Al via il processo per l’omicidio Carlini avvenuto nel tunnel della stazione di Pescara

Con le eccezioni preliminari ha preso il via davanti al Tribunale collegiale di Pescara il processo a carico di 2 romeni, relativo alla vicenda di Anna Carlini, la donna pescarese di 33 anni affetta da problemi psichici, morta nell’agosto 2017 sotto il tunnel della stazione ferroviaria di Pescara per un fatale cocktail di alcol e farmaci che assumeva per la sua patologia, dopo essere stata violentata. In particolare uno dei due, presente in aula, e’ accusato di violenza sessuale e omissione di soccorso aggravata, mentre l’altro deve rispondere soltanto del secondo reato

Il Comune di Pescara, tramite l’avvocato Lorena Petaccia, ha chiesto e ottenuto di costituirsi parte civile. Uno dei legali di parte civile, Carlo Corradi, ha chiesto di riqualificare il capo di imputazione relativo all’omissione di soccorso in omicidio volontario e, ai sensi dell’art.521 del codice penale, di restituire gli atti al pm affinche’ proceda con la diversa qualificazione dei fatti contestati. Il pubblico ministero, Rosangela Di Stefano, si e’ opposto alla richiesta ritenendo sostanzialmente che, allo stato degli atti in possesso del collegio, in questa fase non e’ possibile decidere sulla riformulazione. Anche i difensori dei due imputati si sono opposti. Il collegio, presieduto dal giudice Maria Michela Di Fine, ha rigettato la richiesta perche’ allo stato non emergono elementi per poter valutare la sussistenza della diversa condotta del reato, rilevando inoltre che l’art. 521 riguarda una fase avanzata e presuppone lo svolgimento di attivita’ istruttoria. L’avvocato Corradi ha anche chiesto una nuova perizia al fine di ricostruire le cause della morte di Anna Carlini. Su quest’ultima richiesta il collegio si e’ riservato di decidere al termine della fase istruttoria. Il processo e’ stato infine aggiornato al prossimo 23 aprile per l’esame dei due imputati e dei testimoni citati dal pm e dalle parti civili. Il 7 maggio e’ prevista un’altra udienza per l’audizione dei testimoni citati dalla difesa. In aula hanno partecipato all’udienza le sorelle della vittima, che si sono costituite parte civile, come il padre, la madre e i figli della Carlini. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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