Si è tenuta in mattinata l’udienza di merito al Consiglio di Stato sui ricorsi relativi alle elezioni amministrative del 2024 a Pescara, vinte al primo turno dal sindaco di centrodestra Carlo Masci. I ricorsi sono quattro e riguardano la sentenza del Tar Abruzzo che, lo scorso giugno, aveva disposto la ripetizione del voto per 27 delle 170 sezioni cittadine. In precedenza i giudici di Palazzo Spada avevano accolto le richieste di sospensiva presentate sia dal centrodestra sia dal centrosinistra, fissando l’udienza per il 18 dicembre.
La decisione del Consiglio di Stato è attesa nei prossimi giorni, subito prima o al termine delle festività natalizie. Gli scenari possibili sono tre: la conferma dell’esito delle elezioni del 2024; la ripetizione del voto in 27 sezioni, o in un numero diverso di seggi in caso di accoglimento di uno dei ricorsi; il ritorno alle urne in tutte le 170 sezioni.
Il 25 giugno il Tar Abruzzo aveva accolto parzialmente il ricorso presentato da una cittadina vicina al candidato sindaco di centrosinistra e da una ex consigliera comunale, disponendo l’annullamento delle votazioni e degli atti di proclamazione degli eletti e l’obbligo di ripetere il procedimento elettorale in 27 sezioni, quelle in cui erano emerse le irregolarità ritenute più gravi. Nel provvedimento il Tar aveva rilevato vizi non meramente formali e numerose irregolarità, trasmettendo inoltre gli atti alla Procura per le valutazioni di competenza.
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