Chieti, dagli scavi archeologici emerge una cisterna

Un pozzo di discesa di una cisterna risalente ai primi del ‘900 è emerso durante gli scavi archeologici preventivi in corso dal 13 agosto scorso in piazza San Giustino a Chieti, e richiesti dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, nell’ambito dei lavori di riqualificazione della stessa piazza voluti dal Comune di Chieti. Il pozzo, profondo quasi otto metri e che era protetto da una robusta intelaiatura di ferro, è stato individuato oggi poco dopo l’avvio degli scavi in un’altra porzione della piazza che pure nei mesi scorsi era stata oggetto di indagini geognostiche. Il pozzo verosimilmente ha alimentato anche la fontana monumentale che in passato ha fatto parte dell’arredo urbano della piazza e che poi è stata rimossa.

 

I primi scavi effettuati in piazza San Giustino avevano portato alla individuazione di una volta a botte a copertura di un locale interrato che misura all’incirca dieci metri per sei, una struttura che in passato potrebbe essere stata a servizio del vicino palazzo di giustizia. L’intervento in piazza San Giustino è fra quelli ricompresi nel Programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, che interessa 96 capoluoghi italiani, e le cui convenzioni sono state sospese lo scorso 7 agosto con voto unanime del Senato suscitando la reazione dei sindaci.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Giulianova, due denunciati per l’uso indebito di carte di credito rubate

La Polizia Ferroviaria, a seguito di una denuncia, ha proceduto ad indagare in stato di …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *