L’Abruzzo figura tra le otto regioni italiane che nel 2024 non hanno avviato nuovi interventi di forestazione con fondi propri. Lo segnala la quinta edizione dell’Atlante delle Foreste, realizzato da Legambiente e AzzeroCO2 con il supporto di Compagnia delle Foreste per Il Sole 24 Ore, che sarà presentato il 6 novembre a Ecomondo ma che è stato anticipato da un articolo sul quotidiano.
Secondo il rapporto, la sospensione è dovuta a motivi congiunturali: la conclusione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 e la fase di avvio del nuovo Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 hanno di fatto congelato l’attivazione di nuovi bandi. Una condizione condivisa anche da Calabria, Campania, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria.
A livello nazionale, nel 2024 sono stati messi a dimora oltre 3 milioni di nuovi alberi, per circa 4.000 ettari complessivi, con un ritorno economico stimato in oltre 20 milioni di euro l’anno in servizi ecosistemici. A trainare la crescita sono le Città metropolitane, sostenute dai fondi del PNRR e del Decreto Clima, mentre il contributo delle Regioni risulta rallentato e quello delle imprese private in calo del 72% rispetto al 2023.
Lo studio sottolinea inoltre l’importanza della gestione post-impianto per garantire la sopravvivenza delle nuove alberature, in un contesto climatico sempre più critico, e invita a pianificare gli interventi con attenzione alla manutenzione e alla scelta delle specie più adatte ai territori.
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