Hotel Rigopiano, recuperati altri corpi

Il corpo di una donna e’ stato estratto dalle macerie dell’hotel Rigopiano poco fa dai vigili del fuoco. Sale dunque a 17 il numero delle vittime della valanga, mentre sono ancora 12 i dispersi.

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I Vigili del fuoco hanno recuperato all’interno dell’hotel Rigopiano, in Abruzzo, un corpo senza vita, non ancora identificato e di sesso femminile. Sale quindi a 16 il numero delle vittime e scende a 13 il numero dei dispersi nella valanga che ha travolto la struttura. Lo comunica in una nota la prefettura di Pescara

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Erano 40 in totale le persone presenti nell’hotel Rigopiano quando la valanga, nel pomeriggio di mercoledi’, ha investito la struttura: 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti, compreso il titolare Roberto Del Rosso e il rifugiato senegalese Faye Dane. Due persone, il cuoco Giampiero Parete e il tuttofare dell’hotel, Fabio Salzetta, si sono salvati perche’ al momento della slavina si trovavano all’esterno dell’albergo.

Arrivato all’ospedale di Pescara un altro corpo recuperato dalle macerie dell’hotel Rigopiano. Salgono a sette i cadaveri presenti nell’obitorio del capoluogo adriatico. Sono in corso gli accertamenti medico legali e le procedure di identificazione. Apprensione da parte dei parenti, che vengono informati negli uffici della direzione sanitaria per il riconoscimento fotografico. I familiari dei dispersi e delle vittime sono nel punto di raccolta appositamente allestito.

“Si va avanti, dobbiamo terminare il lavoro. E’ un lavoro complicato e lo si sapeva fin dall’inizio, parlare di tempi e’ sempre difficile”. Cosi’ risponde il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, all’uscita da Palazzo Chigi dopo un incontro con il premier Paolo Gentiloni, a una domanda sulle operazioni di soccorso all’hotel Rigopiano investito mercoledi’ scorso da una slavina

D’Angelo (Protezione Civile): non ci fermeremo fino a quando non avremo la certezza che non ci sia più nessuno

 “Non ci fermeremo fino a quando non avremo la certezza che non ci sia piu’ nessuno” sotto le macerie o sotto la neve. “Dobbiamo continuare a cercare fino alla fine”. Lo ha assicurato il funzionario del Dipartimento della Protezione Civile Luigi D’Angelo, facendo un punto sulle ricerche dei dispersi dell’hotel Rigopiano. “Si sta scavando nel cuore della struttura – ha aggiunto – nella zona tra le cucine, il bar e la hall. Fino a quando non avremo trovato tutti andremo avanti”

 

Le parole di Vincenzo Forti, sopravvissuto alla sciagura

“Ringrazio Dio di essere vivo, ma il mio pensiero va alle altre vittime”. Lo ha detto Vincenzo Forti, di Giulianova – uno degli undici sopravissuti alla slavina che ha travolto mercoledi’ scorso l’hotel Rigopiano di Farindola – all’avvocato di famiglia Pierangelo Guidobaldi che lo ha accompagnato, insieme alla fidanzata Giorgia Galassi, a Pescara, per essere ascoltati dai carabinieri su quanto e’ accaduto. Il legale ha riferito che la ragazza e’ molto provata: gli inquirenti stanno ascoltando prima lei e poi ascolteranno il fidanzato.

Il funerale di Alessandro Giancaterino

Si è svolto nella chiesa di San Nicola Vescovo a Farindola il primo funerale di una vittima del disastro dell’hotel Rigopiano. Si tratta del maitre dell’albergo, Alessandro Giancaterino, 42 anni di Farindola, a pochi chilometri dal luogo dove e’ caduta la valanga. La chiesa e’ gremita e la bara e’ stata portata a spalla sotto la pioggia dal Comune, dove era stata allestita la camera ardente. Presenti i familiari di Giancaterino, tra cui la moglie Erika e il fratello Massimiliano, il prefetto di Pescara Francesco Provolo e il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta. Presente anche Fabio Salzetta, il tuttofare dell’hotel Rigopiano, scampato al disastro, che ieri sera ha saputo della morte della sorella Linda, che lavorava all’albergo come estetista ed e’ stata estratta cadavere dalle macerie. I due sono di Farindola. C’e’ tanta gente anche nella piazza davanti alla chiesa di Farindola. Circondato dall’affetto di parenti, amici e concittadini del padre il figlio di Giancaterino, Niccolo’ di 9 anni. Al funerale ha assistito anche il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, che in questi giorni segue le operazioni di soccorso dal centro operativo di Penne

Linda Salzetta si sarebbe dovuta sposare a maggio

Linda Salzetta, l’ estetista dell’hotel Rigopiano estratta morta ieri dalle macerie, “si doveva sposare il 5 maggio”. Lo ha detto una parente della giovane dopo il funerale a Farindola del maitre dell’albergo, Alessandro Giancaterino, dello stesso paese di Linda. Il fratello della ragazza e’ Fabio, factotum dell’hotel scampato alla valanga. “Per guadagnarsi un pezzo di pane, guarda che fine che ha fatto”, ha commentato la parente della ragazza morta

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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