Il rilancio delle aree interne, in Italia come in Abruzzo, passa anche e soprattutto dallo sviluppo di infrastrutture e tecnologie digitali. Alcuni studi accademici infatti hanno evidenziato come il declino di questi territori non sia inevitabile. Esistono aree che sono riuscite meglio di altre a contrastare fenomeni come quello dello spopolamento. Openpolis ha diffuso un rapporto che evidenzia che solo il 57,5% delle famiglie gode di connessioni veloci.
Grazie al Pnrr oltre 100mila civici abruzzesi dovranno essere connessi con velocità pari ad almeno 1 Gbps.
Acquisire le competenze necessarie è un percorso che deve partire necessariamente dalla scuola. In Abruzzo, solo il 24% degli immobili ha un’aula di informatica.
Inoltre il 42,5% delle famiglie abruzzesi nel 2023 non risultavano ancora raggiunte da connessioni internet ultraveloci.
“L’infrastruttura da sola però non basta. Per poter intercettare tutte le possibilità offerte dalle nuove tecnologie è fondamentale anche avere competenze digitali adeguate. Competenze che sono mediamente meno diffuse nelle aree rurali, come ricostruito dalle analisi di Eurostat. È quindi imprescindibile un investimento educativo che parta dalle scuole. Anche su questo aspetto, l’Abruzzo – specialmente quello interno – ha molto da recuperare per intercettare le opportunità offerte dall’innovazione digitale” si legge nella nota di Openpolis.
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