Credito, aumentano le frodi e nel 2021 si registrano oltre 28mila casi

Le frodi creditizie  nel 2021 hanno fatto segnare un +31,1% rispetto al 2020 e i casi rilevati in Italia sono stati oltre 28.600. Lo segnala l’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIF-MisterCredit, spiegando che l’aumento è dovuto al continuo sviluppo degli acquisti online (+18% nel 2021) che ha contribuito alla crescita dei casi perpetrati sui canali virtuali, dove le verifiche possono essere meno efficaci. Complessivamente, il danno stimato raggiunge i 124,6 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2020, dal momento che al numero maggiore di casi corrisponde una contemporanea diminuzione dell’importo medio frodato, che si attesta a 4.350 euro (-23,3% rispetto all’anno precedente).Il numero dei casi rilevati – precisa CRIF – si è concentrato su importi inferiori ai 1.500 euro (+52% rispetto al 2020), a dimostrazione di come le organizzazioni criminali ormai non disdegnino nemmeno le operazioni fraudolente su beni di importo più contenuto. Si registra, inoltre, un notevole aumento dei casi di frode con importi compresi tra i 5.000 e i 10.000 euro, che passano dal 9,6% al 14,0% del totale (+45,7%), e quelli con valore superiore ai 10.000 euro, che arrivano al 12,7% (+13,9% rispetto alla precedente rilevazione). Dall’ultima rilevazione risultano in calo solamente i casi di importo compreso tra 1.500 e 3.000 Euro (-28,9%) e quelli tra 3.000 e 5.000 Euro (-10,1%).

“Il fenomeno delle frodi creditizie perpetrate attraverso un furto di identità è in continua evoluzione, con le organizzazioni criminali che si avvalgono di tecniche sempre più sofisticate che spesso il singolo consumatore non è in grado di rilevare. Dopo aver registrato un calo nel 2020, a causa del lockdown e della contrazione delle operazioni di finanziamento, con la ripresa della normale operatività nel 2021 i casi sono immediatamente tornati a crescere. E non solo in Italia, tanto che secondo la Federal Trade Commission sono cresciute del +50% negli Stati Uniti, mentre nel Regno Unito, secondo CIFAS, l’incremento è stato del +22%. Non bisogna quindi abbassare la guardia perché il più frequente ricorso all’e-commerce, l’accelerazione nell’utilizzo delle carte di pagamento e la digitalizzazione di molti processi possono determinare un ulteriore innalzamento dei rischi e una impennata dei casi”, commenta Beatrice Rubini, Executive Director della linea Mister Credit di CRIF.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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