La mobilitazione contro il recupero di presunti crediti da parte della Asl 1 dell’Aquila entra in una nuova fase. Federconsumatori Abruzzo e la Cgil della provincia dell’Aquila hanno annunciato in una nota l’avvio di un’azione legale coordinata per tutelare i cittadini destinatari delle sanzioni amministrative legate a mancate disdette di prestazioni sanitarie, in molti casi risalenti a oltre dieci anni fa.
Dopo mesi di iniziative pubbliche e sindacali, sono stati depositati i primi ricorsi al Giudice di Pace di Avezzano. Ulteriori azioni analoghe sono previste nei prossimi giorni nei tribunali di L’Aquila e Sulmona. Secondo le stime fornite dalle organizzazioni promotrici, gli avvisi di pagamento recapitati nella provincia sarebbero circa 150 mila, per un importo complessivo di diversi milioni di euro.
Federconsumatori e Cgil contestano il metodo adottato dalla Asl, ritenendo che molte richieste siano prescritte, che in diversi casi le prestazioni siano state regolarmente effettuate e pagate, e che le comunicazioni siano avvenute senza preavvisi o tentativi di conciliazione. Tra i profili evidenziati anche la difficoltà per gli utenti di dimostrare, a distanza di anni, l’avvenuta disdetta di prestazioni e la presunta carenza di informazione sulle procedure e sulle sanzioni.
Le due organizzazioni invitano i cittadini coinvolti a verificare la propria posizione prima di procedere al pagamento e hanno rafforzato gli sportelli territoriali per fornire assistenza legale e tecnica sui termini e sulle modalità di eventuale impugnazione degli atti.
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