Acqua del Gran Sasso, prima riunione dell’Osservatorio indipendente

 Si e’ svolta ieri sera la prima riunione dell’Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso, che vede ad la partecipazione di Wwf, Legambiente, Mountain Wilderness, Arci, ProNatura Laga, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia e Fiab. Riunione nella quale sono state illustrate le prossime iniziative e soprattutto le tre direttrici principali lungo le quali si muovera’ l’osservatorio: verificare cosa e’ successo tra l’8 e il 9 maggio e nei giorni immediatamente precedenti, avviare un confronto con gli Enti competenti per comprendere cosa non funziona nel sistema di approvvigionamento idrico dal Gran Sasso, comprendere quali sono gli attuali programmi per la messa in sicurezza definitiva delle acque del Gran Sasso. “Sappiamo che sono in corso da mesi delle riunioni a livello regionale che stanno ipotizzando nuovi interventi. Anche per questo aspetto e’ indispensabile che le istituzioni informino i cittadini e si aprano al confronto – sottolineano le associazioni – Per perseguire questi obiettivi l’Osservatorio, oltre ad aver avviato l’accesso agli atti per raccogliere informazioni, intende organizzare innanzitutto una serie di incontri pubblici aperti a tutti per confrontarsi con le istituzioni che stanno gestendo queste problematiche”. Tra le prime iniziative un confronto pubblico con Arta, Asl e Ruzzo Reti SpA. 

“Se la risorsa idrica e’ a rischio per noi si possono chiudere i laboratori e anche il Traforo”. La dura presa di posizione, dai toni provocatori, dei sindaci teramani e’ arrivata questa mattina nel corso della riunione con il presidente del Ruzzo Antonio Forlini per fare il punto dopo quanto accaduto l’8 marzo, quando la decisione della Asl di adottare un provvedimento di non potabilita’ dell’acqua proveniente dalle captazioni del Gran Sasso aveva gettato 32 comuni del teramano nel panico. Provvedimento adottato dopo che l’Arta aveva giudicato non conformi odore e sapore di alcuni campioni prelevati proprio l’8 marzo e revocata dopo che le successive analisi hanno confermato come tutti i valori siano sempre risultati nella norma. “Rispetto ai contenuti della riunione odierna con i sindaci lunedi’ stileremo un documento che sara’ oggetto di una comunicazione agli enti interessati a partire dalla Regione – sottolinea Forlini – Quello che si chiede, oggi, e’ la massima attenzione e garanzia della risorsa idrica teramana ed abruzzese perche’, e ribadisco cio’ che e’ stato detto in piu’ occasioni, li’ insistono tre attivita’ tra loro confliggenti. Non si puo’ rinunciare forse a nessuna delle tre ma quella che noi mettiamo prioritariamente in testa a tutte e’ la risorsa idrica, quella viene prima di tutto, e quindi la tutela delle sorgenti. Poi viene tutto il resto”. Per quanto riguarda la posizione espressa dai sindaci, Forlini sottolinea come si tratti di una posizione che ha non solo un fine provocatorio ma anche l’obiettivo di elevare il livello di attenzione rispetto ad problema ormai impellente. “C’e’ una criticita’ – conclude – che va affrontata e risolta”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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