Il Tar Abruzzo ha respinto il ricorso presentato da Stazione Ornitologica Abruzzese e Lndc contro la delibera di giunta che ha approvato il calendario venatorio regionale 2025-2026. La decisione è stata pronunciata il 3 dicembre 2025. A renderlo noto è Federcaccia Abruzzo, che ha evidenziato l’esito favorevole del giudizio.
Secondo quanto riportato, la sentenza conferma la legittimità dell’impianto regionale, fondato sui pareri del Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale e sui dati Ispra relativi allo stato di conservazione delle popolazioni migratorie. Il calendario consente la caccia alle specie turdidi cesena e tordo sassello fino al 31 gennaio 2026 e al tordo bottaccio fino al 19 gennaio 2026.
I giudici hanno ritenuto infondati i motivi di ricorso che contestavano presunte violazioni della direttiva Uccelli 2009/147/CE, del principio di precauzione e delle norme sulla Via-Vas. Il Tar ha riconosciuto la solidità dell’istruttoria regionale e dei dati scientifici prodotti, escludendo carenze motivazionali o profili di illogicità.
Nel giudizio si sono costituite la Regione Abruzzo, il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e la Federazione italiana della caccia, unica associazione venatoria intervenuta a sostegno del calendario venatorio regionale.
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