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“I dati dell’indagine Censis ci dicono che l’80% degli italiani condivide le misure” imposte dal Governo nella gestione della pandemia, comprese quelle che limitano i festeggiamenti del Natale. “I sindaci hanno chiesto che queste misure siano mantenute e addirittura aumentate. Quindi noi abbiamo la controprova che la nazione e’ fatta da centinaia di migliaia di persone che capiscono la realta’ e si adeguano e lottano contro le insidie del virus con una risposta straordinaria”. C’e’ fiducia nei propri concittadini nelle parole di Massimo Di Giannantonio, professore ordinario di Psichiatria presso l’Universita’ Gabriele D’Annunzio di Chieti, docente presso la Saint Camillus International School of medicine di Roma e presidente della Societa’ italiana di psichiatria. “Riguardo a quel restante 20% che non condivide l’opinione della maggioranza degli italiani, occorre differenziare- chiarisce l’accademico- Da una parte ci sono i negazionisti che, a mio parere, sono degli imbecilli in buona o in cattiva fede. Quelli in buona fede sono dei poveri mentecatti ignoranti, quelli in pessima fede- prosegue rincarando la dose- utilizzano la contingenza e la drammatica situazione epidemiologica mondiale per dei fini nemmeno troppo nascosti dei loro interessi privati. Ma in quel 20%- precisa lo psichiatra- ci sono soprattutto quelli che prendono su di loro l’interpretazione minimalista, minimalizzata dell’infezione da Covid, considerandola niente di piu’ che una influenza, una malattia che non lascia residui pesanti. Ovviamente- ricorda- questi ragionamenti da una parte vanno incontro alle evidenze epidemiologiche, dall’altra non mettono in conto il grave rischio che la pandemia puo’ portare alla salute della nazione. Anche costoro vanno quindi condannati, senza alcun tentennamento, al pari dei negazionisti” conclude.
