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Con documenti falsi, intestati a persone con alto reddito, hanno ottenuto dei finanziamenti per l’acquisto a rate di beni di lusso. Due persone sono finite in manette in provincia di Chieti dopo un’indagine partita 2 anni fa. I 2 sono stati trovati in possesso di carte d’identità false, riconducibili ad altre persone ignare dei raggiri che i truffatori mettevano in atto. Otto sino ad ora gli episodi contestati agli arrestati che avrebbero fruttato circa 80 mila euro. I 2 avrebbero ottenuto pagamenti rateizzati, utilizzando documenti falsi intestati a persone ad alto reddito a cui non sarebbe stato negato un finanziamento. Le vittime dell’identità rubata hanno denunciato il fatto quando sono state chiamate a pagare le prime rate dei finanziamenti mai chiesti. Tra gli episodi segnalati dalle forze dell’ordine, quello registrato in una concessionaria di San Giovanni Teatino avvenuto dopo il primo periodo di lockdown. I 2 truffatori si erano presentati per l’acquisto di un’auto di grossa cilindrata nella concessionaria con l’utilizzo di false credenziali aveva richiesto un finanziamento rateale.
