All’ospedale di Pescara è stata avviata ufficialmente la diagnostica linfonodale avanzata con metodica Ebus (EndoBronchial UltraSound) nell’ambito del percorso diagnostico terapeutico assistenziale del tumore polmonare della Asl. La nuova procedura è stata introdotta oggi in occasione del progetto formativo Ecm “Tecniche combinate Ebus/Eus-B: indicazioni, esecuzione e gestione del campione” ed è stata eseguita su due pazienti.
La metodica consente una stadiazione linfonodale accurata e patologicamente certificata del carcinoma polmonare, elemento determinante per definire il percorso terapeutico e orientare trattamenti personalizzati. Si tratta di una procedura endoscopica in anestesia generale, effettuata con un broncoscopio a punta ecografica che permette il prelievo bioptico dei linfonodi al di fuori dell’albero tracheobronchiale. L’Ebus rappresenta oggi il riferimento internazionale per la stadiazione mediastinica del tumore polmonare e consente l’esplorazione completa delle stazioni linfonodali in un’unica seduta, con riduzione dei tempi diagnostici e dell’impiego di risorse sanitarie.
Un ulteriore elemento qualificante è la valutazione immediata dei campioni bioptici attraverso la Rapid On-Site Evaluation (Rose). L’avvio della procedura è stato reso possibile da un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto Chirurgia toracica, Anestesia e Anatomia patologica. L’iniziativa rientra nell’impegno della Asl di Pescara per il rafforzamento dei percorsi oncologici e l’introduzione di tecnologie e competenze avanzate.
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