Un uomo di 76 anni ha patteggiato un anno e 4 mesi di reclusione, pena sospesa, perché accusato di maltrattamenti in famiglia; vittima la moglie settantenne, che si era costituita parte civile chiedendo un risarcimento dei danni di 50.000 euro.
Secondo l’accusa l’uomo maltrattava la moglie con condotte umilianti e violente, spesso aggravate dal suo stato di ubriachezza, frequentemente in pubblico alla presenza di persone estranee all’ambiente familiare, la ingiuriava e la minacciava, e passava sistematicamente alle vie di fatto afferrandola per il collo, spintonandola, colpendola con calci, schiaffi e pugni. Con tali condotte, sempre secondo l’accusa, instaurava nella casa familiare un clima di paura.
L’udienza si è tenuta dinanzi al Gup del Tribunale di Chieti, Andrea Di Bernardino.b