Un dirigente di alto livello del gruppo Amadori è stato arrestato con l’accusa di aver messo in piedi un’organizzazione, coinvolgendo probabilmente anche altri dipendenti dell’azienda, per sottrarre grandi quantità di carne. Si parla di un ipotetico ammanco di 30 milioni di euro. Attualmente si trova ai domiciliari. Anche lo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo della catena del gruppo avicolo ‘Amadori’, sarebbe stato oggetto di un grosso furto di carne, che sommato a quelli presso altri stabilimenti, ha raggiunto un valore di 30 milioni di euro di merce sottratta. Per questo motivo ai domiciliari e’ finito un alto funzionario della famosa catena alimentare, recentemente licenziato. Le indagini vanno avanti per appurare se a organizzare il grosso raggiro possano esserci altri dipendenti della societa’ i quali avrebbero creato una sorta di mercato parallelo, risultato piu’ conveniente ai commercianti. Ammanchi inizialmente non contabilizzati fino a quando lo stesso non ha assunto numeri difficili da tamponare.
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