Non ci sarebbe un pericolo di crollo dei viadotti sull’A24, ma ritardi nella manutenzione. Questo emerge dalla relazione dell’ingegnere Bernardino Chiaia, docente del Politecnico di Torino, consulente del Gup del Tribunale dell’Aquila Guendalina Buccella, nell’ambito dell’inchiesta, diretta dal Procuratore capo Michele Renzo e svolta dai carabinieri della Polizia giudiziaria della Procura e del Reparto operativo, sullo stato di salute dei viadotti delle autostrade nel territorio aquilano, relazione che verra’ discussa la prossima settimana. Ne parla l’articolo “Viadotti, ‘nessun rischio’. Una perizia scagiona Strada dei Parchi” sull’edizione odierna del quotidiano Il Messaggero. “Gli ammaloramenti delle 13 opere oggetto di indagine non sono stati fortunatamente tali da inficiare o rendere critico l’utilizzo dell’infrastruttura dal punto di vista della sicurezza ne’ hanno compromesso la sicurezza dei trasporti, pertanto si puo’ affermare che non sussiste oggi pericolo di crollo conseguente al degrado” scrive il consulente.
“Tuttavia trattandosi di un fenomeno irreversibile – si legge nella relazione citata dal Messaggero – i ritardi nella messa in opera degli interventi di manutenzione ordinaria hanno causato un’estensione del degrado a volte sproporzionata alla causa d’innesco fisiologica con conseguente ‘macroscopicita” della diffusione dei difetti pur spesso ‘cosmetici’ e non sostanziali per la sicurezza e relativo incremento dei costi di ripristino. In assenza della rimozione della causa del difetto, lo stesso tendera’ a ripresentarsi”.