Teramo è tra le città più virtuose d’Italia per l’efficienza nella depurazione delle acque reflue: è quanto emerge dal report che ogni anno Legambiente realizza sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo. Tra i 18 indicatori presi in considerazione, infatti, ce ne sono anche tre relativi al macro-tema ‘acqua’: consumi idrici, dispersione della rete idrica ed efficienza della depurazione. Lo rende noto la Ruzzo Reti. Ma quello della depurazione delle acque non è l’unico valore positivo: Teramo, per quanto riguarda le perdite idriche, registra il 21,7%, dato in miglioramento rispetto al 23,9% del 2020 e comunque ben al di sotto della media nazionale che si attesta attorno al 42%. I dati Istat, inoltre, confermano che il capoluogo teramano non figura tra le 11 città che, nel 2020, hanno messo in atto razionamenti dell’acqua. Nell’ultimo anno, è aumentato il valore medio dei consumi idrici domestici di tutti i capoluoghi: a Teramo la Ruzzo Reti, già da qualche anno, ha avviato campagne di sensibilizzazione rivolte alla popolazione sull’uso corretto dell’acqua ed è tuttora al lavoro per educare i cittadini a tutelare la risorsa idrica evitando gli sprechi. Ottimi i dati relativi al trattamento delle acque reflue: a Teramo il 100% della popolazione è servita dalla rete fognaria.
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