La Provincia di Chieti ha depositato un ricorso al TAR contro i provvedimenti adottati dalla Regione Abruzzo in materia di dimensionamento scolastico per l’anno 2025-2026. Lo comunica in una nota il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.
“La decisione scaturisce da numerose criticità sia procedurali sia tecniche riscontrate nel piano regionale. Tra queste, la mancata definizione di criteri chiari e trasparenti per la riorganizzazione della rete scolastica e l’assenza di un’analisi territoriale aggiornata, che avrebbe dovuto includere dinamiche demografiche, bacini d’utenza e le specificità delle aree montane e interne. Inoltre, si evidenziano tempistiche stringenti e la mancanza di concertazione con gli enti locali e le istituzioni scolastiche coinvolte, in violazione dei principi di leale collaborazione e trasparenza amministrativa”, dichiara il presidente Menna, che il 6 febbraio terrà una conferenza stampa per illustrare i punti salienti del ricorso.
In particolare, la Provincia di Chieti contesta l’iniquità nella ripartizione dei tagli alle autonomie scolastiche, che penalizzano maggiormente il territorio chietino rispetto alle altre province abruzzesi: . “Il piano regionale, approvato senza un adeguato confronto, non rispetta i principi di proporzionalità e di tutela delle aree interne. Si evidenziano inoltre modifiche non concertate e introdotte unilateralmente dalla Regione, come l’accorpamento degli istituti scolastici di Vasto che andrà a creare un istituto mastodontico di migliaia di studenti e dell’istituto alberghiero di Villa Santa Maria con il comprensivo di Quadri, nonché degli istituti di Miglianico e Ripa Teatina, tutte decisioni in contrasto con le esigenze espresse dai territori interessati”, sottolinea Menna.