Asili nido, solo il 25,5% dei bimbi trova posto in Italia

“In Italia solo poco piu’ di 1 bambino su 4 (25,5%) trova posto all’asilo nido mentre i genitori sono costretti a chiedere aiuto a nonni e parenti o addirittura a licenziarsi per assistere i figli”. A segnalarlo è una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat. Secondo Uecoop, “ci sono regioni, dalla Valle d’Aosta all’Umbria, dall’Emilia alla Toscana, con una dotazione sopra la media europea del 33% altre invece non raggiungono neppure questo risultato. Sul territorio nazionale sono attivi 13.335 fra asili nido, sezioni primavera e servizi integrativi per la prima infanzia e se le aree del Nord e del Centro raggiungono gli obiettivi europei o sono appena sotto, la situazione precipita al Sud con il 13,3% e sulle isole (13,8%)”.

L’asilo viene ritenuto “un servizio essenziale per la conciliazione tra vita familiare e lavoro-  si legge nella nota Uecoop- considerato che oltre 49mila genitori hanno lasciato il proprio posto di lavoro volontariamente secondo gli ultimi dati annuali dell’Ispettorato nazionale del lavoro e 7 volte su 10 (73%) questa situazione ha riguardato proprio le madri. Il 35% di chi si licenzia volontariamente lo fa proprio per incompatibilita’ fra i propri impegni professionali e le esigenze di cura dei figli, il 27% per l’assenza di parenti di supporto e il 7% per l’elevata incidenza dei costi di assistenza al neonato fra asilo nido e baby sitter e o per il mancato accoglimento dei figli al nido (2%)”.

Una situazione di “difficolta’ che sempre piu’ spesso porta il welfare privato a integrare quello pubblico grazie ad accordi aziendali nei quali ai primi 4 posti dei servizi piu’ richiesti ci sono proprio quelli che riguardano la scuola e l’istruzione dei figli (79%), la salute (78%), l’assistenza (78%) e la previdenza (77%)”, secondo un’analisi di Uecoop su dati Assolombarda. “Per rispondere a questa domanda di assistenza- secondo Uecoop- oltre ai servizi tradizionali pubblici e privati, stanno crescendo offerte alternative come gli asili aziendali per i figli dei dipendenti o i mini nido con ‘tate’ le cosiddette ‘tagesmutter’ che seguono piccoli gruppi di bambini in grandi appartamenti attrezzati diffusi soprattutto nelle grandi citta’ e in Trentino Alto Adige”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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