Si profila una crisi di acqua anche in Italia con il Po e l’Arno a -30% mentre in Basilicata mancano 10 milioni di metri cubi e in Abruzzo il gap è di 2 milioni di metri cubi. Stando alle ultime rilevazioni dell’Osservatorio Anbi sulle risorse idriche crollano infatti le portate dei corsi d’acqua nel bacino del fiume Po, dove si rilevano temperature fino a 3 gradi superiori alla media degli scorsi 20 anni. I cali più evidenti si registrano coi fiumi Maira e Tanaro in Piemonte mentre, in Emilia, il Savio scende ancora e le portate dell’Enza sono ben al di sotto del minimo storico. L’Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue riferisce che sono diverse le zone del distretto padano a rischio siccità: il Biellese, l’Astigiano, il Cuneese e la città di Torino, in Piemonte; la Romagna e le zone del Delta Po (Ferrara e Rovigo), dove aumenta la minaccia d’intrusione del cuneo salino; sotto osservazione sono le zone emiliane del Piacentino e del Parmense; in Lombardia è drastico il calo della riserva idrica: – 8.5% nella scorsa settimana (fonte: Autorità di Bacino Distrettuale Fiume Po).
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