Bus sulla strada parco, Consiglio di Stato conferma lo stop ma il Comitato dovrà fornire fideiussione bancaria

Il Consiglio di Stato ha stabilito che il Comitato “Strada Parco Bene Comune” dovrà presentare una fideiussione bancaria di 50mila euro per ogni mese di sospensione della circolazione dei bus elettrici sulla “strada parco” di Pescara. La somma dovrà essere garantita a favore della società di trasporto regionale TUA, quale copertura per i mancati introiti dalla vendita dei biglietti e i danni ambientali derivanti dall’impiego di mezzi a gasolio in sostituzione degli elettrici.

La misura arriva in seguito al ricorso presentato da TUA contro la sospensiva disposta dal Tar Abruzzo lo scorso maggio, su istanza del Comitato che aveva contestato la mancanza di collaudi e problemi di sicurezza del tracciato. Il servizio elettrico sulla linea V1 “La Verde” era stato avviato in via sperimentale il 28 aprile 2025, ma interrotto il 27 maggio dopo la decisione del tribunale amministrativo.

Con la sentenza depositata oggi, il Consiglio di Stato conferma la sospensione cautelare ma la subordina alla garanzia economica, da attivare entro dieci giorni dalla notifica, con validità semestrale e rinnovabile fino alla conclusione del giudizio di merito, attualmente fissato al 22 maggio 2026 presso il Tar. Tuttavia, i giudici amministrativi auspicano che il Tar anticipi l’udienza, alla luce della rilevanza degli interessi ambientali e pubblici in gioco.

Nel provvedimento si fa riferimento agli “effetti irreversibili” prodotti dallo stop ai mezzi elettrici: aumento dell’inquinamento atmosferico e perdite economiche per l’azienda di trasporto. La decisione rappresenta un punto di svolta nel contenzioso, evidenziando la necessità di contemperare esigenze di sicurezza, sostenibilità ambientale e continuità del servizio pubblico.

“Ribadiamo la nostra piena fiducia nella magistratura amministrativa – dichiara il presidente della Tua, Gabriele De Angelis – che ha riconosciuto le esternalità positive del servizio e, quindi, del potenziale danno derivante dalla sua sospensione. Il nostro obiettivo resta la piena attivazione della Linea Verde e la valorizzazione del tracciato a favore della mobilità sostenibile”. “Il provvedimento – aggiunge il direttore generale dell’azienda di trasporti, Maxmilian Di Pasquale – dà concretamente atto del danno ambientale ed economico causato dalla mancata attivazione della linea La Verde e, in futuro, dall’entrata in funzione del filobus. È un passaggio che rafforza le nostre ragioni e l’impegno per un trasporto pubblico innovativo, elettrico e rispettoso dell’ambiente”. Tua continuerà a operare con determinazione per garantire un servizio efficiente, sostenibile e al passo con gli standard europei di mobilità urbana.

La posizione del Comitato strada parco

“Semplicemente irricevibile la pretesa di una fideiussione di 50mila euro mensili (senza termine certo di scadenza) a beneficio di una stazione appaltante che ha promesso alla Cittadinanza di avviare in esercizio a stretto giro l’impianto filoviario finanziato dal Cipess nel 1995, a ristoro dei danni potenziali procurati (non certo dal Comitato) all’inquinamento atmosferico e alla vendita dei titoli di viaggio conseguenti al mancato instradamento ‘temporaneo’ di bus elettrici in via sperimentale”. Lo afferma il comitato Strada parco bene comune dopo il pronunciamento odierno del Consiglio di Stato.

“È ingiusto che si tenti di attribuire al senso civico spontaneo di cittadini mossi da autentico spirito di collaborazione con gli enti strumentali inadempienti – si legge in una nota del Comitato – la responsabilità dell’inquinamento dell’aria ovvero il mancato introito riveniente dalla vendita di titoli di viaggio da parte della Stazione appaltante Tua SpA di una linea di trasporto instradata arbitrariamente senza aver superato i collaudi dell’Autorità ‘effettivamente competente ad eseguirli'”. Il comitato si riserva di dare mandato ai propri legali di “valutare ogni possibile ‘strategia processuale extra fideiussoria’, fermo restando che la fideiussione che il Comitato non è in grado di produrre potrebbe essere escussa solo in caso di soccombenza nel giudizio. Un’ipotesi assai improbabile allo stato dell’arte, con i collaudi Ansfisa in corso d’opera funzionali all’instradamento del filobus prima della fine del corrente anno”. “È altrettanto ovvio che l’impossibilità per il comitato di sottoscrivere la fideiussione in parola, consentirà agli enti appellanti di poter richiedere allo stesso Consiglio di Stato la decadenza della sospensiva ad essa subordinata.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Uccise la compagna e fuggì all’estero, condannato a 25 anni

E’ stato condannato a 25 anni di reclusione il 75enne inglese Michael Dennis Whitbread che …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *