regionale  per illustrare il progetto: 'Industria 4.0: innovazione, ricerca e sviluppo per la crescita dell'Abruzzo'. L'iniziativa, voluta dal presidente Luciano D'Alfonso e dal vice presidente Giovanni Lolli, ha consentito alle imprese abruzzesi di conoscere la nuova strategia industriale che il Governo nazionale ha messo in cantiere per rilanciare il settore produttivo italiano. "L'industria 4.0 - ha ricordato il vice presidente Lolli - ruota intorno a 3 punti fondamentali: cambio culturale, visione strategica con nuovi strumenti e protagonismo del comporto  economico; un piano - ha sottolineato Lolli - che aiutera' le imprese a crescere e raggiungere nuovi mercati. Mentre il presidente Luciano D'Alfonso, ha lanciato una proposta: stipulare un patto tra imprese (154mila attive) e pubblica amministrazione volto a raggiungere gli obiettivi che il nuovo piano industriale del Governo nazionale mette a disposizione. Durante l'incontro ci sono stati gli interventi di alcuni imprenditori abruzzesi che hanno raccontato la loro tradizione industriale e promosso le iniziative della Regione Abruzzo, in particolare la 'Carta di Pescara'. Il ministro Calenda, infine, ha illustrato il piano nazionale industria 4.0

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Federconsumatori Abruzzo critica il nuovo orario regionale di Trenitalia

Federconsumatori Abruzzo critica il nuovo orario regionale di Trenitalia, in vigore dal prossimo 11 dicembre. Due, in particolare, gli aspetti al centro della contestazione dell'associazione: il fatto che i collegamenti sulla Pescara-Roma verranno dimezzati e la decisione di prevedere il cambio treno obbligatorio a Pescara sulla linea Teramo-Pescara-Chieti. "I collegamenti Pescara-Roma, che sono sempre stati sei andata e ritorno - dice il segretario di Federconsumatori Abruzzo, Tino Di Cicco - verranno completamente dimezzati e diventeranno tre. La dirigenza di Trenitalia dice che la linea non e' in grado di accettare piu' treni e questo e' un falso. Da due o tre anni stanno disabilitando le stazioni e cio' puo' aver ridotto le capacita' della linea. Il tutto, mentre si sta implementando il Dirigente centrale operativo (Dco): con un solo dirigente si potrebbe gestire l'intera linea abbattendo i costi e potendo mantenere invariate le stazioni". Per qFederconsumatori Abruzzo critica il nuovo orario regionale di Trenitalia, in vigore dal prossimo 11 dicembre. Due, in particolare, gli aspetti al centro della contestazione dell'associazione: il fatto che i collegamenti sulla Pescara-Roma verranno dimezzati e la decisione di prevedere il cambio treno obbligatorio a Pescara sulla linea Teramo-Pescara-Chieti. "I collegamenti Pescara-Roma, che sono sempre stati sei andata e ritorno - dice il segretario di Federconsumatori Abruzzo, Tino Di Cicco - verranno completamente dimezzati e diventeranno tre. La dirigenza di Trenitalia dice che la linea non e' in grado di accettare piu' treni e questo e' un falso. Da due o tre anni stanno disabilitando le stazioni e cio' puo' aver ridotto le capacita' della linea. Il tutto, mentre si sta implementando il Dirigente centrale operativo (Dco): con un solo dirigente si potrebbe gestire l'intera linea abbattendo i costi e potendo mantenere invariate le stazioni". Per quanto riguarda il servizio metropolitano Teramo-Pescara-Chieti, secondo Federconsumatori "con il nuovo orario succede che a Pescara quasi tutti i treni Teramo-Chieti verranno spezzati. Questo - sottolinea Di Cicco - vuol dire che per i viaggiatori il tempo di percorrenza aumenta e in alcuni casi perfino raddoppia. E' cattiveria verso i viaggiatori. Chiediamo che venga ripristinato il servizio integrale, come e' sempre stato". L'associazione si sofferma anche sul collegamento Frecciarossa Pescara-Milano, di cui "gli abruzzesi non possono avvalersi per una questione di orari: sarebbe meglio che il convoglio partisse la mattina e rientrasse di sera e non il contrario, come avviene ora", conclude il segretario.uanto riguarda il servizio metropolitano Teramo-Pescara-Chieti, secondo Federconsumatori "con il nuovo orario succede che a Pescara quasi tutti i treni Teramo-Chieti verranno spezzati. Questo - sottolinea Di Cicco - vuol dire che per i viaggiatori il tempo di percorrenza aumenta e in alcuni casi perfino raddoppia. E' cattiveria verso i viaggiatori. Chiediamo che venga ripristinato il servizio integrale, come e' sempre stato". L'associazione si sofferma anche sul collegamento Frecciarossa Pescara-Milano, di cui "gli abruzzesi non possono avvalersi per una questione di orari: sarebbe meglio che il convoglio partisse la mattina e rientrasse di sera e non il contrario, come avviene ora", conclude il segretario.

