Il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha disposto l’allontanamento urgente di tre bambini di 6 e 8 anni dalla famiglia che vive in una zona boschiva di Palmoli, in provincia di Chieti. Il provvedimento prevede la sospensione della responsabilità genitoriale e il collocamento dei minori in una struttura protetta insieme alla madre, con la nomina di un tutore provvisorio. La decisione è stata assunta in presenza di elementi ritenuti idonei a configurare un grave pregiudizio per l’integrità fisica e psichica dei bambini.
Secondo quanto riportato nel provvedimento, i minori vivevano in un casolare definito un “rudere fatiscente e privo di utenze” e in una piccola roulotte, con assenza di impianti elettrici e idrici, condizioni igienico-sanitarie non verificate, infissi mancanti e problemi di umidità. Il Tribunale evidenzia inoltre la mancanza di agibilità e le criticità relative alla sicurezza statica, al rischio sismico e alla prevenzione incendi, elementi che fanno scattare una presunzione di pericolo per l’incolumità dei minori. Nella valutazione rientra anche la deprivazione del confronto tra pari nella fascia d’età scolare e il rifiuto dei genitori di consentire verifiche e trattamenti sanitari obbligatori.
L’avvocato della famiglia, Giovanni Angelucci, ha annunciato ricorso, contestando alcune ricostruzioni contenute nell’ordinanza, tra cui quelle relative all’istruzione in home schooling e all’attestato di idoneità scolastica della figlia maggiore, che secondo la difesa risulta protocollato.
Intanto Nathan, il padre dei tre bambini allontanati dalla ‘famiglia nel bosco’ di Palmoli, ha detto che la moglie e i bambini potrebbero tornare in Australia: “Noi vorremmo restare, ma abbiamo un’altra opzione: prendiamo i passaporti, mia moglie con i bambini tornano in Australia e io resto qui a badare agli animali. Speriamo di no, perché a noi piace la nostra casa qui”.
La vicenda è seguita con attenzione dalla comunità di Palmoli. L’amministrazione comunale ha ribadito la disponibilità a collaborare per individuare soluzioni che garantiscano condizioni adeguate per i minori.
Nel frattempo “La Lega intende presentare un’interrogazione urgente sulla vicenda della famiglia separata dai tre figli in provincia di Chieti. La scelta da parte del Tribunale di affidare i minori ad una comunità, benché non ci fossero notizie di maltrattamenti nei loro confronti, richiede assoluta chiarezza, specialmente in un Paese in cui si sentono raramente casi di bimbi tolti alle famiglie in contesti di illegalità, come i campi Rom”. Così i capigruppo della Lega di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
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