La Guardia di finanza di Avezzano ha eseguito 2 ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 2 imprenditori marsicani. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano, Daria Lombardi. I militari hanno eseguito 8 perquisizioni nei confronti di società riferibili ai 2 indagati ad Avezzano e Roma. Le ipotesi di reato sono truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio. Autoriciclaggio, truffa aggravata e malversazione di erogazioni pubbliche: con queste accuse il presidente dell’Avezzano Calcio, A.P., è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari. Misura cautelare, sempre arresti domiciliari, anche per il figlio F.P.
Le attività investigative, dirette dal procuratore della Repubblica di Avezzano Maurizio Maria Cerrato, hanno permesso di individuare una presunta frode, quantificata in 2 milioni 200 mila euro. La società di capitali finita sotto la lente degli investigatori delle fiamme gialle, tra l’altro, non risulterebbe aver presentato le prescritte dichiarazioni e detiene le quote di una società sportiva dilettantistica militante nel campionato di serie D. In esecuzione del disegno criminoso, la società, prima della stipula del contratto di finanziamento con un istituto di credito che ha svolto il ruolo di intermediario con il Fondo di garanzia, avrebbe artatamente deliberato un aumento del capitale sociale per far apparire una florida situazione finanziaria finalizzata ad un progetto di investimento per la realizzazione di un centro polifunzionale sportivo ad Avezzano destinando le somme così ricevute per finalità diverse dallo scopo per il quale il mutuo era rilasciato. L’amministratore di fatto avrebbe rappresentato la società, attiva nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, come una new-co nel settore dei centri sportivi. All’uopo ed al solo fine di ottenere illecitamente il finanziamento, sarebbe stato presentato un progetto di investimento immobiliare per poi dirottare i fondi per finalità differenti, fra le quali, una cospicua parte di essi, quantificata in un milione 101 mila 398 euro sarebbe stata destinata a sostenere i costi di gestione della società sportiva dilettantistica.