I finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari e reali emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della procura della Repubblica di Roma. In particolare sono in corso di esecuzione, nelle province di Roma, Milano, Firenze, Rimini, Ferrara, Pesaro-Urbino, Rovigo, Bari, Brindisi, L’Aquila, Ancona e Verona, 3 misure cautelari personali in carcere e 5 ai domiciliari, sequestri preventivi per circa 10 milioni di euro, nonche’ decreti di perquisizione domiciliare ed informatica nei confronti di 15 persone fisiche e 5 giuridiche.
Perquisizioni anche in Abruzzo, ad Ovindoli, nell’ambito dell’operazione della Guardia di finanza di Roma. Nel bilancio dell’operazione della Guardia di finanza, contro il fenomeno dell’abusivismo finanziario legato al rilascio di garanzie fideiussorie di persone incapaci di assicurare copertura per gli impegni assunti, risulta anche una perquisizione nella sede legale di un soggetto giuridico, ad Ovindoli. Si tratterebbe di una società riconducibile ad un soggetto indagato nell’ambito dell’operazione coordinata dai pm capitolini con provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Roma. L’indagato in questione però è destinatario di una misura cautelare reale del decreto di sequestro per un valore di 280 mila euro. L’ordinanza è stata eseguita dai finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria impegnati nella provincia dell’Aquila
Ai 37 indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere con l’aggravante della transnazionalita’, abusiva attivita’ finanziaria e truffa aggravata dalla rilevante entita’ del danno patrimoniale cagionato alle vittime.
Le indagini, relative al fenomeno criminale dell’abusivismo finanziario connesso al rilascio di garanzie da parte di soggetti incapaci di assicurare l’effettiva copertura degli impegni assunti, hanno disvelato delle condotte illecite poste in essere da soggetti che, anche avvalendosi di professionisti e di un vasto reticolo di societa’ dislocate anche all’estero, ha immesso sul mercato, nel triennio 2020-2023, 109 garanzie, di cui 84 rilasciate abusivamente, in quanto emesse da soggetti non abilitati e 25 false, con cui sono stati garantiti appalti pubblici e contratti privati per circa 305 milioni di euro con conseguente incasso di premi per circa 10 milioni di euro.