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Oscar 2016 per la migliore destinazione turistica Italiana

C'è tutta l'Italia da Nord a Sud (isole comprese) nella top ten dell'Oscar 2016 per la migliore destinazione turistica Italiana, la classifica redatta del Cast dell'Università di Bologna sulla base delle valutazioni di oltre 400mila turisti stranieri rilevate alle frontiere negli ultimi 6 e presentata alla fiera Buy Tourism On Line che si chiude oggi a Firenze. La classifica, limitata alle provincie per le quali sono disponibili almeno 1500 questionari (51 Provincie), vede primeggiare Cagliari, Udine e Catania (nell'ordine) come soddisfazione dei turisti che le hanno visitate (pernottando almeno una notte in hotel) dopo averle scelte, magari proprio sulla rete. In generale le destinazioni tradizionalmente meno visitate dagli stranieri, occupano le posizioni di vetta. Tra le destinazioni tradizionalmente più visitate la prima è Venezia, che si classifica solamente 31ma, seguita da Firenze (33ma), mentre Roma si posiziona nel fondo della classifica (47ma) in compagnia di Bergamo, Olbia/Tempio e Siracusa (rispettivamente 48ma, 49ma e 51ma). Trapani, Catania, Genova, Palermo, Udine e Ancona, che già si trovano tra le 10 migliori destinazioni, mostrano dinamiche annuali e trend di soddisfazione positivi. Sembrano cioè essere riuscite a conciliare, nel modo migliore, il posizionamento sui mercati internazionali e l'effettiva offerta di servizi turistici.

Anche a Messina, Perugia, Pescara, Trieste, Firenze e Roma, il gap strutturale tra quanto promesso dalla destinazione e le valutazioni sull'offerta turistica tende a ridursi, ad indicare che tali provincie sono sulla buona strada per lasciare le zone medie e basse della classifica. Al contrario, Olbia-Tempio, Siracusa, Bari e Bergamo mostrano un peggioramento di soddisfazione sia nel breve che nel lungo periodo, un dato che dovrebbe suggerire alcune importanti riflessioni in termini sia di iniziative di marketing, sia di ammodernamento degli attributi "core" dell'offerta turistica locale. Cagliari, vincitrice dell'Oscar per la migliore destinazione italiana per il 2015 e il 2016, trionfa in molti ambiti, essendo percepita come la numero uno per lo shopping, le strutture alberghiere, l'ambiente, l'arte, la cortesia, la cucina. Gorizia supera Milano (seconda) per qualità e varietà dei prodotti nei negozi, avvantaggiandosi della posizione di confine. Dopo Cagliari, le migliori valutazioni relativamente alla qualità dell'alloggio si sono rilevate a Bari e nelle provincie siciliane, dove evidentemente lo standard offerto supera di molto le aspettative degli stranieri. La Sardegna trionfa per la bellezza dei paesaggi e della natura. Com'ѐ lecito aspettarsi, Roma, Venezia, Padova e Firenze sono (nell'ordine) le preferite per patrimonio artistico-culturale cittadino ed opere d'arte, anche se non riescono a battere il primato di Cagliari. Evidentemente lo straniero che scegli la caput mundi, o le altre destinazioni tradizionali pur nutrendo aspettative enormi, trova anche una offerta effettivamente unica al mondo.

Tra i punti dolenti, Roma mostra valutazioni sotto le aspettative dei turisti per quanto riguarda: cortesia ed ospitalità, strutture alberghiere ed ambiente. Firenze viene valutata insufficiente per qualità e varietà dei prodotti nei negozi e per informazioni e servizi turistici. Il livello dei prezzi è un punto dolente di Venezia, dove i turisti sono inoltre delusi dalla modesta cordialità ed ospitalità dei residenti, dal cibo e dalla cucina locale. Va tuttavia considerato che, in questi casi, le valutazioni negative sono da collegare all'altissima densità di visitatori in pochi luoghi turistici. Accoglienza ed ospitalità sono valutate al massimo livello a Pescara e Rimini. La capitale romagnola è anche la piú soddisfacente per le informazioni e i servizi turistici. Anche Aosta e Varese sono percepite al top per informazioni e servizi ai turisti. Napoli si conferma all'altezza della sua fama per quanto riguarda la cucina, seguita da Bari al terzo posto. Trapani conquista l'Oscar come destinazione che riserva le migliori sorprese in termini di prezzi, seguono Palermo e Varese, che probabilmente si avvantaggia della vicinanza alla Svizzera. La destinazione più apprezzata dai turisti stranieri per la sicurezza è Bolzano, mentre chiude la classifica Napoli la città dove il gap tra sicurezza percepita e osservata è maggiore. Il tallone d'Achille di Milano, Bari e Palermo è decisamente l'ambiente, quello di Torino il gap tra qualità attesa del cibo e qualità sperimentata, mentre a Napoli, ma anche in città del Nord come Bologna, non soddisfa la scarsa sicurezza

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